News
| On 10 ore ago

Lancio di successo per il primo Vega-C del 2025: in orbita il satellite ESA Biomass

Share

Nella mattinata di oggi, 29 aprile 2025, il razzo Vega-C ha portato con successo in orbita il satellite europeo Biomass, una missione chiave per lo studio delle foreste e del cambiamento climatico. Il lancio è avvenuto alle 11:15 italiane, dallo spazioporto di Kourou, nella Guyana Francese, in America del Sud.

Si tratta di un traguardo particolarmente significativo non solo per il programma Earth Explorer dell’ESA, ma anche per il vettore Vega-C, che conferma la sua affidabilità, con il primo lancio di successo del 2025. Avio, società italiana che costruisce e gestisce il razzo Vega, ha annunciato che verranno effettuati 3 lanci di Vega-C nel 2025, con la possibilità di tentare anche un quarto lancio fra la fine del 2025 e l’inizio del 2026.

Questo lancio è stato anche uno degli ultimi gestiti da Arianespace, dopo che Avio ha preso nel 2024 anche la commercializzazione del Vega-C. Finora infatti, era la società Arianespace che si occupava di vendere e assegnare i lanci ai vettori Ariane e ai Vega.

Il lancio del primo Vega-C del 2025 è avvenuto subito dopo il primo test del nuovo booster P160C. Questo booster servirà come nuovo primo stadio del Vega-C a partire dal 2026 e poi in futuro come primo stadio del Vega-E. Inoltre, alimenterà le versioni dell’Ariane 6, rispettivamente con 2 o 4 booster laterali.

Il satellite Biomass

Il satellite Biomass fa parte della famiglia delle missioni Earth Explorer dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), programmi scientifici pensati per migliorare la nostra comprensione della Terra e dei suoi processi naturali. Biomass avrà il compito di mappare con una precisione senza precedenti la quantità di biomassa delle foreste terrestri, monitorandone la variazione nel tempo.

Per raggiungere questo obiettivo, il satellite utilizza un radar ad apertura sintetica (SAR) operante in banda P (frequenza di circa 435 MHz), una lunghezza d’onda mai prima d’ora utilizzata per un radar spaziale. Questa scelta consente di penetrare la chioma degli alberi, misurando non solo la superficie superiore della foresta ma anche i tronchi e i rami principali.

I dati raccolti da Biomass permetteranno di:

  • Calcolare la quantità di carbonio immagazzinato nelle foreste.
  • Monitorare i cambiamenti nella copertura forestale globale.
  • Migliorare i modelli climatici, grazie a una stima più precisa dei cicli del carbonio.

La missione è progettata per durare almeno 5 anni, con una copertura globale ogni 6 mesi.

Vuoi tenerti aggiornato su tutte le ultime notizie
sullo spazio e la sua esplorazione?

Agli iscritti a ORBIT ogni settimana inviamo due newsletter: il venerdì la Astro Newsletter, che tratta le notizie di esplorazione scientifica dello spazio, astronomia e astrofisica, e il sabato la Space Newsletter, che tratta di space economy, lunar economy ed esplorazione umana dello spazio.



© 2025 Astrospace.it Tutti i diritti riservati. Questo articolo può essere riprodotto o distribuito integralmente solo con l’autorizzazione scritta di Astrospace.it o parzialmente con l’obbligo di citare la fonte.