• AstroSpace.it
  • Collabora
  • La redazione
  • Astrospace Shop
  • ADV
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
AstroSpace
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
    • ASI
  • Esplorazione spaziale
    • Speciale Artemis 1
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
    • Scienza
      • Astronomia e astrofisica
      • Fisica
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Spazio Italiano
  • Le grandi firme dello spazio
    • Paolo Ferri
ORBIT
Shop
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
    • ASI
  • Esplorazione spaziale
    • Speciale Artemis 1
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
    • Scienza
      • Astronomia e astrofisica
      • Fisica
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Spazio Italiano
  • Le grandi firme dello spazio
    • Paolo Ferri
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
AstroSpace
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati

(Forse) Svelato il motivo per cui alcuni meteoriti metallici mostrano tracce di campo magnetico

Mariasole Maglione di Mariasole Maglione
Agosto 26, 2023
in Astronomia e astrofisica, News, Scienza, Sistema solare
Asteroide metallico

Rappresentazione artistica di un asteroide metallico. Credits: ASU/Peter Rubin

Condividi su FacebookTweet

Il magnetismo planetario è la chiave per comprendere sia la struttura interna che l’evoluzione di molti corpi celesti. I nuclei della Terra, di Mercurio e di due lune gioviane, Ganimede e Io, generano tutti campi magnetici rilevabili. E tracce di antico magnetismo sono state trovate anche su Marte e sulla Luna.

Ma anche alcuni meteoriti ferrosi precipitati sulla Terra contengono accenni di magnetismo. Portano resti di un campo magnetico generato internamente, il che non dovrebbe essere possibile. Infatti, sebbene si pensi che i meteoriti ferrosi costituiscano frammenti dei nuclei metallici degli asteroidi, non ci si aspetta che questi nuclei abbiano le caratteristiche interne necessarie per generare il magnetismo. E per tenerne traccia per miliardi di anni.

Ora, i ricercatori di Yale potrebbero aver risolto questo enigma. In uno studio recente, gli scienziati Zhongtian Zhang e David Bercovici hanno proposto che in determinate condizioni, le collisioni tra asteroidi possano portare alla formazione di asteroidi metallici capaci di generare un campo magnetico e registrare il magnetismo dai propri materiali. Piccoli frammenti di questi asteroidi, con tracce di magnetismo, potrebbero quindi essere caduti sulla Terra come meteoriti.

Asteroidi metallici formati da collisioni

Zhang stava conducendo ricerche sugli asteroidi del tipo rubble-pile. Essi si creano quando la forza di gravità lega insieme frammenti di asteroidi nati in seguito a collisioni. Il ricercatore ha quindi provato a considerare la possibilità che questo fenomeno potesse essere rilevante per la generazione di un campo magnetico interno.

Utilizzando alcune simulazioni, insieme a Bercovici, Zhang ha dimostrato con dei modelli che dopo una collisione di asteroidi, è possibile che si formino nuovi asteroidi pesanti di ferro con un nucleo interno freddo, formato da cumuli di macerie, circondato da uno strato esterno liquido più caldo. Quando il nucleo più freddo inizia a prelevare calore dallo strato esterno e vengono rilasciati elementi più leggeri come lo zolfo, inizia la convezione, che a sua volta crea un campo magnetico. Segue una rappresentazione di questo processo.

I diversi step del processo che permetterebbe la formazione di un campo magnetico in un asteroide metallico, secondo il modello di Zhang e Bercovici. Credits: Zhang e Bercovici 2023

Secondo il modello, questa sorta di dinamo interna potrebbe generare un campo magnetico per diversi milioni di anni. Un tempo sufficiente perché la sua presenza venga rilevata dagli scienziati miliardi di anni dopo nei meteoriti ferrosi precipitati a Terra.

L’abstract dello studio, pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, è reperibile qui.

Scopri Astrospace Shop!

Visita il nostro shop per trovare prodotti esclusivi a tema spazio.

Visita il nostro shop

Tags: asteroidiCampo magneticometeoriti

Potrebbe interessarti anche questo:

Rappresentazione artistica dei tre cubesat della missione EZIE della NASA, in orbita attorno alla Terra. Credits: NASA/Johns Hopkins APL/Steve Gribben

I primi dati dei satelliti della missione EZIE della NASA mostrano risultati promettenti

Aprile 28, 2025
Marte visto dalla sonda Hera l'11 marzo 2025 a una distanza di 1.07 milioni di km. Credits: ESA

La missione Hera dell’ESA ha sorvolato Marte. Prossima tappa: Didymos

Marzo 12, 2025

Chandrayaan-2 ha rilevato alte densità di elettroni nella ionosfera lunare

Marzo 10, 2025
Il presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana Teodoro Valente (a destra) e il direttore generale del Mohammed Bin Rashid Space Centre, H.E. Salem Humaid AlMarri (a sinistra) in presenza di Giorgia Meloni e S.A. Sheikh Mohamed bin Zayed al Nahyan, il 24 febbraio 2025 a Roma. Credits: ASI

Italia ed Emirati Arabi Uniti firmano due nuovi accordi per future missioni spaziali

Febbraio 24, 2025
Render artistico della costellazione di satelliti Swarm dell'ESA. Credits: ESA–P. Carril, 2013

I satelliti Swarm permettono di studiare la distribuzione del magma sotto il fondale oceanico

Gennaio 23, 2025
Una vista di Giove colorata artificialmente osservato in luce ultravioletta da Hubble. Oltre alla Grande Macchia Rossa, che appare blu nell'UV, un'altra caratteristica ovale può essere vista nella foschia marrone al polo sud di Giove. L'ovale, un'area di foschia concentrata, è probabilmente il risultato della miscelazione generata da un vortice più in alto nella ionosfera del pianeta. Credits: Troy Tsubota e Michael Wong, Università della California, Berkeley

Nuovi indizi sulle macchie polari di Giove, grazie ad Hubble

Novembre 28, 2024
Attualmente in riproduzione

I più letti

  • Ship 35 starship

    La FAA rilascia a SpaceX i permessi per il nono volo di Starship, ma con riserva

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0
  • La Cina si prepara al lancio di Tianwen-2, la sua prima missione di recupero campioni da un asteroide

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0
  • SpaceX ha acquistato l’azienda Akoustis Technologies

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0
  • Iniziata una pausa delle comunicazioni con le sonde Voyager. Durerà fino a febbraio 2026

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0

Segui AstroSpace.it anche in:

Telegram LinkedIn Twitter Youtube

Eventi in programma

Mar 15
Marzo 15 @ 6:00 pm - Giugno 2 @ 8:00 pm

Mostra INAF Macchine del tempo

Vedi Calendario

Gli ultimi approfondimenti

35 anni dal lancio di Hubble, che si avvicina alla fine della sua missione

Aprile 24, 2025
Eclissi parziale di Sole. Credits: Reuters

È in arrivo un’eclissi parziale di Sole, visibile anche dall’Italia. Ecco quando e come osservarla

Marzo 28, 2025

Present and future of space debris management. Interview with Tim Flohrer, head of the ESA Space Debris Office

Marzo 26, 2025


News e approfondimenti di Astronautica e Aerospazio. Astrospace.it è pubblicato da Astrospace Srl.

info@astrospace.it 
www.astrospace.it

P.IVA: 04589880162

  • Astrospace ADV
  • AstroSpace.it
  • Collabora
  • La redazione
  • Feed RSS
  • Newsletter
  • Shop
Privacy Policy Cookie Policy

Abbonati

Entra in Astrospace Orbit per leggere gli articoli Premium di AstroSpace

ISCRIVITI ORA

©2023 Astrospace

Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
    • ASI
  • Esplorazione spaziale
    • Speciale Artemis 1
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
    • Scienza
      • Astronomia e astrofisica
      • Fisica
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Spazio Italiano
  • Le grandi firme dello spazio
    • Paolo Ferri
Orbit
Shop

© 2024 Astrospace.it Info@astrospace.it - News e approfondimenti di astronautica e aerospazio. Astrospace.it è pubblicato da Astrospace srl P.IVA: 04589880162