La NASA ha formalmente comunicato che la missione dell’elicottero marziano Ingenuity sarà estesa fino a settembre di quest’anno. Un risultato incredibile, che è lo stesso amministratore associato del direttorato NASA per le missioni scientifiche, Thomas Zurbuchen, a spiegare:
“Meno di un anno fa, non sapevamo nemmeno se il volo controllato su Marte fosse possibile. [..] Un tale cambio di prospettiva in un periodo così ristretto è fantastico.”
Con ventuno voli all’attivo, di cui i primi venti completati in poco più di dieci mesi, l’elicottero supporterà attivamente il rover Perseverance nella sua campagna esplorativa dell’antico delta fluviale del cratere Jezero. Sono tutte conferme della bontà della strada intrapresa dalla NASA, che punta enormemente su droni più grandi e complessi per le future campagne di esplorazione planetaria (non solo sul Pianeta Rosso).
Il numero ventuno è stato il primo di almeno tre voli necessari all’attraversamento della zona nordovest di Seitah, nelle vicinanze della quale opera anche il rover Perseverance. Esso, però, non può attraversarla direttamente e si vede dunque costretto a fare il giro largo. Il prossimo volo, previsto per non prima di sabato 19 marzo, prevede una brusca virata per evitare una collina. In questa occasione, Ingenuity percorrerà una distanza di 350 metri.
Una nuova fase per Ingenuity
In questa nuova fase, Ingenuity si troverà a sorvolare un terreno estremamente diverso da quello a cui si è abituato nell’ultimo anno. Invece che con un pianoro, l’elicottero avrà a che fare con scogliere, massi e sacche di sabbia. Tutti elementi in grado di mettere a serio rischio le sue capacità di navigazione, basate su immagini del terreno scattate in rapida sequenza e confrontate tra loro. Infatti, i team del JPL hanno già lavorato ad aggiornamenti software dedicati.
Perché dunque andare là, se il terreno è così ostile? Perché quella è la zona più interessante di tutto il cratere Jezero, dove potrebbero addirittura celarsi eventuali evidenze della passata presenza di vita su Marte. Il primo incarico di Ingenuity riguarderà il percorso che Perseverance dovrà intraprendere per risalire il delta. Il rover si troverà infatti davanti due canali, che conducono all’altopiano.
Oltre a definire quale sia la strada migliore, il drone cercherà anche potenziali siti di interesse scientifico, dove il rover potrà fermarsi durante la risalita, oppure potenziali siti di atterraggio per la missione di recupero Mars Sample Return.
Importanti aggiornamenti software
La NASA ha comunicato che il team di Ingenuity è recentemente stato esteso, di modo da avere risorse sufficienti a coprire tutte le attività richieste. Un segnale davvero incoraggiante, se si pensa che la missione avrebbe dovuto durare appena cinque voli. Oltre a quelli già citati, riguardanti il sistema di navigazione, altri aggiornamenti software mirano a estendere l’operatività e aumentare la sicurezza. Una parte di essi consentirà quote operative maggiori, con la conseguenza di aumentarne velocità massima e range operativo.
Cosa ancora più sorprendente, un altro aggiornamento permetterà al drone di modificare la propria velocità durante il volo. Le nuove versioni del software di volo vengono inviate da Terra al rover Perseverance, che poi si occupa di ritrasmetterle al drone.
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