L’oggetto scoperto l’1 luglio 2025 e inizialmente identificato con la sigla provvisoria A11pl3Z è stato ora confermato come terzo oggetto interstellare mai osservato nel Sistema Solare, e anche come cometa. La sua designazione ufficiale è 3I/ATLAS, o C/2025 N1 (ATLAS), dove “3I” indica il terzo oggetto identificato come interstellare dopo 1I/‘Oumuamua (nel 2017) e 2I/Borisov (nel 2019).
La scoperta è stata fatta dal sistema ATLAS (Asteroid Terrestrial-impact Last Alert System), finanziato dalla NASA e operato dall’Università delle Hawaii, presso la stazione di osservazione di Río Hurtado, in Cile. Al momento del rilevamento, l’oggetto si trovava a circa 4.5 Unità Astronomiche dal Sole, pari a circa 670 milioni di km. Le prime analisi della sua orbita suggerivano un’eccentricità molto elevata e una traiettoria non legata gravitazionalmente al Sistema Solare.
Nei giorni successivi, grazie a una rapida campagna di follow-up, sono state recuperate osservazioni precedenti risalenti fino al 14 giugno, provenienti sia dai telescopi ATLAS che dalla Zwicky Transient Facility. Questi dati hanno permesso di confermare che l’oggetto seguiva un’orbita iperbolica, e quindi interstellare, mentre nuove immagini ne hanno rivelato una tenue attività cometaria: una debole coma e una piccola coda lunga circa 3 secondi d’arco.
Il Minor Planet Center ha ufficialmente annunciato la designazione dell’oggetto come 3I/ATLAS nella serata del 2 luglio, riconoscendone sia la natura cometaria che l’origine interstellare. Con 122 osservazioni provenienti da 31 osservatori diversi in tutto il mondo, la traiettoria e le caratteristiche fisiche di questo oggetto sono ora sotto stretto monitoraggio. Nei prossimi mesi, sarà possibile studiarlo da vicino mentre attraversa il Sistema Solare, in un passaggio che non si ripeterà.
There’s a new interstellar comet in the neighborhood!
Known as 3I/ATLAS, this comet poses no threat to Earth – but it does provide a rare opportunity to study an object that originated outside of our solar system: https://t.co/7ihCiHi91t pic.twitter.com/2XT3NRyCOz
— NASA JPL (@NASAJPL) July 2, 2025
Traiettoria e caratteristiche di 3I/ATLAS
3I/ATLAS segue un’orbita iperbolica non legata al Sole, con un’eccentricità stimata di 6.15, la più alta mai osservata per un oggetto interstellare. Questo valore supera di gran lunga quelli di 1I/‘Oumuamua, pari a 1.2, e di 2I/Borisov, pari a 3.4, confermando a maggior ragione l’origine extrasolare del corpo.
Attualmente si trova ancora a circa 670 milioni di km dal Sole e si muove a una velocità di circa 58 km/s rispetto al Sistema Solare. Raggiungerà il perielio il 29 ottobre 2025, a una distanza di 1.36 Unità Astronomiche, poco all’interno dell’orbita di Marte. In quel punto, la sua velocità relativa al Sole sarà di 68 km/s, quasi tre volte quella di Marte.
Prima di avvicinarsi al Sole, passerà il 3 ottobre a una distanza minima da Marte di circa 0.195 UA, mentre il 19 dicembre transiterà a circa 1.8 UA dalla Terra. Più avanti, il 16 marzo 2026, passerà a 0.35 UA da Giove. La sua inclinazione orbitale rispetto all’eclittica è di circa 175°, una traiettoria retrograda che suggerisce un’origine nel sottile disco galattico, una delle componenti della nostra Via Lattea.

Le osservazioni preliminari avevano attribuito a 3I/ATLAS una magnitudine assoluta di 14.8, un valore tipico per oggetti di tipo asteroideo. Tuttavia, poiché la cometa mostra già segni di attività, è probabile che parte della luminosità osservata provenga da questi materiali e non solo dal nucleo solido. Questo significa che la dimensione effettiva del nucleo potrebbe essere inferiore a quanto inizialmente stimato. Gli astronomi continueranno a osservarla finché non si avvicinerà troppo al Sole, rendendo difficile seguirla da Terra.
Perché 3I/ATLAS è importante?
Osservare una cometa che arriva da un altro sistema stellare è un’opportunità più unica che rara. Grazie alla sua attività, potremo scoprire materiali e condizioni molto diversi da quelli a cui siamo abituati nel nostro Sistema Solare. Studiarne la coma, la coda e il comportamento durante il passaggio vicino al Sole consentirà di confrontare i suoi composti con quelli delle comete locali.
Inoltre, grazie alla lunga fase di visibilità fino a ottobre e al momento favorevole di osservazione, gli astronomi potranno raccogliere dati spettroscopici e fotometrici dalla Terra, permettendo un’analisi approfondita delle sue proprietà fisiche e chimiche. Per un oggetto interstellare, si tratta di un’opportunità rarissima.
Pagine utili:
- La pagina dedicata a C/2025 N1 (ATLAS) nel database dei corpi minori del JPL, in aggiornamento.
- La MPEC del Minor Planet Center del 2 luglio 2025 che conferma la scoperta e natura di 3I/ATLAS.
- Le osservazioni in streaming del The Virtual Telescope Project di A11pl3Z organizzate per la sera del 3 luglio.