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| On 1 mese ago

Assemblato e testato con successo il rover lunare VIPER della NASA

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L’alto mast (dall’inglese albero, asta) del rover lunare VIPER, acronimo di Volatiles Investigating Polar Exploration Rover, è stato di recente innalzato e integrato con successo alla struttura principale del veicolo, presso una camera bianca del Johnson Space Center della NASA a Houston, in Texas.

La punta più alta del mast si trova a circa 2.5 metri sopra le ruote. È dotata di una coppia di telecamere di navigazione stereo e di una coppia di potenti fari a LED. C’è inoltre un’antenna a basso e alto guadagno, per trasmettere e ricevere dati dalle antenne del Deep Space Network sulla Terra.

Prima dell’installazione, gli ingegneri hanno sottoposto l’albero a una serie di test. Hanno controllato i suoi componenti e inviato per la prima volta dati attraverso il rover utilizzando le antenne. Il mast e gli strumenti così integrati assomigliano al collo e alla testa di VIPER, che esplorerà il Polo Sud lunare nel corso di una missione di circa 100 giorni per comprendere l’origine dell’acqua e di altre risorse sulla Luna.

VIPER: il primo rover planetario con dei fari

VIPER fa parte del Lunar Discovery and Exploration Program della NASA. Sarà lanciato sulla Luna a bordo del lander lunare Griffin di Astrobotic, con un razzo Falcon Heavy di SpaceX, come parte del programma Commercial Lunar Payload Services (CLPS) della NASA. La sua destinazione sarà Mons Mouton, vicino al Polo Sud della Luna.

A causa della forte differenza di illuminazione tra le zone illuminate e quelle in ombra, VIPER sarà il primo rover planetario ad avere dei fari. Proietteranno un raggio stretto e a lunga distanza, come gli abbaglianti di un’auto, per aiutare a rivelare ostacoli oppure caratteristiche interessanti del terreno che altrimenti rimarrebbero nascoste nell’ombra.

Posizionate accanto alle due telecamere di navigazione del rover, le luci sono dotate di serie di LED blu. Secondo il team di navigazione del rover, esse potranno fornire la migliore visibilità date le difficili condizioni di illuminazione sulla Luna.

Il rover lunare VIPER della NASA presso una camera bianca del Johnson Space Center a Houston. Credits: NASA/Josh Valcarcel

Le telecamere di navigazione e l’antenna

Le telecamere di navigazione stereo, i veri e propri “occhi” di VIPER, sono montate su una parte del mast dotata di sospensione cardanica. Ciò consentirà al team di ruotarle fino a 400 gradi e inclinarle su e giù fino a 75 gradi. Il team VIPER utilizzerà le telecamere di navigazione per scattare ampie panoramiche dei dintorni del rover, e immagini per rilevare e studiare ulteriormente le caratteristiche della superficie come rocce e crateri piccoli fino a 10 cm di diametro da una distanza massima di 15 metri.

Poiché le telecamere di navigazione sono montate in alto, il team VIPER avrà una prospettiva molto simile alla vista di un astronauta che cammina sulla Luna, mentre il rover esplora aree di interesse scientifico intorno al Polo Sud lunare.

Per trasmettere grandi quantità di dati attraverso i 384 000 km che separano la Terra e la Luna, VIPER è poi dotato di un’antenna ad alto guadagno, che invierà informazioni lungo un raggio stretto e focalizzato. Anche la sua antenna a basso guadagno invierà dati, ma utilizzando le onde radio a una velocità dati molto più bassa.

La capacità delle antenne di mantenere il corretto orientamento, anche durante la guida, svolge una funzione fondamentale. Senza di esse, il rover non può ricevere comandi mentre è in movimento sulla Luna e non può trasmettere nessuno dei suoi dati alla Terra.

Tutti questi dati vengono inviati al Deep Space Network e poi trasferiti al Multi-Mission Operations and Control Center presso l’Ames Research Center della NASA, nella Silicon Valley, dove hanno sede le operazioni del rover.

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