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Partita CRS-32. Una Cargo Dragon verso la ISS con a bordo nuovi esperimenti e rifornimenti

Andrea D'Urso di Andrea D'Urso
Aprile 21, 2025
in Agenzie Spaziali, ESA, ISS, NASA, News, SpaceX
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Il 21 aprile 2025, alle 10:15 ora italiana, è partita una capsula Dragon, in versione cargo, per la missione CRS-32, con l’obiettivo di trasportare sulla ISS rifornimenti per gli astronauti e nuovi esperimenti. A bordo della capsula infatti, si trovano circa 3000 kg di carico, di cui una parte collocata nella sezione non pressurizzata. L’arrivo della Dragon sulla ISS è previsto per le 14:20 italiane del 22 aprile. 

La CRS-32 è stata la terza Dragon lanciata da SpaceX nel 2025. A differenza delle due precedenti, questa missione è interamente dedicata al trasporto di carico. Non vi sono quindi astronauti a bordo. Da inizio anno SpaceX ha realizzato: il lancio di Crew-10, il rientro di Crew-9, il lancio e rientro di Fram2 e ora quest’ultima Dragon Cargo.

La capsula utilizzata per la CRS-32 è al suo quinto viaggio verso la ISS ed è arrivata in orbita grazie a un primo stadio del Falcon 9 al suo terzo volo. Il booster ha poi fatto ritorno sulla terraferma, atterrando alla Landing Zone 1.

Un orologio atomico

Un importante strumento trasportato dalla Dragon, nella sua sezione non pressurizzata, è ACES (Atomic Clock Ensemble in Space), sviluppato dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA). Una volta che la capsula sarà giunta sulla ISS, il braccio robotico Canadarm installerà ACES all’esterno del modulo Columbus.

ACES avrà il compito di testare alcuni dei principi fondamentali della fisica in condizioni di microgravità, cercando di verificare la validità della teoria della relatività generale di Einstein, in particolare il fenomeno del redshift gravitazionale, cioè lo spostamento della frequenza della luce in presenza di un campo gravitazionale. ACES permetterà inoltre di confrontare orologi basati su differenti elementi chimici e transizioni atomiche, nella speranza di rilevare eventuali variazioni delle costanti fondamentali della fisica.

Un'illustrazione della stazione spaziale, con alla base, una raffigurazione dell'esperimento Atomic Clock Ensemble in Space una volta che sarà installato all'esterno del modulo Columbus.
Un’illustrazione della stazione spaziale, con alla base, una raffigurazione dell’esperimento Atomic Clock Ensemble in Space una volta che sarà installato all’esterno del modulo Columbus.

Oltre a queste finalità scientifiche, l’esperimento dimostrerà la possibilità di mettere in comunicazione orologi atomici a terra con un’alta precisione, utilizzando collegamenti sia nella banda delle microonde, che sfrutta onde radio ad alta frequenza per comunicazioni a lunga distanza, sia in quella ottica, che utilizza impulsi luminosi per trasmettere dati in modo estremamente preciso e veloce. Questo consentirà misurazioni di differenze di altitudine geodetica con una precisione fino a 10 centimetri.

Tra gli obiettivi secondari, ACES contribuirà a migliorare la stabilità di lungo termine degli orologi a bordo e la sincronizzazione con quelli terrestri, con un margine d’errore di appena 100 picosecondi. Un contributo fondamentale per l’evoluzione del Tempo Atomico Internazionale (TAI), che potrà trovare importanti applicazioni anche nei sistemi di navigazione satellitare e nella distribuzione globale del tempo.

Esperimenti scientifici a bordo della Dragon

Oltre ad ACES, la Dragon trasporta anche esperimenti dedicati alla biologia, alla robotica e alla medicina spaziale. Uno di questi è Rhodium USAFA NIGHT, che esaminerà come le piante di pomodoro reagiscono alla microgravità. L’esperimento valuterà se l’uso di un gas alternativo all’anidride carbonica può ridurre la dipendenza delle colture dalla fotosintesi, processo che richiede luce e quindi energia a bordo. A

nalizzerà inoltre l’effetto di specifici integratori sulla crescita delle piante, replicando in orbita i risultati ottenuti nei test a terra. Questi integratori potrebbero essere prodotti con materiali organici disponibili nello spazio, come i rifiuti. Comprendere le strategie di adattamento delle piante alla microgravità sarà essenziale per produrre cibo durante missioni di lunga durata e affrontare sfide agricole sulla Terra.

Tra le altre indagini a bordo, l’esperimento SVGS-2 (Smartphone Video Guidance Sensor-2) userà i robot Astrobee della Stazione Spaziale per testare un sensore NASA basato sulla visione artificiale. Questo dispositivo guiderà il volo in formazione di piccoli satelliti e migliorerà i sistemi di navigazione e controllo. I risultati potranno essere applicati alle manovre di attracco di veicoli con equipaggio o al coordinamento di robot su Luna e Marte.

Uno dei robot Astrobee già a bordo della ISS
Uno dei robot Astrobee già a bordo della ISS

L’esperimento Aerosol Monitors testerà tre strumenti per monitorare la qualità dell’aria all’interno della ISS. L’obiettivo sarà identificare il dispositivo più efficace per proteggere la salute degli astronauti e distinguere tra polvere e fumo, riducendo così i falsi allarmi e ottimizzando il tempo dell’equipaggio.

Infine, DNA Nano Therapeutics-Mission 2 produrrà materiali ispirati al DNA chiamati Janus base nanomaterials. Questi composti, più stabili e biocompatibili delle tecnologie attuali, saranno testati per valutare la loro efficacia nella riduzione dell’infiammazione articolare e nella rigenerazione della cartilagine. La microgravità potrà migliorare la qualità di questi materiali, aprendo la strada a future terapie sia nello spazio sia sulla Terra.

Il carico “segreto”

A bordo del Trunk della capsula Dragon era anche presente un carico classificato, che ha fatto molto discutere dato che la NASA non ne ha dato comunicazione. Solitamente infatti, se si tratta di un carico militare, viene data comunicazione della sua presenza ma non delle sue specifiche. In questo caso la sua presenza è stata tenuta nascosta, tanto che la diretta del lancio è stata interrotta senza mostrare la separazione della capsula, manovra durante la quale viene solitamente visto il carico contenuto nel trunk, alla base della Dragon.

Alcuni osservatori indipendenti, in particolare l’astronomo McDownell, hanno scoperto che il carico dovrebbe essere la suite di esperimenti STP-H10. Quest’ultimo è un carico della Space Force, che contiene sensori per lo studio del meteo, la rilevazione del plasma, dei fulmini e dei flare solari. Rimane il dubbio sul perchè non sia stata data comunicazione ufficiale della sua presenza.

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Tags: crs-32DragonISSNasaorologio atomicoRifornimentiSpaceX

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