Il lancio inaugurale del vettore Vulcan di ULA si sta facendo sempre più vicino. In un recente incontro con la stampa il CEO di ULA, Tory Bruno ha dichiarato che la data fissata per il lancio è attualmente il 4 maggio. A partire da questo giorno si avrà a disposizione una finestra di lancio di 4 giorni per eseguire il lancio.
A bordo del Vulcan saranno presenti il lander lunare Peregrine, di Astrobotic, i primi due satelliti Kuiper di Amazon e una piccola capsula di Celestis. All’interno di quest’ultima saranno inseriti diversi elementi “ricordo”, come dei campioni di DNA di alcuni attori di Star Trek e di quattro ex presidenti degli Stati Uniti.
I tre diversi payload saranno inseriti in tre orbite differenti. I satelliti Kuiper verranno rilasciati in orbita terrestre bassa durante la prima parte della missione, mentre la capsula di Celestis rimarrà ancorata al secondo stadio che si immetterà in un’orbita attorno al Sole, dopo aver rilasciato il lander Peregrine in direzione della Luna.
La data di lancio è stata scelta da ULA prima di tutto in base alle necessità del carico principale, il lander di Astrobotic. Esso dispone solo di alcuni giorni al mese in cui è possibile il lancio, in modo da immettersi nella giusta orbita. In secondo luogo, ci sono ancora diversi test da eseguire sul vettore.
We have a date. 🚀 May 4th, 2023 is the first opportunity for Peregrine Mission One to head to the Moon, launching aboard @ulalaunch Vulcan Centaur! pic.twitter.com/UagqHXzFSf
— Astrobotic (@astrobotic) February 23, 2023
I prossimi test sul Vulcan
Nei prossimi giorni (dopo il 23 febbraio), ULA porterà il Vulcan al pad di lancio per eseguire alcuni test. Prima di tutto si eseguirà un carico completo dei propellenti nel vettore, effettuando anche un test delle operazioni pre lancio. Successivamente verrà eseguito quello che ULA chiama flight readiness firing,un WDR in cui vengono accesi anche i motori BE-4 del razzo.
Durante questo test i motori di Blue Origin verranno accesi per 3.5 secondi, portandoli al 70% della loro spinta massima. Una volta concluso il test, il Vulcan sarà riportato all’edifico di integrazione e si procederà a montare il payload prima di riportare il tutto alla rampa.
La data di lancio dipenderà dalla conclusione di questi test, ma anche dalla consegna in tempo di tutti e tre i payload. Tory Bruno, durante il colloqui con la stampa, si è dimostrato fiducioso che la data verrà rispettata. Il 4 maggio si tratta già un piccolo ritardo rispetto a quanto annunciato, cioè un lancio nel primo trimestre dell’anno.
L’importanza del vettore Vulcan
Bruno ha però rassicurato che un lancio a maggio non cambierà i piani per il 2023, che attualmente prevedono due diverse missioni. Una di sicurezza nazionale per la Space Force, un secondo invece trasporterà in orbita per il suo volo inaugurale lo spazioplano Dream Chaser di Sierra Space.
A questo si aggiunge il lancio di Starliner per la sua prima missione con equipaggio verso la ISS, che è previsto a fine aprile. Questo lancio sarà eseguito con il vettore Atlas V, ma impegnerà particolarmente le risorse di ULA e non potrà essere troppo vicino a quello del Vulcan.
Tory Bruno ha anche recentemente affermato di aspettarsi che ULA possa raggiungere una cadenza di lancio di una partenza ogni due settimane nel 2025. Una frequenza mai raggiunta da ULA e che sarà dovuta principalmente al lancio dei satelliti Kuiper di Amazon.
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