L’Office of Inspector General della NASA ha prodotto qualche giorno fa un’analisi approfondita del programma di sviluppo della capsula Orion. Quello che è stato trovato sono conclusioni tutt’altro che positive. Il programma Orion si è dimostrato, al pari dello Space Launch System, molto confusionario e poco organizzato. Secondo l’Ufficio dell’Ispettore Generale, al momento della partenza della missione Artemis II la NASA avrà speso più di 19 miliardi di Dollari in Orion dal 2006. Questa cifra aumenterà da 19 a 29.5 miliardi di Dollari totali dal 2006 al 2030.
Il vero problema non sta però nella cifra di per sé, anche se ovviamente è molto alta, ma riguarda il come questa cifra è stata impiegata. 17.5 miliardi di Dollari sono infatti forniti in modo non del tutto trasparente. Secondo la legge federale americana e secondo la politica della NASA, ogni programma dal costo maggiore di 250 milioni di Dollari ha bisogno di presentare delle stime dettagliate di quanto costerà. Orion è stato escluso da questa condizione. La conseguenza è stata che questi 17.5 miliardi di Dollari dei 29.5 totali non sono stati e non saranno conteggiati nei bilanci NASA previsti dall’anno fiscale 2006 a quello del 2030.
Questa esclusione è stata approvata da tutti gli organi coinvolti ma la mancanza di controllo e di comunicazione di questi soldi ha permesso di non averne un controllo preciso e costante. Uno dei difetti più gravi che è stato trovato al programma Orion è infatti il continuo e costante aumento dei costi.
Aumenti e ritardi costanti
Dopo che nel 2015 venne stabilito una linea di Budget per gli anni futuri di Orion, il programma ha subito un aumento di 900 milioni di Dollari nel 2019. Secondo l’Ufficio dell’Ispettore Generale un altro aumento di 1.4 miliardi è previsto nel 2023. Allo stesso tempo, dal 2015 la partenza prevista di Artemis I è slittata di oltre 3 anni, e quella di Artemis II di oltre due anni. Attualmente è molto probabile che arrivino ulteriori ritardi sia al programma Orion che all’SLS.
Un altro problema molto grave è stato indicato nella decisione di iniziare la produzione delle capsule Orion per Artemis III e IV prima che siano fatti i voli di test delle prime due missioni. Questa scelta comporterà un aumento dei costi quasi certo. Alcune Orion saranno già in produzione mentre durante le prime due missioni si potrebbero trovare degli errori.
Ora l’Ufficio dell’Ispettore Generale vede una data possibile della missione Artemis 1 per Novembre 2021. Questa data è stata ipotizzata all’incirca a Febbraio del 2020, quando il documento era in fase di preparazione. Attualmente, a Luglio del 2020, la NASA ha ufficialmente rinviato Artemis I alla seconda metà del 2021. Quella di febbraio si è rivelata una previsione più che corretta quindi. Per Artemis 4 è invece prevista una data intorno a novembre del 2024. Questa sarebbe al pelo all’interno dell’obbiettivo di scendere sulla Luna per quell’anno, ma ulteriori ritardi prima di allora sembrano quasi certi.
Troppi fondi
Anche sulla metodologia di assegnazione dei fondi della NASA sono riportati molti dubbi. Secondo il report su Orion, la Lockheed Martin Corporation ha ricevuto almeno 27.8 milioni di Dollari fra il 2006 e il 2015 che proprio non avrebbe dovuto avere. Su altri 750 milioni ci sono inoltre dei dubbi. Il rapporto critica inoltre la facilità con cui l’Agenzia Spaziale Americana assegnava valutazioni “eccellenti” a determinate offerte di Lockheed. Queste valutazioni non rappresentavano prestazioni reali.
La NASA ha intrapreso molte iniziative per ridurre i costi del programma o per aumentarne il controllo. Fra queste ci sono ad esempio: modifiche al contratto, nuovo software, iniziative di sviluppo e tracciamento dei costi, ordini in lotti, riutilizzo di componenti di altri veicoli spaziali, strutture aggiornate e riduzione e consolidamento degli uffici al termine dello sviluppo. La maggior parte di queste iniziative sono però in una fase iniziale e per quasi tutte non è assolutamente chiaro come ridurranno i costi praticamente.
La Orion ha iniziato la sua progettazione nel 2006 perchè inizialmente avrebbe dovuto essere la capsula di riferimento per il trasporto di astronauti americani alla ISS dopo il pensionamento dello Space Shuttle. Con il passaggio alle capsule private del Commercial Crew Program nel 2010, la Orion è rimasta in una specie di limbo. E’ stata scelta pochi anni dopo come capsula per le prossime missioni per lo spazio profondo, senza esattamente sapere che missioni sarebbero state. Pochi anni dopo ancora, si è deciso che sarebbe stato il mezzo ufficiale del programma Artemis.
Confronto col programma Apollo
Si può fare un interessante confronto con le cifre del programma Apollo, l’obiettivo in fondo è lo stesso. Prima di dare un’occhiata ai dati e bene considerare che seppur simili, i due programmi sono stati sviluppati in due epoche storiche diverse. E’ diversa l’urgenza e la spinta che ha il programma Artemis ed è diverso il Know How a disposizione ai due programmi.
Apollo | Orion | |
Azienda Appaltatrice | North American Rockwell, Grumman Aircraft Engineering Corporation |
Lockheed Martin, European Space Agency |
Periodo fra l’inizio della progettazione e il primo volo con equipaggio | 1960-1968 | 2006-2023 |
Vettore di lancio | Saturn V | SLS |
Astronauti a bordo | Tre | Quattro |
Volume disponibile agli astronauti | 218 metri cubi | 316 metri cubi |
Riusabilità | Nessuna | Una volta per ogni camera pressurizzata |
Prezzo di sviluppo per il modulo di servizio e di equipaggio | 30.9 miliardi dollari (aggiustati all’inflazione del 2019) per sei capsule senza equipaggio e una con equipaggio | 18.5 miliardi di dollari per una capsula senza equipaggio e una con equipaggio |
Nel seguente grafico sono invece rappresentati gli andamenti annuali dei finanziamenti dei due programmi. Si nota subito come il programma Apollo abbia goduto di un’incredibile spinta negli anni 1963-1966, per poi calare negli anni 1966-1970. Un picco di questo tipo è tipico di un finanziamento ad un programma con un obiettivo ben chiaro, in quel caso era l’arrivo sulla Luna prima della fine nel decennio. L’andamento piuttosto piatto dello sviluppo della capsula Orion è invece rappresentativo della mancanza di un’obbiettivo ben chiaro.