• AstroSpace.it
  • Collabora
  • La redazione
  • Astrospace Shop
  • ADV
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
AstroSpace
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
    • ASI
  • Esplorazione spaziale
    • Speciale Artemis 1
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
    • Scienza
      • Astronomia e astrofisica
      • Fisica
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Spazio Italiano
  • Le grandi firme dello spazio
    • Paolo Ferri
ORBIT
Shop
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
    • ASI
  • Esplorazione spaziale
    • Speciale Artemis 1
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
    • Scienza
      • Astronomia e astrofisica
      • Fisica
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Spazio Italiano
  • Le grandi firme dello spazio
    • Paolo Ferri
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
AstroSpace
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati

Ecco la prima mappa molecolare dell’ambiente in cui nascono i pianeti

La connessione tra la composizione dei pianeti e il luogo in cui si formano è stata studiata grazie ad ALMA. Un team di ricerca ha sviluppato una mappa sulla composizione chimica dei dischi circumstellari di cinque stelle vicine, determinando il legame tra le molecole e la nascita dei pianeti.

Chiara De Piccoli di Chiara De Piccoli
Settembre 23, 2021
in Astronomia e astrofisica, News, Scienza
Stella con disco protoplanetario, composizione molecolare

Questa immagine, ottenuta dai dati ALMA, rappresenta l'emissione di acido cianidrico della giovane stella HD 163296. Il progetto MAPS ha studiato questa molecole e molte altre all'interno del disco che circonda la stella per comprendere la composizione dei pianeti e la sua connessione con la regione in cui essi si formano. CREDITS: ALMA (ESO/NAOJ/NRAO), D.Berry, K. Öberg et al.

Condividi su FacebookTweet

Si chiama MAPS (Molecules with ALMA at Planet-forming Scales) il programma con cui un team internazionale di ricercatori ha ottenuto una mappa chimica ad alta risoluzione di cinque dischi protoplanetari. Grazie al radiotelescopio ALMA (Atamaca Large Millimeter/submillimeter Array) è stato possibile scrutare tra la polvere e il gas dei dischi e individuare molecole organiche e inorganiche.

Tra gli scopi del programma ci sono quello di comprendere il legame tra la polvere e le sottostrutture chimiche e individuare quali sono i principali serbatoi organici nelle regioni del disco in cui si formano i pianeti. I risultati della ricerca evidenziano la presenza di una grande riserva di molecole organiche nella regione del disco più interna. Qui solitamente si formano quelli che diventano poi pianeti rocciosi. Inoltre, i dischi studiati si sono rivelati essere delle fabbriche di una speciale classe di molecole organiche, chiamate nitrili. La straordinarietà di questa scoperta è legata al fatto che queste componenti sono implicate nell’origine della vita sulla Terra.

Le molecole nei dischi protoplanetari

Attorno alle stelle giovani si trova un agglomerato di polveri e gas, disposte in una struttura a disco. Quelli studiati dal team internazionali di scienziati avvolgono le stelle IM Lup, GM Aur, AS 209, HD 163296 e MWC 480, in cui sono stati rilevati degli indizi su possibili pianeti in formazione.

Rappresentazione dei dischi circumstellari studiati per ottenere MAPS
I cinque dischi protoplanetari studiati dal team di ricerca. Nelle immagini sopra è possibile osservarne l’intensità rispetto la linea di emissione 12CO 2-1. Nel gruppo di immagini sottostante invece si osservano le sottostrutture della polvere dei dischi, ottenute dal programma DSHARP.

All’interno dei dischi, di cui sono note le sottostrutture di polvere, sono state osservate con una risoluzione senza precedenti diverse molecole, semplici e complesse. Tra queste troviamo ad esempio l’acido cianidrico (HCN), la formaldeide (H2CO), il cianoacetilene (HC3N), l’acetotrinile (CH3CN) e il ciclopropenilidene (c-C3H2). Queste ultime contengono molto carbonio e hanno maggiori probabilità di agire come materia prima per molecole prebiotiche più grandi.

Sebbene queste fossero già state individuate all’interno di strutture simili, MAPS è il primo studio ad aver analizzato con alta risoluzione e sensibilità più agglomerati di polveri e gas, riuscendo a individuare una grande quantità di queste molecole nelle regioni interne del disco.

“Abbiamo trovato più grandi molecole organiche del previsto, di un fattore da 10 a 100 volte maggiore, localizzate nei dischi interni e la loro chimica sembra simile a quella delle comete del Sistema Solare.”

Questo ha affermato l’astronomo e collaboratore alla ricerca John Ilee, il quale aggiunge che la presenza di queste molecole è il trampolino di lancio dalle molecole più semplici verso quelle più complesse, necessarie alla creazione della vita.

Le diverse facce molecolari dei dischi

La distribuzione delle molecole nel disco non è uniforme, ma varia significativamente al suo interno. I ricercatori hanno infatti studiato queste strutture in quattro diverse configurazioni spettrali, coprendo 50 linee molecolari di 20 diverse specie chimiche. L’analisi degli spettri ha dimostrato l’esistenza di diverse facce molecolari per ciascun disco. Questo implica che pianeti dello stesso sistema che nascono in regioni diverse, possono presentare una composizione chimica completamente differente.

Facce molecolari del disco circumstellare studiato da ALMA
Nell’immagine sono riportate le 20 facce molecolari del disco di HD 163296. Questa sequenza di fotografie rappresenta la grande varietà chimica dell’ambiente in cui nascono i pianeti. Crediti: MAPS I

Ad esempio, le regioni in cui si formano i pianeti gioviani, ossia esopianeti gassosi dalle caratteristiche simili a Giove, sono povere di carbonio e ossigeno ma ricche di elementi più pesanti, come il metano. In queste zone è quindi difficile che si sviluppino mondi in cui è possibile la vita.

La composizione di una pianeta è una fotografia della composizione della regione del disco in cui si è formato… e viceversa! Quello che fornisce MAPS è proprio una mappa per gli astronomi, con lo scopo di collegare la composizione del disco con quella del futuro pianeta e comprenderne la storia e le forze che hanno guidato la sua formazione.

Le risposte di MAPS

L’esistenza della vita oltre la Terra è una delle grandi domande dell’umanità. Nel corso degli anni sono state condotte innumerevoli ricerche e missioni con lo scopo di trovare qualche indizio a favore di una risposta affermativa. A questi progetti, si aggiunge anche MAPS, che ha svelato quanto sia complesso l’ambiente da cui i pianeti hanno origine. Individuare le condizioni necessarie per lo sviluppo della vita in un pianeta comincia proprio dallo studio dei dischi protoplanetari da cui nascono.

MAPS ci aiuterà quindi a rispondere alla domanda delle domande sull’esistenza della vita, ma solleverà anche nuovi punti interrogativi, alimentando la fame di conoscenza che guida da secoli ogni scienziato.

Maggiori informazioni sul programma MAPS possono essere trovate sul sito ufficiale. 

Continua a seguire Astrospace.it sul canale Telegram, sulla pagina Facebook, sul nostro canale Youtube e ovviamente anche su Instagram.

Tags: ALMAdisco protoplanetariomappaMAPSmolecole

Potrebbe interessarti anche questo:

Immagine scattata con ALMA che mostra il contenuto di gas molecolare di due galassie coinvolte in una collisione cosmica. Quella a destra ospita un quasar, un buco nero supermassiccio che sta accumulando materiale dall'ambiente circostante e rilasciando intense radiazioni direttamente contro l'altra galassia. Credits: ALMA (ESO/NAOJ/NRAO)/S. Balashev e P. Noterdaeme et al.

Osservato l’effetto diretto di un quasar su una galassia vicina, durante una collisione

Maggio 21, 2025
Primo piano della galassia primordiale JADES-GS-z14-0 vista con ALMA, sovrapposto a un'immagine scattata con il telescopio spaziale James Webb. Credits: ALMA (ESO/NAOJ/NRAO)/S. Carniani et al./S. Schouws et al. JWST: NASA, ESA, CSA, STScI, Brant Robertson (UC Santa Cruz), Ben Johnson (CfA), Sandro Tacchella (Cambridge), Phill Cargile (CfA)

Rilevato l’ossigeno nella galassia più distante scoperta finora

Marzo 20, 2025
Immagine che mostra un'area del mosaico rilasciato dal telescopio spaziale Euclid dell'ESA il 15 ottobre 2024. L'area è ingrandita 36 volte rispetto al mosaico e contiene l'ammasso di galassie Abell 3381. Credits:ESA/Euclid/Euclid Consortium/NASA, CEA Paris-Saclay

L’importanza e la bellezza dell’indagine cosmica di Euclid. Intervista alla Project Scientist Valeria Pettorino

Ottobre 29, 2024
Immagine che mostra la galassia REBELS-25 vista dal radiotelescopio ALMA, sovrapposta a un'immagine infrarossa di altre stelle e galassie scattata dal telescopio VISTA dell'ESO. Credits: ESO/NAOJ/NRAO)/L. Rowland et al./J. Dunlop et al. Ac.: CASU, CALET

Trovata la galassia simile alla Via Lattea più lontana mai osservata

Ottobre 8, 2024
Getto di buco nero

Scoperta la coppia di getti relativistici più estesa mai osservata

Settembre 19, 2024
Sequenza di immagini della stella R Doradus, con un dettaglio sufficiente a tracciare il moto del gas gorgogliante sulla sua superficie, ottenute con il radiotelescopio ALMA. Credits: ALMA (ESO/NAOJ/NRAO)/W. Vlemmings et al.

Fotografato per la prima volta il movimento del gas sulla superficie di una stella diversa dal Sole

Settembre 11, 2024
Attualmente in riproduzione

Abbiamo visto da vicino HALO: il primo modulo del Lunar Gateway

Abbiamo visto da vicino HALO: il primo modulo del Lunar Gateway

00:18:34

Yuri Gagarin, il semi Dio che ha sfidato lo spazio – La vera storia di Vostok 1

00:11:41

La storia completa del lander che ha portato l'ITALIA sulla Luna

00:22:58

SpaceX può arrivare su Marte nel 2026? Aggiornamenti da Starship e Starbase

00:11:08

Euclid inizia la creazione del più grande Atlante cosmico della storia - Le nuove immagini spiegate

00:11:18

Diretta allunaggio Blue Ghost e LuGRE

03:00:24

Diretta ottavo volo di test di Starship - Lancio rinviato!

02:21:37

Il 2025 di Starship. Cosa aspettarci fra lanci, test e progressi a Starbase

00:14:32

BE-4 o Raptor? Ecco come funzionano i due motori di Blue Origin e SpaceX

00:15:12

La storia di Europa Clipper: alla ricerca di vita aliena intorno a Giove

00:21:59

I sette telescopi spaziali e terrestri più attesi nei prossimi dieci anni

00:20:14

Com'è andato il settimo volo (ed esplosione) di Starship? Un'analisi preliminare

00:08:43

Verso la Luna, e oltre - I progressi di Starship

00:10:37

La nuova analisi ambientale di Starbase e il settimo volo di Starship

00:08:56

La storia del Dream Chaser, il nuovo spazioplano americano pronto al lancio

00:20:05

Speciale elezioni americane - Questa settimana nello spazio 39

01:37:52

La storia di Ariane 6, il nuovo razzo pesante europeo. Sarà l'ultimo?

00:21:44

Polaris Dawn: la storia della più incredibile missione spaziale privata di sempre.

00:17:51

Sesto lancio di test Starship - Diretta

04:33:33

Che fine hanno fatto i lanciatori europei? Analisi di una crisi in corso

00:17:14

Come è andato il quarto volo di Starship? Una dettagliata analisi.

00:11:34

La storia di Starliner: l'ultima capsula spaziale che costruirà Boeing?

00:23:54

La Cina può veramente portare un astronauta sulla Luna prima del programma Artemis?

00:13:00

Come funziona un razzo a propulsione termica nucleare?

00:19:16

Manned Venus Flyby: la storia di quella volta che la NASA voleva mandare tre astronauti su Venere

00:15:21

Il terzo volo di test di Starship (IFT-3) è stato un successo o un (parziale) fallimento?

00:12:12

Perché si costruiscono ancora stazioni spaziali?

00:13:52

La missione IM-1 di Nova-C Odysseus è stata un successo o un fallimento?

00:10:11

Quanto costa il turismo spaziale? Confronto fra mezzi, orbite e opportunità

00:17:16

Cosa sono e a cosa servono gli Accordi Artemis?

00:15:40

Perché è ancora così difficile atterrare sulla Luna?

00:23:27

Starship: successo o fallimento?

00:19:30

Speciale Artemis 1 - Ecco la prima missione del nuovo Programma di esplorazione lunare Artemis

00:30:05

DART e LICIACube: la prima missione di difesa planetaria. Cosa succederà prima e dopo lo schianto?

00:39:10

La prima foto del "nostro" buco nero Sgr A*

01:07:58

La guida completa alla scelta di un telescopio - Live speciale

01:24:54

I cancelli del cielo - Geopolitica ed economia dello spazio

01:03:56

Com'è andato il quinto volo di Starship?

00:09:21

Il test del Raptor nello spazio, l'ultimo prima di portare la Starship in orbita

00:09:40

Dopo HALO e il Lunar Gateway: il futuro lunare spiegato da chi ci lavora

00:17:39

Cosa succederà durante il nono volo di Starship?

00:11:16

I più letti

  • Rappresentazione artistica di una rete neurale che collega le osservazioni (a sinistra) ai modelli (a destra). Credits: EHT Collaboration/Janssen et al.

    L’IA ha rivelato nuovi dettagli sui buchi neri supermassicci Sagittarius A* e M87*

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0
  • Il James Webb ha scoperto una popolazione di galassie chiave per la reionizzazione dell’Universo

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0
  • Approvata in Senato la Legge italiana sullo spazio

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0
  • La FAA ha concluso l’indagine sull’ottavo volo di Starship

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0

Segui AstroSpace.it anche in:

Telegram LinkedIn Twitter Youtube

Eventi in programma

Non ci sono eventi previsti.

Gli ultimi approfondimenti

35 anni dal lancio di Hubble, che si avvicina alla fine della sua missione

Aprile 24, 2025
Eclissi parziale di Sole. Credits: Reuters

È in arrivo un’eclissi parziale di Sole, visibile anche dall’Italia. Ecco quando e come osservarla

Marzo 28, 2025

Present and future of space debris management. Interview with Tim Flohrer, head of the ESA Space Debris Office

Marzo 26, 2025


News e approfondimenti di Astronautica e Aerospazio. Astrospace.it è pubblicato da Astrospace Srl.

info@astrospace.it 
www.astrospace.it

P.IVA: 04589880162

  • Astrospace ADV
  • AstroSpace.it
  • Collabora
  • La redazione
  • Feed RSS
  • Newsletter
  • Shop
Privacy Policy Cookie Policy

Abbonati

Entra in Astrospace Orbit per leggere gli articoli Premium di AstroSpace

ISCRIVITI ORA

©2023 Astrospace

Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
    • ASI
  • Esplorazione spaziale
    • Speciale Artemis 1
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
    • Scienza
      • Astronomia e astrofisica
      • Fisica
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Spazio Italiano
  • Le grandi firme dello spazio
    • Paolo Ferri
Orbit
Shop

© 2024 Astrospace.it Info@astrospace.it - News e approfondimenti di astronautica e aerospazio. Astrospace.it è pubblicato da Astrospace srl P.IVA: 04589880162