Dopo una lunga attesa abbiamo assistito all’avviamento dei motori del Super Heavy, avvenuto sul pad per i lanci orbitali, e della Ship 24, sul pad di test. Si tratta di un altro passo avanti verso il primo volo nello spazio di Starship, anche se prima di questo evento i test da effettuare sono ancora molti. Durante il mese di agosto abbiamo assistito a quattro prove statiche di accensione dei motori, tutte diverse tra loro. SpaceX si è concentrata principalmente sul Super Heavy. Il Booster 7 ha eseguito tre di queste prove.
Non mancano comunque i lavori alle infrastrutture di terra, soprattutto in Florida. Solo nel mese di agosto gli operai hanno trasportato al pad 39A tre nuove sezioni della torre, di cui due sono già state installate. Manca poco quindi per vedere ultimata la struttura principale della nuova Mechazilla. Mentre SpaceX continua a lavorare ai test e sulle infrastrutture, nel mese appena trascorso è emerso ancora una volta quanto il nuovo vettore sia importante per l’azienda.
Le diverse accensioni dei Raptor 2
Il Booster 7 non è il primo prototipo che riesce a effettuare con successo uno static fire test, in quanto il primato lo detiene il Booster 3. SpaceX aveva utilizzato questo Super Heavy più di un anno fa, più precisamente il 20 luglio 2021. In quell’occasione erano stati avviati tre Raptor.
Da allora però i prototipi sono cambiati molto, soprattutto per quanto riguarda il comparto motori. Il Booster 7 può quindi vantarsi di essere stato il primo prototipo che ha utilizzato i nuovi motori Raptor 2. Inoltre lo ha fatto mentre si trovava sul pad orbitale, che viene così utilizzato anch’esso per la prima volta per questo tipo di test.

Il Super Heavy ha raggiunto il pad il 6 agosto, dotato solamente dei 20 motori che formano l’anello esterno. Tre giorni dopo SpaceX ha iniziato a collaudare questi motori in vista della futura accensione. Hanno quindi effettuato due diversi spin prime test, mettendo in rotazione le turbine delle turbopompe senza arrivare all’avviamento completo del motore.
Questo invece è avvenuto il 10 agosto, quando il Booster 7 ha avviato per pochi secondi un singolo motore Raptor 2. Lo stesso giorno SpaceX ha eseguito uno static fire test a 2 motori anche sulla Ship 24.
L’11 agosto invece, l’azienda ha deciso di spingersi un po’ oltre, mantenendo un Raptor accesso per circa 20 secondi. Lo scopo di questa prova era collaudare la pressurizzazione autogena, ovvero il processo che prevede di spillare dal motore una piccola quantità di gas da reimmettere nei serbatoi. In questo modo è possibile mantenerli in pressione senza dovere utilizzare un altro gas, ad esempio elio, e quindi evitando di trasportare altre bombole apposite. La pressurizzazione autogena aveva dato diversi problemi durante i primi voli di Starship.
Il parziale successo dell’accensione multipla
Terminate queste prime prove, SpaceX il 13 agosto ha riportato il Booster 7 al sito di costruzione per installare anche i 13 motori centrali. Nel giro di 10 giorni gli operai hanno controllato il Super Heavy, aggiunto i Raptor mancanti e riportato il prototipo sul pad orbitale. Hanno aggiunto i motori ma non le loro coperture, lasciando così esposto il corpo principale del Raptor. È possibile che ciò sia stato fatto per facilitare le operazioni di controllo ed eventuale sostituzione.
Arrivato al pad, il compito di sollevare il Booster 7 è stato affidato a Mechazilla, cosa che non era stata possibile in precedenza perché i bracci erano in manutenzione.
Il 25 agosto SpaceX ha effettuato altri due spin prime test utilizzando questa volta tre motori. Il 31 agosto invece, hanno tentato di avviare tutti e tre i motori, ma per qualche problema l’accensione è avvenuta solo con due Raptor. Questo static fire test serviva a verificare il corretto utilizzo dei motori disposti sui tre diversi anelli.
STATIC FIRE! Booster 7 fires up multiple engines (maybe 3 – and for a decent number of seconds!). Wow!
➡️https://t.co/XhtiVAuEOD pic.twitter.com/BeaHZGuUeg
— Chris Bergin – NSF (@NASASpaceflight) August 31, 2022
Il Booster 7 ha avviato uno dei 3 Raptor centrali e uno dell’anello interno formato da 10 motori. I 13 motori che formano la sezione interna, sono gli unici del Super Heavy in grado di direzionare la spinta. Un’altra loro caratteristica è quella di non essere direttamente collegati ai Quick Disconnect (QD). Ciò avviene solo con i 20 Raptor esterni, di cui uno avrebbe dovuto avviarsi proprio durante lo static fire, ma sembrerebbe aver avuto qualche problema. Il QD dei motori serve per alimentarli durante il primo avviamento.
Con i 13 Raptor 2 centrali, SpaceX utilizza un metodo differente, montato direttamente sul Super Heavy. Questa differenza di alimentazione è necessaria per garantire l’accensione dei motori interni anche durante la fase di rientro. A seguito di questo test, SpaceX ha sostituito uno dei motori Raptor del Super Heavy.
L’importanza di Starship per i piani futuri
Mai come nell’ultimo periodo è emerso quanto sia importante Starship per i piani futuri di SpaceX. Sebbene il nuovo vettore non abbia ancora raggiunto lo spazio, il 18 agosto l’azienda giapponese SKY Perfect JSAT ha annunciato di voler lanciare un proprio satellite con Starship. Si tratta del primo contratto commerciale ottenuto per il lancio di un carico in orbita. È il secondo se si considera anche il progetto DearMoon, che però prevede il trasporto di un equipaggio attorno alla Luna.
Con la presentazione della partnership tra SpaceX e T-Mobile, l’azienda di Musk ha sempre più bisogno d’iniziare a lanciare gli Starlink 2 con Starship. Hanno sviluppato i nuovi satelliti per essere lanciati proprio con la Starship per via delle loro dimensioni. Questi satelliti serviranno sia per migliorare la costellazione Starlink, sia per implementare la connessione via smartphone, sia per garantire dei voli di prova a Starship.
Con gli Starlink 2 SpaceX potrà risolvere il problema della rete congestionata grazie alle prestazioni migliorate dei satelliti, ma è necessario che Starship sia operativa il prima possibile. SpaceX ha previsto anche un piano B, ovvero degli Starlink 2 “mini” che possono volare sul Falcon 9, ma sarebbe solo una situazione temporanea.
Infine, Starship sarà fondamentale per il ritorno dell’uomo sulla Luna, dato che la NASA ha selezionato proprio questo vettore da utilizzare come lander nelle future missioni Artemis. Proprio a fine agosto sono emersi nuovi dettagli sul primo volo di prova della Moonship. Durante questa prima missione l’obbiettivo principale sarà quello di riuscire a far allunare in sicurezza la Starship, mentre il suo ritorno non fa parte dei requisiti.
Intanto SpaceX avrebbe voluto effettuare uno static fire test il 31 agosto anche con la Ship 24, ma il prototipo ha abortito l’avviamento dopo il caricamento di metano e ossigeno nei serbatoi. Un paio di giorni dopo gli operai hanno rimosso e sostituito uno dei 3 Raptor Vacuum della Starship, trovando un problema in una tubazione di questo motore.
Hey #StarshipAddicts, I think I may have found the reason #Starship24 aborted the most recent static fire attempt🕵🏾♂️
Check out the damage to this CH4 pipe on RVac #65 which was removed from S24. It appears to have been ruptured by flying debris. Thoughts?
📸: @RGVaerialphotos pic.twitter.com/AGG5KerlwG
— Zack Golden (@CSI_Starbase) September 4, 2022
I progressi di Starship è una rubrica di aggiornamento sul progetto Starship di SpaceX, progettata e scritta da Andrea D’Urso e viene pubblicata il giorno cinque di ogni mese.
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