• AstroSpace.it
  • Collabora
  • La redazione
  • Astrospace Shop
  • ADV
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
AstroSpace
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
    • ASI
  • Esplorazione spaziale
    • Speciale Artemis 1
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
    • Scienza
      • Astronomia e astrofisica
      • Fisica
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Spazio Italiano
  • Le grandi firme dello spazio
    • Paolo Ferri
ORBIT
Shop
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
    • ASI
  • Esplorazione spaziale
    • Speciale Artemis 1
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
    • Scienza
      • Astronomia e astrofisica
      • Fisica
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Spazio Italiano
  • Le grandi firme dello spazio
    • Paolo Ferri
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
AstroSpace
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati

Le zone in ombra sulla Luna sono più giovani e probabilmente con meno acqua del previsto

Stefano Piccin di Stefano Piccin
Settembre 27, 2023
in Esplorazione spaziale, Luna, News
Il cratere di Schrödinger, presente al Polo Sud della faccia nascosta della Luna. Sarà la meta di un lander del programma CLPS. Credits: NASA Scientific Visualization Studio (NASA SVS).

Il cratere di Schrödinger, presente al Polo Sud della faccia nascosta della Luna. Sarà la meta di un lander del programma CLPS. Credits: NASA Scientific Visualization Studio (NASA SVS).

Condividi su FacebookTweet

La superficie della Luna è percorsa quasi costantemente da crateri, più o meno grandi. Sono originati dall’impatto di corpi rocciosi, che data l’assenza di atmosfera, arrivano pressoché interi sulla superficie. Questi crateri si trovano su tutta la Luna, anche ai poli, dove i raggi solari impattano con la superficie con una direzione quasi tangente. Al polo Sud in particolare, l’unione di questi due fattori ha creato delle zone sul fondo di alcuni crateri, che sono perennemente in ombra, dove si raggiungono temperature di poche decine di gradi Kelvin.

In queste zone, chiamate PSRs (Permanently Shadowed Regions) è stata rilevata, a partire dal 2009, la presenza di ghiaccio d’acqua. Questo ha permesso, negli anni successivi, studi più approfonditi per capire la quantità e la zona precisa dove trovarlo, garantendo un futuro alla prossima esplorazione lunare.

Per supportare la presenza di esseri umani sulla Luna, infatti, il ghiaccio d’acqua sarà fondamentale, per generare acqua potabile, ossigeno da respirare e soprattutto ossigeno liquido come propellente per razzi. La quantità di ghiaccio presente in queste zone è però difficilmente misurabile, se non andando lì.

L’età delle PSRs

Una nuova ricerca, pubblicata a metà settembre su Science Advances e condotta da Norbert Schorghofer e da Raluca Rufu, sembra indicare che la quantità stimata negli anni scorsi dovrà essere rivista in negativo. Forse anche di molto. I due scienziati non hanno calcolato con più precisione la quantità di ghiaccio d’acqua, ma hanno ricavato dei risultati sull’età delle zone in ombra, le PSRs.

Questo ha permesso di comprendere che esse sono successive alla formazione della Luna, e quindi non potranno contenere ghiaccio d’acqua antico, risalente al periodo geologicamente attivo della Luna.

Una mappatura delle zone in ombra al polo sud ottenuta da Credit: Norbert Schorghofer. Sulla legenda sono indicati gli anni (Gyr è una sigla che indica un anno galattico, equivalente a circa 250 milioni di anni). Fra parentesi i gradi della massima inclinazione dei raggi solari. Credits: Norbert Schorghofer/PSI.
Una mappatura delle zone in ombra al polo sud ottenuta da Credit: Norbert Schorghofer. Sulla legenda sono indicati gli anni (Gyr è una sigla indicante i Giga Anni, cioè un miliardo di anni). Fra parentesi i gradi della massima inclinazione dei raggi solari. Credits: Norbert Schorghofer/PSI.

L’origine e la permanenza di una zona permanentemente in ombra sulla Luna dipende in particolar modo dall’asse di rotazione del nostro satellite. Se il suo angolo di inclinazione cambia, l’irraggiamento solare in certe zone potrebbe essere non più tangente, illuminando quella zona e sciogliendone il ghiaccio.

Per questo motivo, studiare le prime centinaia di milioni di anni della Luna è particolarmente importante. Attualmente sappiamo che la Luna si è originata 4.5 miliardi di anni fa, dall’impatto di un altro corpo roccioso con la Terra. Inizialmente quindi, la Luna era molto più vicina al nostro pianeta, e il suo asse inclinato fino a 77 gradi, secondo una ricerca dell’Osservatorio di Parigi pubblicata nel 2022. Questa inclinazione esponeva i poli direttamente alla luce solare, eliminando ogni traccia di PSR.

Le conseguenze

Col tempo la Luna si è sempre più allontanata dalla Terra, e la forza gravitazionale del Sole ha iniziato ad essere sempre più rilevante, mentre quella della Terra sempre meno. Questo ha permesso di raddrizzare l’asse di rotazione, fino ai 5.1 gradi attuali. Questa analisi ha permesso al dott. Schorghofer di calcolare un’età media delle zone perennemente in ombra della Luna di 1.8 miliardi di anni.

L’implicazione diretta è che queste zone non potranno quindi contenere ghiaccio d’acqua formatosi nei primi anni della Luna, quando l’impatto dei meteoriti e l’attività geologica portavano in superficie molta più acqua. Quella che si trova attualmente dovrà essere quindi originata in altro modo, e molta meno di quanto previsto.

Questa nuova ricerca pone nuovamente l’attenzione su quanto ancora c’è da studiare e scoprire riguardo il nostro satellite. E su quanto le missioni robotiche, di tutti gli Stati partecipanti alla nuova corsa alla Luna, saranno importanti prima dell’arrivo degli astronauti.

La ricerca completa, dal titolo Past extent of lunar permanently shadowed areas, si può leggere qui. 

Tags: AcquaArtemisLuna

Potrebbe interessarti anche questo:

Un render del lander lunare Blue Moon Mk 1 di Blue Origin. Credits: Blue Origin

Blue Origin ha confermato per il 2025 il lancio del lander lunare Blue Moon

Maggio 22, 2025
un mezzo di estrazione dell'He3 di Interlune. Credits: Interlune/TechCrunch

Interlune ha venduto Elio-3 raccolto sulla Luna: consegne a partire dal 2029

Maggio 8, 2025

Il lander Resilience di ispace è entrato con successo in orbita lunare

Maggio 7, 2025

Il Texas finanzierà lo sviluppo di un veicolo di rientro dallo spazio di Intuitive Machines

Aprile 29, 2025
Render della missione lunare cinese Chang'e 8 sulla superficie della Luna.

Annunciati i partner e gli esperimenti internazionali per la missione lunare cinese Chang’e 8

Aprile 24, 2025
IM-4 Intuitive Machines

La missione IM-4 di Intuitive Machines partirà verso la Luna con un Falcon 9 di SpaceX

Aprile 9, 2025
Attualmente in riproduzione

I più letti

  • Ship 35 starship

    La FAA rilascia a SpaceX i permessi per il nono volo di Starship, ma con riserva

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0
  • La Cina si prepara al lancio di Tianwen-2, la sua prima missione di recupero campioni da un asteroide

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0
  • SpaceX ha acquistato l’azienda Akoustis Technologies

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0
  • Iniziata una pausa delle comunicazioni con le sonde Voyager. Durerà fino a febbraio 2026

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0

Segui AstroSpace.it anche in:

Telegram LinkedIn Twitter Youtube

Eventi in programma

Mar 15
Marzo 15 @ 6:00 pm - Giugno 2 @ 8:00 pm

Mostra INAF Macchine del tempo

Vedi Calendario

Gli ultimi approfondimenti

35 anni dal lancio di Hubble, che si avvicina alla fine della sua missione

Aprile 24, 2025
Eclissi parziale di Sole. Credits: Reuters

È in arrivo un’eclissi parziale di Sole, visibile anche dall’Italia. Ecco quando e come osservarla

Marzo 28, 2025

Present and future of space debris management. Interview with Tim Flohrer, head of the ESA Space Debris Office

Marzo 26, 2025


News e approfondimenti di Astronautica e Aerospazio. Astrospace.it è pubblicato da Astrospace Srl.

info@astrospace.it 
www.astrospace.it

P.IVA: 04589880162

  • Astrospace ADV
  • AstroSpace.it
  • Collabora
  • La redazione
  • Feed RSS
  • Newsletter
  • Shop
Privacy Policy Cookie Policy

Abbonati

Entra in Astrospace Orbit per leggere gli articoli Premium di AstroSpace

ISCRIVITI ORA

©2023 Astrospace

Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
    • ASI
  • Esplorazione spaziale
    • Speciale Artemis 1
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
    • Scienza
      • Astronomia e astrofisica
      • Fisica
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Spazio Italiano
  • Le grandi firme dello spazio
    • Paolo Ferri
Orbit
Shop

© 2024 Astrospace.it Info@astrospace.it - News e approfondimenti di astronautica e aerospazio. Astrospace.it è pubblicato da Astrospace srl P.IVA: 04589880162