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Record di lanci annuali per SpaceX. Starlink cresce, ma tra diversi problemi in orbita e a Terra

Andrea D'Urso di Andrea D'Urso
Dicembre 23, 2021
in News, Satelliti, Space economy, SpaceX
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SpaceX ha concluso con successo la missione numero 27 del 2021, stabilendo così un nuovo record di lanci annuali. Il primato era detenuto dai 26 lanci effettuati nel 2020, ma ora l’azienda di Musk è riuscita a migliorarsi. Tale numero però è destinato ad aumentare ancora, visto che entro la fine di dicembre sono in programma altre missioni. Il lancio di questa mattina ha avuto luogo al pad numero 40 di Cape Canaveral, con partenza alle 00:12 del 3 dicembre, secondo il fuso orario italiano.

Arrivano così in orbita 48 nuovi Starlink, che vanno così ad aumentare il numero di satelliti che formano la megacostellazione. La missione è denominata Starlink-4.3, sebbene la 4.2 non sia ancora partita. Come indicato dal numero “4”, questi satelliti fanno parte del guscio con inclinazione 53.2° (è possibile trovare maggiori dettagli sulla nomenclatura qui). Sale quindi a 1890 il numero di Starlink che SpaceX ha portato in orbita da maggio 2019.

Oltre agli Starlink, a bordo del Falcon 9 erano presenti anche due satelliti della società americana BlackSky. Questi due piccoli satelliti, dal peso di circa 60 kg ciascuno, verranno utilizzati per monitorare la Terra grazie a telecamere con una risoluzione di 0,9 metri per pixel. Sale così a 10 il numero di satelliti che formano la piccola costellazione di BlackSky. In queste ultime settimane il progetto Starlink sta però iniziando a riscontrare qualche problema, non solo sulla Terra ma anche nello spazio.

In India le licenze tardano ad arrivare. Mossa politica ?

Il servizio Starlink ora è attivo in più di 20 nazioni con circa 140 mila utenti attivi. SpaceX ha creato diverse filiali in giro per il mondo sia per poter ottenere i permessi per la vendita e sfruttamento delle frequenze, sia per la gestione dei pagamenti e accordi con le banche nazionali. Può capitare però che i permessi per aprire queste aziende tardino ad arrivano o che questi non vengano proprio rilasciati. In India SpaceX sta riscontrando alcuni problemi dovuti proprio alla mancanza di questi permessi.

L’azienda infatti ha iniziato ad accettare gli ordini per ricevere il kit di connessione dai futuri utenti indiani ma il Governo ha prontamente iniziato a dissuadere i cittadini dall’effettuare le prenotazioni. SpaceX ha avviato le pratiche per l’ottenimento delle licenze ad aprile ma il via libera alla commercializzazione non è ancora stato concesso. A inizio novembre però l’azienda di Musk ha aperto i preordini in India, che hanno già superato quota 5.000. Ora però sembrerebbe essere costretta a chiudere le prenotazioni.

Accordingly, the Government of India has asked the company to comply with Indian regulatory framework for rendering the satellite based communication services and refrain from booking/rendering the satellite internet services in India with immediate effect.

— DoT India (@DoT_India) November 26, 2021

La scelta del Dipartimento delle Telecomunicazioni di non rilasciare i permessi a SpaceX sembrerebbe essere stata proposta dal Broadband India Forum (BIF). Il BIF è un forum politico per la diffusione dei servizi di telecomunicazione che collabora anche con diverse aziende. Tra queste vi è la Bharti Airtel, una società indiana che ha investito in OneWeb salvandola dalla bancarotta.

Potrebbe quindi trattarsi di una mossa politica per favorire OneWeb a discapito di SpaceX? Proprio a ottobre era emerso che a partire dal prossimo anno OneWeb inizierà ad avvalersi di vettori indiani per portare i propri satelliti in orbita. SpaceX quindi si trova di fronte a una difficile situazione per quanto riguarda il mercato indiano. L’azienda ha anche proposto di offrire gratuitamente 100 parabole alle scuole di Delhi una volta ottenute le licenze e fare poi lo stesso nei distretti rurali vicini.

Spostare gli Starlink per evitare i detriti

Il test antisatellite effettuato dalla Russia il 15 novembre ha sparso in orbita attorno alla Terra centinaia di detriti del satellite Kosmos-1408. Questo si trovava su un’orbita con un’altezza che andava dai 465 km ai 490 km prima dell’impatto. I detriti sono stati sparsi ad altezze sia superiori che inferiori, mettendo in pericolo molti satelliti che si trovano in orbita bassa. La stessa Stazione Spaziale Internazionale ha rischiato di essere colpita da questa nube di detriti.

Starlink è la più grande costellazione mai realizzata dall’uomo, e molti di questi satelliti hanno rischiato di subire gravi danni. Gli Starlink operativi si trovano a 550 km di altezza, ma gli ultimi lanciati viaggiano su orbite più basse. Questo perché impiegano diverso tempo prima di raggiungere la quota definitiva.

grafico detriti
Grafico che mostra i detriti dopo il test russo. Ogni frammento è caratterizzato da due punti: perigeo in rosso e apogeo in blu. Credit: Jonathan McDowell.

Musk ha quindi dichiarato che SpaceX ha dovuto spostare alcuni Starlink per diminuire la probabilità di collisioni e creare un numero ancora maggiore di detriti. A differenza della Dragon, dotata di scudo per assorbire gli impatti ad alta velocità con piccoli frammenti, i satelliti di SpaceX verrebbero danneggiati molto facilmente. Test come quelli effettuati dalla Russia dimostrano come sia facile arrivare a distruggere un gran numero di satelliti in un colpo solo, mettendo a rischio anche la vita degli astronauti.

Un altro Falcon 9 al nono volo

Come di consueto, anche per quest’ultima missione SpaceX ha usato un Falcon 9 con diversi lanci alle spalle. Si tratta del booster con numero di serie B1060, utilizzato già otto volte prima di Starlink-4.3. Sale quindi a quattro il numero di Falcon 9 che raggiunge quota nove voli, di cui due di questi booster ha raggiunto il traguardo dei dieci lanci.

Missione B1060

Data di lancio

GPS III SV03

30 giugno 2020

Starlink-11

3 settembre 2020

Starlink-14

24 ottobre 2020

Turksat 5A

8 gennaio 2021

Starlink-18

4 febbraio 2021

Starlink-22

24 marzo 2021

Transporter-2

30 giugno 2021

Starlink 4-3

3 dicembre 2021

Il B1060 è un booster che SpaceX ha riutilizzato rapidamente diverse volte a inizio anno, prima di rallentare con il rateo di lanci. Da gennaio ad aprile infatti, ha supportato con successo 4 missioni. Anche in questo caso il B1060 è atterrato senza problemi dopo otto minuti e mezzo dalla partenza. La chiatta sulla quale è atterrato il Falcon 9 è l’ultima entrata a far parte della flotta di SpaceX, ovvero A Shortfall Of Gravitas.

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Tags: DetritiIndiaSpaceXstarlink

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