In Cina sono stati resi noti i nomi dei due mezzi che verranno utilizzati per il programma lunare umano cinese. La Cina attualmente sta lavorando a due diversi programmi per la Luna, il primo è la International Lunar Research Station, una serie di diverse missioni robotiche per la superficie e l’orbita.
Queste missioni porranno le basi per una sostenibilità dei viaggi con taikonauti, previsti a partire dalla fine di questo decennio. Per portare esseri umani sulla superficie la Cina sta pensando a un piano di volo più simile ad Apollo che ad Artemis.
Il programma lunare umano, che non ha ancora un nome ufficiale, è composto da una capsula per portare i taikonauti in orbita, e da un lander che scenderà sulla superficie. Una parte di questo lander, un modulo di risalita, servirà per tornare in orbita ed eseguire un secondo aggancio con la capsula, per poi ritornare sulla Terra.
Dopo un concorso pubblico, organizzato ad agosto 2023 dalla China Manned Space Agency, il 23 febbraio sono stati resi noti i nomi dati a questi due mezzi: la capsula si chiama Mengzhou (trad. nave dei sogni) e il lander si chiama Lanyue (trad. Abbracciare la Luna).
Mengzhou e Lanyue
Il piano attuale della Cina prevede di lanciare questi due mezzi con due lanci separati, diversamente da quanto fecero gli americani con Apollo. Negli anni ’60 sia la capsula che il lander erano a bordo del Saturn V. Questa diversità di approccio prevede che entrami i mezzi cinesi siano dotati di un modulo di servizio, necessario per raggiungere l’orbita lunare indipendentemente. Quello della capsula servirà anche per tornare sulla Terra ovviamente.
I due nomi sono stati selezionati fra oltre 2000 proposte. Il nome Lanyue fa riferimento a una poesia scritta da Mao Zedong, mentre Mengzhou fa riferimento alla responsabilità che avrà la capsula di trasportare non solo i taikonauti, ma anche le speranze e i sogni del popolo cinese sulla Luna. I due nomi portano con loro quindi diversi aspetti culturali e ideologici molto cari alla Cina: l’unità nazionale, e la nascita e l’eredità del Partito Comunista di Mao Zedong.
Il lancio di questi due mezzi è attualmente fissato per la fine di questo decennio, ma ci sono molti dubbi che la Cina potrà rispettare questo obbiettivo. La suddivisione in due mezzi, con due diversi razzi è stata però pensata proprio per la mancanza di un razzo sufficientemente potente. Quest’ultimo, il Lunga Marcia 9, dovrebbe essere pronto per la prima metà del prossimo decennio, e somigliare molto a Starship.