Arianespace ha programmato per il 26 febbraio, alle 17:24 italiane, il secondo lancio del nuovo vettore europeo Ariane 6, alla sua prima missione operativa. Questo sarà il secondo volo per Ariane 6, dopo il suo debutto avvenuto il 9 luglio 2024.
La missione è classificata come VA263 e l’obiettivo sarà quello di trasportare in orbita eliosincrona, a circa 800 km di altezza, il satellite CSO-3. Si tratta di un satellite per l’osservazione della Terra e rappresenta l’ultimo del programma francese Composante Spatiale Optique. Tale programma è gestito dalla DGA (Direction générale de l’armement) per conto del Ministero delle Forze Armate francese e del CNES (Centre National d’Études Spatiales).
Il 15 gennaio, Arianespace ha comunicato che CSO-3 è giunto allo spazioporto di Kourou, nella Guyana francese, e che ora si stanno completando gli ultimi preparativi prima del lancio.
David Cavaillolès, CEO di Arianespace, ha affermato:
Sono molto lieto di annunciare la data del primo volo commerciale di Ariane 6 mentre assumo l’incarico. Ciò segna l’inizio della fase operativa di Ariane 6 ed è un onore inaugurare questa nuova era per Arianespace. Con questo lancio, a supporto della difesa francese e dei requisiti di capacità di diverse nazioni partner, Arianespace garantirà un accesso indipendente allo spazio per la Francia e l’Europa, a beneficio di tutti i nostri concittadini.
Ariane 6 nuovamente pronto al lancio
Come accaduto per il lancio inaugurale, Arianespace utilizzerà il nuovo vettore nella configurazione Ariane 62. Ciò significa che sarà dotato di due booster laterali a propellente solido, che consentono di trasportare in orbita bassa fino a 10.3 tonnellate di carico. Il secondo stadio dell’Ariane 6 rilascerà il satellite dopo circa un’ora e 6 minuti dalla partenza.
Entro la fine del 2025, Arianespace ha previsto anche il lancio del primo Ariane 64, che sarà dotato di quattro booster laterali.
The second Ariane 6 is getting ready for flight, next step will be the payload. Follow progress in our image gallery: https://t.co/PTgCV0buBr pic.twitter.com/TuKS5AMJ7q
— ESA Space Transport (@ESA_transport) January 15, 2025
Il debutto di Ariane 6 è avvenuto con successo, rilasciando in orbita bassa diversi piccoli satelliti. Tuttavia, al termine della missione, un problema all’Unità di Propulsione Ausiliaria (APU) ha impedito l’ultima accensione del motore Vinci del secondo stadio. Questa manovra era importante per dimostrare la capacità dello stadio di muoversi in orbita, rilasciando i satelliti in diversi fasi della missione. Lo scopo, non raggiunto nel primo lancio, era di far deorbitare lo stadio superiore, evitando così che orbiti attorno alla Terra come detrito spaziale.
A seguito di diverse indagini, a settembre l’ESA ha comunicato che il problema è stato riscontrato in un sensore di temperatura dell’APU. L’agenzia ha inoltre dichiarato che tale problema è già stato risolto grazie a un aggiornamento software.
A partire dalla missione VA263, l’obiettivo è riuscire a incrementare il numero di lanci annuali effettuati con Ariane 6. Arianespace ha infatti dichiarato di aspettarsi di eseguire 20 lanci all’anno a partire dal 2026.