Render della missione lunare cinese Chang'e 8 sulla superficie della Luna.
La Cina ha annunciato i partner internazionali selezionati per la missione lunare Chang’e 8, il cui lancio è al momento previsto per il 2029. Durante il 10° Space Day, il 24 aprile 2025, la China National Space Administration (CNSA) ha comunicato che dieci Paesi e un’organizzazione internazionale contribuiranno con esperimenti e hardware alla missione.
Tra i partecipanti figurano Italia, Russia, Pakistan, Turchia, Sudafrica, Perù, Thailandia, Bahrain, Egitto, Iran e la International Society for Terrain-Vehicle Systems.
Chang’e 8 rappresenta un passo cruciale nella quarta fase del programma lunare cinese, focalizzata sull’esplorazione del polo sud lunare e sulla preparazione per la costruzione della Stazione Internazionale di Ricerca Lunare (ILRS). La missione prevede l’atterraggio nel cratere Leibnitz, situato nella regione del polo sud della Luna. Questo cratere, con un diametro di circa 245 km, presenta un fondo relativamente piatto e scuro, risultato di antiche colate laviche, ed è considerato un sito di interesse per la presenza di anomalie magnetiche e caratteristiche geologiche uniche.
Tra gli obiettivi principali di Chang’e 8:
I partner internazionali forniranno una serie di strumenti scientifici e tecnologici:
Parallelamente, la CNSA ha annunciato una nuova fase di condivisione dei campioni lunari raccolti dalla missione Chang’e 5, che nel dicembre 2020 ha completato con successo il primo ritorno automatico di materiali dalla Luna dalla fine delle missioni Apollo. La sonda è atterrata nell’Oceanus Procellarum, una vasta pianura basaltica situata nella parte occidentale del lato visibile della Luna, e ha raccolto circa 1.7 kg di regolite lunare, riportandoli sulla Terra dopo un’operazione durata poco più di tre settimane.
Questi campioni rappresentano i materiali lunari più giovani mai riportati a Terra, con un’età stimata attorno ai due miliardi di anni, e costituiscono una risorsa preziosa per gli studi sull’evoluzione geologica del nostro satellite.
In questa nuova fase di distribuzione internazionale, sette istituzioni scientifiche sono state selezionate tra 24 candidature per ricevere un set di campioni da analizzare: l’Institut de Physique du Globe de Paris (Francia), l’Università di Colonia (Germania), l’Università di Osaka (Giappone), la Commissione per la Ricerca Spaziale e dell’Alta Atmosfera del Pakistan, la Open University (Regno Unito), la Brown University e la Stony Brook University (Stati Uniti).
Le istituzioni avranno accesso temporaneo ai campioni per un periodo di circa un anno, trascorso il quale dovranno restituirli alla CNSA per consentirne l’analisi da parte di altri gruppi di ricerca internazionali. Questo processo, gestito secondo criteri scientifici rigorosi, rappresenta un importante segnale di apertura della Cina alla cooperazione globale in ambito lunare.
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