• AstroSpace.it
  • Collabora
  • La redazione
  • Privacy Policy
  • Astrospace Shop
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
  • Login
  • Registrati
AstroSpace
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
  • Esplorazione spaziale
    • Speciale Artemis 1
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Scienza
    • Astronomia e astrofisica
    • Fisica
  • Rubriche
    • Astrospace Newsletter
    • Le guide di Astrospace
    • Cronache marziane
    • Leggere lo Spazio
    • I progressi di Starship
    • Spazio d’Oriente
    • Interviste
  • Spazio Italiano
    • Spazio Blog
ORBIT
Shop
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
  • Esplorazione spaziale
    • Speciale Artemis 1
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Scienza
    • Astronomia e astrofisica
    • Fisica
  • Rubriche
    • Astrospace Newsletter
    • Le guide di Astrospace
    • Cronache marziane
    • Leggere lo Spazio
    • I progressi di Starship
    • Spazio d’Oriente
    • Interviste
  • Spazio Italiano
    • Spazio Blog
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
AstroSpace
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati

Inaugurata la nuova antenna da 34 metri di diametro del Deep Space Network a Madrid

Rodrigo Maggi di Rodrigo Maggi
Marzo 21, 2022
in Agenzie Spaziali, Esplorazione spaziale, NASA, News
Antenna del Deep Space Network a Madrid

Antenna DSS-53 del Deep Space Network Complex a Madrid. Credit: NASA/JPL-Caltech

Condividi su FacebookTweet

Il progetto di espansione del Deep Space Network (DSN), iniziato circa 10 anni fa, continua, ampliando la potenza di comunicazione della rete. Questo continuo aggiornamento garantisce il mantenimento delle antenne e garantisce le comunicazioni per le missioni di esplorazione del sistema solare, in aumento negli ultimi anni. L’ultima antenna entrata in funzione, la DSS-53 è stata attivata dopo solo un anno dalla precedente, la DSS-56 inaugurata, sempre al complesso di Madrid, a gennaio 2021.

L’antenna DSS-53 completa il Madrid Deep Space Communication Complex

Con la Deep Space Station 53, inaugurata il 16 marzo, si conclude il potenziamento del complesso di Madrid, gestito per conto della NASA dall’istituto nazionale di tecnologia aerospaziale spagnolo. Questo tipo di antenna è in grado di comunicare sulle frequenze più comunemente utilizzate dai veicoli spaziali della NASA. DSS-53 misura 34 metri e come le sue “sorelle” del DSN utilizza microonde nel range di frequenza compreso tra 30 e 100.000 MHz.

La sua costruzione è iniziata nel 2016. Negli anni successivi ci sono stati periodi complicati per la messa in produzione e servizio della stessa, compresa la settimana in cui ingegneri e tecnici hanno regolato ciascuno dei circa 300 pannelli riflettenti per ottimizzare le prestazioni. Bradford Arnold, project manager del DSN, ha affermato che “questa nuova antenna aggiunge circa l’8% di capacità in più alla rete. Il che significa 8% di scienza in più, e questo è molto significativo”.

All’inaugurazione erano presenti Filippo VI, re di Spagna, Kathy Lueders, amministratore associato per la direzione delle missioni spaziali con astronauti, e Badri Younes, vice amministratore associato per SCaN.

Inaugurazione antenna DSS-53 a Madrid
Inaugurazione dell’antenna DSS-53 a Madrid, con la presenza di re Filippo VI, Kathy Lueders e Badri Younes. Credit: NASA

Il Deep Space Network

Il Deep Space Network è formato da tre grandi stazioni di comunicazione situate a Madrid, in Spagna, a Goldstone, in California e a Canberra, in Australia. Le tre stazioni sono distanziate quasi uniformemente, in modo tale da garantire una comunicazione costante con le varie missioni sparse per tutto il sistema solare (e oltre). In totale, contano 14 antenne operative che permettono di supportare circa 40 missioni, si prevede che ne gestiranno circa altre 40 nei prossimi anni. Il tutto è gestito dal Jet Propulsion Laboratory (JPL) della NASA nel sud della California per lo SCaN (Space Communication and Navigation Program).

La NASA rende disponibile un sito dal quale si può osservare l’attuale stato del DSN con informazioni su ogni singola antenna. Per ognuna di esse si può sapere, con un aggiornamento ogni 5 secondi, se ci sono trasmissioni attive. Più precisamente possiamo sapere se un’antenna sta stabilendo una comunicazione o se sta inviando/ricevendo dati, in tempo reale. In questo momento, mentre sto scrivendo, la DSS-53 sta ricevendo dati dal rover Perseverance su Marte.

Le prossime operazioni di potenziamento del DSN si avranno nel 2025, con la messa in funzione della DSS-23 a Goldstone e poi con l’ultima nella struttura di Canberra, con data ancora da definire. Alla fine dei lavori ogni stazione avrà almeno quattro di queste antenne da 34 metri, a eccezione di Madrid che ne conta cinque. Inoltre, ogni struttura ha già un’antenna da 70 metri.

Continua a seguire Astrospace.it sul canale Telegram, sulla pagina Facebook, sul nostro canale Youtube e ovviamente anche su Instagram. Non perderti nessuno dei nostri articoli e aggiornamenti sul settore aerospaziale e dell’esplorazione dello spazio.

Tags: Deep Space NetworkDSNEsplorazione spazialeNasaRadiotelescopiSpagnatelecomunicazioni

Potrebbe interessarti anche questo:

Mappa globale elaborata grazie al dati MISR che mostra le concentrazioni di PM 2.5, in un periodo che va dal 2001 al 2006. Credits:A. van Donkelaar et al. (2010)

NASA e ASI collaborano per combattere l’inquinamento atmosferico con MAIA

Marzo 22, 2023
Dragonfly

Dragonfly su Titano studierà anche la chimica alla base della vita

Marzo 20, 2023
Dragon Endeavour

Siglato l’accordo fra NASA e Axiom Space per organizzare la missione Ax-3

Marzo 23, 2023
Axiom Space ha mostrato le sue tute spaziali di nuova generazione

Axiom Space ha mostrato le sue tute spaziali di nuova generazione

Marzo 15, 2023
CRS-27 dragon spacex

Traffico di Dragon verso la ISS. Partita un’altra capsula

Marzo 15, 2023
SLS alla rampa 39B in attesa del lancio di Artemis 1. Credits: NASA

Il Governo americano ha presentato la proposta di budget NASA per il 2024

Marzo 12, 2023
Prossimo Post
OneWeb

SpaceX lancerà i satelliti di OneWeb nel 2022

Vortici lunari

I vortici sulla superficie lunare sono causati dalla sua topografia

Gli articoli più letti della settimana

  • Immagine simulata del campo profondo di Roman che contiene centinaia di migliaia di galassie, rappresentando solo l'1,3 percento dell'indagine totale, che a sua volta è solo l'1 percento dell'indagine pianificata da Roman. Le galassie sono codificate a colori: quelle più rosse sono più lontane e quelle più bianche sono più vicine. Credits: M. Troxel e Caltech-IPAC/R. Male

    Ecco i risultati delle ultime simulazioni su cosa potrà fare il Roman Space Telescope

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0
  • Problemi in orbita per i primi Starlink V2 Mini

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0
  • Nei campioni dell’asteroide Ryugu c’è una molecola di RNA uracile

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0
  • Una semplice spiegazione alla strana orbita di ‘Oumuamua

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0

Segui AstroSpace.it anche in:

Telegram LinkedIn Twitter Youtube

I nostri ultimi approfondimenti

James Webb e pianeti extrasolari: l’epic fail dell’IA

James Webb e pianeti extrasolari: l’epic fail dell’IA

Marzo 21, 2023
Immagine simulata del campo profondo di Roman che contiene centinaia di migliaia di galassie, rappresentando solo l'1,3 percento dell'indagine totale, che a sua volta è solo l'1 percento dell'indagine pianificata da Roman. Le galassie sono codificate a colori: quelle più rosse sono più lontane e quelle più bianche sono più vicine. Credits: M. Troxel e Caltech-IPAC/R. Male

Ecco i risultati delle ultime simulazioni su cosa potrà fare il Roman Space Telescope

Marzo 20, 2023
GuoWang, l’anti Starlink cinese da 13000 satelliti

GuoWang, l’anti Starlink cinese da 13000 satelliti

Marzo 14, 2023


News e approfondimenti di Astronautica e Aerospazio. Astrospace.it è pubblicato da Astrospace Srl.

info@astrospace.it 
www.astrospace.it

P.IVA: 04589880162

  • Privacy Policy
  • AstroSpace.it
  • Collabora
  • La redazione
  • Feed RSS
  • Newsletter

Abbonati

Entra in Astrospace Orbit per leggere gli articoli Premium di AstroSpace

ISCRIVITI ORA

©2022 Astrospace.it

Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
  • Esplorazione spaziale
    • Speciale Artemis 1
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Scienza
    • Astronomia e astrofisica
    • Fisica
  • Rubriche
    • Astrospace Newsletter
    • Le guide di Astrospace
    • Cronache marziane
    • Leggere lo Spazio
    • I progressi di Starship
    • Spazio d’Oriente
    • Interviste
  • Spazio Italiano
    • Spazio Blog
Orbit
Shop
  • Login
  • Registrati
  • Carrello

© 2022 Astrospace.it Info@astrospace.it - News e approfondimenti di astronautica e aerospazio. Astrospace.it è pubblicato da Astrospace srl P.IVA: 04589880162

Bentornato!

o

Accedi al tuo account qui sotto:

Password dimenticata? Registrati

Crea un Nuovo Account

o

Compila il modulo per registrarti

Acconsento ai termini di trattamento della Privacy.
Tutti i campi sono obbligatori. Accedi

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o indirizzo email per reimpostare la password.

Accedi
Space Newsletter

Ogni settimana, alle 11:00 di sabato, le principali notizie ed eventi di space economy, tecnologie spaziali ed esplorazione umana dello spazio.

loader

Sei sicuro di voler sbloccare questo post?
Sblocca a sinistra : 0
Sei sicuro di voler annullare l'abbonamento?