Per la seconda volta nel 2024, dal complesso di lancio 39A è decollata una Dragon di SpaceX con a bordo quattro astronauti. A differenza di Ax-3, partita il 18 gennaio, questa missione, chiamata Crew-8, è gestita dalla NASA e da Roscosmos, e avrà una durata di circa sei mesi. Si tratta dell’ottava spedizione di una capsula di SpaceX per la normale rotazione dell’equipaggio a bordo della Stazione Spaziale Internazionale.
Il decollo è avvenuto il 3 marzo quando in Italia erano le 4:43. L’arrivo sulla ISS è previsto per il giorno 5 marzo alle 09:00 italiane. Il primo stadio del Falcon 9, rientrato poi direttamente sulla terraferma, era al suo primo volo, mentre per la Dragon questo è il quinto viaggio verso la stazione. Si tratta di un nuovo primato per SpaceX, che punta a certificare le sue capsule per poter essere utilizzate fino a 15 volte.
Questa Dragon è stata battezzata Endeavour dal suo primo equipaggio, ovvero i due astronauti della missione Demo-2 partita a maggio 2020. Endeavour ha poi supportato le spedizioni: Crew-2, Ax-1 e Crew-6.
Prima del lancio, durante le ultime ispezioni, è stata rilevata una crepa in una guarnizione del portellone laterale della Dragon. SpaceX ha proceduto comunque al lancio, confidente del fatto che tale difetto rientrava nei parametri di sicurezza. Il problema alla guarnizione interessa una superficie di circa 0.13 cm quadrati.
Arrivi e partenze
L’equipaggio della missione Crew-8, che una volta a bordo della ISS prenderà parte alla Expedition 71, è composto da tre astronauti della NASA e un cosmonauta. Gli americani sono: Matthew Dominick, Michael Barratt e Jeanette Epps, accompagnati dal russo Alexander Grebenkin. Continuano in questo modo le missioni che prevedono lo scambio di astronauti tra NASA e Roscosmos.
L’unico veterano è Michael Barrett, in quanto questo è il suo terzo volo nello spazio. Ha viaggiato sia con la capsula russa Soyuz nel 2009, che con lo Space Shuttle nel 2011, accumulando 211 giorni in orbita. Gli altri tre membri di Crew-8 invece sono alla loro prima esperienza attorno alla Terra.
Durante la loro permanenza sulla ISS, dovranno svolgere diversi compiti e assisteranno e supporteranno alcune missioni molto importanti. Tra queste: l’arrivo del primo equipaggio della capsula Starliner, previsto per il 22 aprile, e il primo attracco dello spazioplano Dream Chaser.
In questi giorni, al complesso di lancio 41 di Cape Canaveral, è in fase di preparazione il vettore Atlas V. Per preparare l’arrivo della Starliner, la Dragon Endeavour dovrà cambiare posizione, spostandosi dall’attracco anteriore da quello posto “in alto”, ovvero sul lato più lontano rispetto alla Terra. Ciò avverrà dopo il rientro degli astronauti di Crew-7 e al termine della missione CRS-30, il cui lancio è previsto anch’esso per marzo.
A giugno invece, partirà per la prima volta lo spazioplano Dream Chaser, con il secondo volo del vettore Vulcan di ULA. Si tratta di una missione di test per il velivolo realizzato dalla Sierra Nevada, che in futuro verrà utilizzata per missioni di rifornimento verso la ISS.
SLC-40 per lo smaltimento del traffico
Già a partire proprio dalla missione CRS-30, SpaceX inizierà a utilizzare anche il complesso di lancio numero 40 per i lanci della Dragon. Sfrutteranno la partenza di una capsula in versione cargo per collaudare tutti i sistemi della nuova torre, per poi far decollare anche gli astronauti dallo Space Launch Complex 40. Il 26 febbraio, SpaceX ha condotto un importante test sui sistemi di fuga di emergenza dalla torre. Dalla cima di quest’ultima sono stati estesi alcuni cavi, che saranno poi utilizzati dagli astronauti e dal personale per allontanarsi velocemente in caso di problemi.
Poter supportare i lanci della Dragon anche da un altro pad è molto importante per SpaceX, perché gli consente una migliore gestione del traffico. Attualmente è solo dal pad 39A che possono partire gli astronauti, il Falcon Heavy e alcune particolari missioni, come quella del Nova-C. Il lander lunare infatti doveva essere rifornito direttamente sul pad, pochi minuti prima del decollo. SpaceX ha quindi dovuto realizzare e collaudare una nuova linea di trasporto dei propellenti.
I lanci del Falcon Heavy inoltre, bloccano l’utilizzo del pad 39A per diversi giorni, in quanto la rampa deve esse configurata. Con l’entrata in servizio della nuova torre al pad 40, SpaceX potrà gestire il decollo delle Dragon da due diversi complessi di lancio.