La scocca del modulo pressurizzato della terza Orion. Credits: NASA.
La NASA ha iniziato la costruzione della capsula Orion che verrà utilizzata per la missione Artemis III. Si tratta delle prima Orion costruita non più nella fase progettuale della capsula, ma nella fase di produzione. Questo vuol dire che ormai il design è consolidato e a meno di piccole migliorie non necessità più di grandi variazioni. Da qui in avanti quindi, le Orion saranno costruite più in fretta e in modo meno costoso. La capsula Orion di Artemis 3 sarà la prima a trasportare astronauti che scenderanno sulla Luna e sarà quindi la prima a doversi integrare con la Starship, che fungerà poi da modulo di allunaggio.
Attualmente la NASA ha completato la produzione della prima Orion, che da poco è stata integrata con la torre di aborto missione e con il “fairing che la coprirà nella prima parte del volo. Il suo lancio è attualmente programmato entro la fine dell’anno, ma è molto probabile un rinvio alla prima metà del 2022. La Orion di Artemis II è invece nella fase finale di costruzione, e dovrebbe volare verso la fine del 2023 o inizio del 2024.
Con la produzione della Orion per Artemis III è terminata ufficiosamente la fase di sviluppo, chiamata DDT&E (design, development, test, and evaluation). In questa fase il design della capsula viene cambiato e adattato in base ai risultati dei vari test che vengono eseguiti. Questi hanno per esempio compreso il primo test in orbita del 2014, quando è stato certificato lo scudo termico della capsula. Oppure i test dei paracadute e quelli di aborto missione (Pad Abort-1 e Ascent Abort-2). Ufficialmente la fase di design della Orion si concluderà però con la missione Artemis II. Durante i primi due voli volerà verso la Luna, nel secondo anche con equipaggio a bordo.
Il modulo di servizio della terza Orion, cioè la parte non pressurizzata con i pannelli solari, i serbatoi e l’elettronica della capsula, è già in fase d’integrazione a Brema, in Germania. Questo modulo è infatti prodotto da AirbusSpace per l’Agenzia Spaziale Europea. L’ESA attualmente ne ha già finanziati altri tre dopo questo, coprendo le missioni fino a Artemis VI. La NASA ha invece finanziato a Lockheed Martin altre due capsule fino alla missione Artemis V e prevede, nell’anno fiscale 2022 d’inserire il finanziamento a quelle di Artemis VI VII e VIII.
Ora la NASA, nella fase di produzione della terza Orion, ha recentemente completato la saldatura della scocca del modulo pressurizzato, operazione effettuata al Michoud Assembly Facility di New Orleans. Questo è il telaio del modulo dell’equipaggio. Una delle modifiche effettuate negli ultimi anni, riguardava proprio questo elemento, dove le saldature sono state ridotte da 33 del progetto iniziale a solo 7. Questo ha ridotto i rischi ma soprattutto i costi e i tempi di produzione. La riduzione del numero di saldature e quindi del numero di singoli pezzi ha ridotto il peso della capsula di oltre 300 kg.
La NASA afferma ora che nella fase di produzione saranno implementate altre modifiche per velocizzare e abbassare i costi della produzione di queste capsule. La Orion infatti, assieme al vettore SLS che la porterà nello spazio, è un progetto dagli enormi costi, nato decenni fa (il progetto Orion addirittura nel 2005). Una riduzione dei costi sarà quindi sicuramente benvoluta, anche se è giusto dire che difficilmente sarebbero potuti aumentare.
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