Agenzie Spaziali
| On 9 mesi ago

Voyager Space e Airbus annunciano una joint venture per gestire la stazione Starlab

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La Stazione Spaziale Internazionale si trova in orbita da oltre 20 anni, e sarà mantenuta pienamente operativa almeno fino al 2030. Il piano per mantenere un avamposto abitato, o comunque abitabile in orbita terrestre bassa attualmente prevede lo sviluppo di stazioni spaziali indipendenti da parte di India e Russia, oltre che un ulteriore sviluppo della stazione Tiangong cinese. In USA invece, l’abitabilità dell’orbita terrestre bassa sarà demandata ad imprese private.

Per farlo la NASA ha creato il programma CLD (Commercial LEO Destinations) con il quale nel 2022 ha iniziato a finanziare tre diversi progetti di stazioni spaziali commerciali. Uno di questi è Starlab, una stazione gestita da Voyager Space attraverso Nanoracks (che fa parte di Voyager Space).

Il 2 agosto il gruppo americano ha annunciato di aver definitivamente siglato un accordo per creare una joint venture con l’azienda europea Airbus Defence and Space, per gestire questo progetto. Voyager aveva già annunciato di aver selezionato Airbus come partner tecnologico all’interno della proposta Starlab presentata alla NASA.

Un render della stazione Starlab. Credits: Voyager Space / Airbus

Matthew Kuta, presidente di Voyager Space, ha commentato: “La Stazione Spaziale Internazionale è ampiamente considerata come la piattaforma di cooperazione globale di maggior successo nella storia dello spazio e noi siamo impegnati a costruire su questa eredità […]. Stiamo creando questa joint venture per soddisfare in modo affidabile la domanda nota delle agenzie spaziali globali, aprendo al contempo nuove opportunità per gli utenti commerciali”.

I progressi di Starlab

La nuova realtà industriale avrà base ovviamente negli Stati Uniti, in quanto dovrebbe avere il controllo completo sulla gestione e costruzione della stazione Starlab. Sarà però aperta anche una filiale europea per raggiungere e gestire i clienti nel vecchio continente, in primis l’Agenzia Spaziale Europea.

L’annuncio di questa nuova realtà industriale è arrivato dopo che la stazione Starlab ha superato la Systems Requirements Review (SRR) a giugno 2023. Questa review certifica il progetto e si assicura che soddisfi i requisiti della NASA per il programma CLD.

L’obiettivo di Starlab rimarrà prioritariamente quello della ricerca scientifica e tecnologica e non quello del turismo spaziale. La stazione sarà costruita per raggiungere l’orbita con un solo lancio, e dovrebbe farlo per la fine di questo decennio.