Il 18 giugno 2024, la Slovenia ha firmato l’Accordo di Adesione alla Convenzione dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), avviando così il processo formale che la porterà a diventare ufficialmente il 23º Stato membro dell’ESA. La cerimonia si è tenuta presso la sede centrale dell’ESA a Parigi, dove l’Accordo è stato sottoscritto dal Primo Ministro della Repubblica di Slovenia, Dr Robert Golob, e dal Direttore Generale dell’ESA, Josef Aschbacher.
Alla cerimonia hanno partecipato funzionari governativi e rappresentanti del settore spaziale sloveno, tra cui l’ESA Council Chair Renato Krpoun, il Segretario di Stato, del Turismo e dello Sport Matevž Frangež, il Capo dell’Ufficio Spaziale Sloveno e della delegazione ESA Tanja Permozer e l’ambasciatrice slovena in Francia, S.E. Metka Ipavic.
La Slovenia collabora con l’ESA dal 2008, anno della firma del primo Accordo di Cooperazione, seguito da un Accordo di Cooperazione Europeo. Questa collaborazione è stata rafforzata con l’adesione di membro associato nel 2016, successivamente potenziata nel 2020 con un nuovo Accordo per potenziare lo stato della Slovenia. Questo accordo includeva una clausola che consentiva al Paese di richiedere l’adesione completa all’ESA prima del termine della sua validità nel 2025.
Una volta concluso il processo di ratifica da parte del governo sloveno e depositato lo strumento di ratifica presso il governo francese, la Slovenia diventerà ufficialmente il 23º Stato membro dell’ESA.
In Slovenia, un Settore Spaziale in Crescita
Negli ultimi anni, la Slovenia ha sviluppato un settore spaziale in costante crescita, composto da oltre 40 piccole e medie imprese, alcune delle quali occupano ruoli di primo piano in diversi campi spaziali, tra cui l’osservazione della Terra, lo sviluppo di tecnologie innovative e nuovi materiali.
Attualmente ci sono tre satelliti sloveni nello spazio. Il più innovativo di essi, lanciato con il razzo Vega, è il satellite Skylabs Trisat-R. In Slovenia è presente anche un centro di ricerca dell’ESA a Planica, basato sulle attività dell’Istituto Jožef Stefan. Questo centro ospita una delle tre centrifughe umane disponibili all’ESA per scopi di ricerca.
Nel 2023, la Slovenia ha preparato una strategia spaziale nazionale intitolata “Piccoli sulla Terra, grandi nello spazio” per promuovere una maggiore commercializzazione della ricerca e dell’innovazione nel campo spaziale.
Il Direttore Generale dell’ESA Josef Aschbacher ha dichiarato: “È stato un percorso davvero impressionante dal primo Accordo di Cooperazione concluso 15 anni fa. Questa firma rappresenta un traguardo fondamentale non solo per la Slovenia, ma anche per l’ESA, che continua a essere attraente 50 anni dopo la sua creazione, grazie alle trasformazioni intraprese per adattarsi alle aspettative e sfide attuali.”
Essere uno Stato membro dell’ESA comporta vantaggi e nuove opportunità, oltre a obblighi aggiuntivi in termini di finanziamenti e gestione del personale. Inoltre, aprirà la porta alla partecipazione delle aziende slovene a programmi in cui il settore spaziale sloveno non ha potuto partecipare finora, come la scienza e la tecnologia spaziale.