La NASA da oltre 10 anni sta cercando una alternativa per sostituire le attuali tute spaziali usate sulla ISS. Si tratta di tute pressurizzate, in grado di esporre l’astronauta all’ambiente spaziale per periodi prolungati di tempo. All’alba delle missioni Artemis, una nuova generazione di queste tute è necessaria, per muoversi sia nello spazio, che sulla superficie della Luna.
Il contratto per la costruzione di queste tute è stato concesso dalla NASA attraverso il programma Extravehicular Activity and Human Surface Mobility Program (EHP) a due diverse aziende: Axiom Space e Collins Aerospace. Oggi Axiom ha mostrato per la prima volta il design dei suoi primi prototipi, dimostrando quanto siano già in fase avanzata i valori a queste tute, chiamate Axiom Extravehicular Mobility Unit (AxEMU).
Queste tute sono particolarmente importanti in quanto la NASA ha già selezionato Axiom Space come fornitore delle tute che verranno usate per la missione Artemis III, la prima volta che verrà ripetuto un allunaggio. Le tute di Axiom, in particolare queste mostrate durante la conferenza, non saranno testate sulla ISS, ma saranno direttamente operative sulla Luna.
Durante la presentazione pubblica, sono state mostrate le tute, e un ingegnere di Axiom è stato sul palco con indosso la tuta, dimostrandone le novità e discutendone con alcuni bambini. A tutti gli effetti, Axiom Space ha messo in mano alla Generazione Artemis le nuove tute spaziali.
Le tute di Axiom Space saranno fornite assieme a tutto un pacchetto di sistemi di gestione delle stesse e di integrazione con il sistema HLS, cioè il lander di allunaggio. Nel caso di Artemis III sarà la Starship di SpaceX. Proprio la tipologia di contratto stipulato dalla NASA con Axiom Space fornisce il pieno controllo all’azienda sulle tute, in modo che possano essere fornite e venduta anche in occasione di altre missioni. Il primo esempio di questo rapporto sarà sicuramente sulla Axiom Space Station.
Una tuta completamente diversa
Innanzitutto è giusto ricordare che queste tute saranno di colore bianco, una caratteristica necessaria per poter muoversi sulla Luna, per questioni di gestione delle temperature. La tuta mostrata oggi era però verniciata di colore scuro per nascondere alcune caratteristiche di design proprietarie di Axiom Space. Queste non sono state mostrate in quanto l’azienda è in competizione con Collins Aerospace per questo progetto.
Axiom ha costruito queste tute in collaborazione con la NASA. Lo ha fatto cambiandone drasticamente il design di quelle utilizzate sulla ISS ora, anche se può non sembrare. Innanzitutto queste nuove tute possono essere indossate in modo autonomo, senza il bisogno di un secondo astronauta. Sono fatte di due elementi, ma l’ingresso avviene da dietro, in modo simile, ma comunque diverso, dalle tute russe.
Le AxEMU sono progettate per durare 8 ore di missione, con possibilità di prolungamenti. Quelle attuali hanno invece 6 ore di operatività standard. Inoltre, le tute di Axiom sono state progettate per adattarsi a diverse stazze e misure. Sono inoltre più facilmente adattabili fra corporature diverse di uomo e donna.
Le AxEMU mostrate oggi sono ancora dei prototipi, e molto lavoro dovrà essere fatto per adattarle alle prime missioni operative. Attualmente Artemis III è prevista per la seconda metà del 2026, e sarà la prima occasione in cui queste tute verranno usate nello spazio.
Come scritto all’inizio di questo articolo, le tute mostrate oggi saranno quelle di Artemis III, ma con delle variazioni si adattarenno anche al volo in orbita sulla ISS. In particolare cambierà lo strato esterno (quello scuro in questa versione), oltre che i guanti e stivali.
La presentazione delle tute di Axiom Space si può rivedere qui.
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