Astrobotic, azienda americana che sta sviluppando dei lander lunari, ha annunciato di aver scelto il vettore per la terza missione, in programma nel 2026. Si tratta di un Falcon Heavy di cui sfrutterà, a detta del “director of lunar surface systems” Michael Provenzano, quasi tutta la capacità di lancio.
La missione in questione non fa attualmente parte del Programma CLPS, con il quale la NASA si serve di lander lunari commerciali per condurre esperimenti e strumenti verso la Luna. L’obiettivo di Astrobotic è quello di portare centinaia di chilogrammi di strumentazione scientifica vicino al Polo Sud della Luna, target di molte delle future missioni lunari. Ancora, questa occasione potrà essere sfruttata dalle compagnie che vorranno immettere satelliti in orbita cislunare.
Un Polo Sud lunare in attesa del primo “visitatore”
La terza missione di Astrobotic, proprio come la seconda (fissata per il 2024) nella quale saranno protagonisti il lander Griffin ed il rover VIPER della NASA, avrà come obiettivo il Polo Sud della Luna. Inoltre, entrambe si serviranno di un Falcon Heavy per raggiungere la superficie lunare.
La stessa cosa non si può dire della prima missione, quella in cui Astrobotic utilizzerà il lander Peregrine, capace di condurre fino a 120 kg di materiale a bordo. Essa, infatti, partirà su un Vulcan Centaur di ULA, al lancio inaugurale atteso per maggio di quest’anno. L’imminente missione allunerà presso le Gruithuisen Domes, misteriose cupole lunari costituite da lava silicica situate a nord-est dell’Oceanus Procellarum.

Ad ogni modo, per ora Astrobotic non ha individuato alcun cliente per questa terza missione. Quanto appena detto include sia aziende private che governative come NASA. Con questo annuncio, Astrobotic “raggiunge” Intuitive Machines per numero di missioni lunari in programma.
Se tutto andrà secondo i piani, IM lancerà la prima di queste tre, dal nome IM-1, a giugno di quest’anno sfruttando un Falcon 9. Ad oggi, però, è bene ricordare che nessuna delle compagnie coinvolte nel Programma CLPS ha ancora raggiunto la superficie della Luna. A testimoniare questo dato ci ha pensato il tragico insuccesso di ispace. Il 25 aprile, infatti, l’azienda giapponese ha perso i collegamenti con il lander che avrebbe dovuto allunare e certificare così il successo della missione HAKUTO-R M1.
La Luna quindi, rimane ancora in attesa di ricevere il segnale del primo lander commerciale che allunerà con successo.
Ti è piaciuto questo articolo? Lo abbiamo scritto grazie al supporto degli abbonati ad Astrospace Orbit. Solo questo ci ha permesso di scriverlo in modo competente, revisionandolo, rileggendolo e consultando diverse fonti. Ne è valsa la pena? Se ti sembra di sì, puoi iscriverti anche tu ad Astrospace Orbit, avrai accesso a diversi vantaggi e contenuti esclusivi.
Entra anche tu in Astrospace.it Orbit.
Non perderti le ultime notizie e approfondimenti sul settore spaziale:
Iscriviti al nostro canale Telegram e seguici su Instagram