Dopo circa una settimana dall’annuncio della NASA di voler finanziare due nuove missioni verso Venere, anche l’ESA fa di questo pianeta un obbiettivo del prossimo decennio. L’Agenzia Spaziale Europea ha infatti annunciato di aver selezionato EnVision come prossima missione di esplorazione spaziale di classe media. In questa classe ricadono ad esempio il Solar Orbiter o il telescopio spaziale Euclid.
EnVision dovrebbe essere lanciato nel 2031 a bordo di un vettore Ariane 6, con altre opportunità di lancio nel 2032 e 2033. Impiegherà poi 15 mesi per raggiungere l’orbita di Venere. Ora il prossimo passo di EnVision sarà quindi il passaggio alla “Fase di definizione” durante la quale verranno definiti nel dettagli il design della sonda e degli strumenti. Poi verrà selezionata un’azienda Europea a cui affidare l’appalto per la costruzione della sonda vera e propria.
Con questa scelta l’ESA conferma anche da parte europea un rinnovato interesse verso il pianeta Venere. Capire come e quando il pianeta si è trasformato nel corpo roccioso più caldo del sistema solare aiuterà a comprendere la possibile evoluzione anche della Terra. Venere è infatti il pianeta roccioso più simile al nostro, per dimensione e composizione. Capire se mai ha ospitato un oceano, come la sua atmosfera è cambiata e se è possibile (o è mai stata possibile la vita) su Venere sarà uno degli obbiettivi spaziali più importanti del prossimo decennio. Nel seguente video una panoramica della missione EnVision.
EnVision
Gli strumenti a bordo della sonda EnVision finora confermati sono i seguenti:
- VenSAR, sarà un radar ad apertura sintetica (SAR S-Band) che mapperà la superficie di Venere. Effetuerà mappature spaziali con una risoluzione variabile fra 10 metri e 30 metri, ma anche altimetriche. Lo strumento sarà fornito dal JPL della NASA.
- SRS (Subsurface Sounding Radar) sarà un radar in grado di penetrare la superficie per qualche chilometro alla ricerca di stratificazioni sotterranee. E’ uno strumento simile a quello che sarà montato a bordo della sonda JUICE diretta verso i satelliti gioviani nel 2022. Lo strumento (come quello di JUICE) è progettato da Lorenzo Bruzzone dell’Università di Trento.
- VenSpec è una suite di tre spettrometri: VenSpec-U, VenSpec-H and VenSpec-M. Essi operano fra gli UV e l’infrarosso alla ricerca di tracce vulcaniche e per studiare la composizione della superficie. VenSpec-U è fornito dall’Università Versailles Saint-Quentin e dall’Agenzia Spaziale Francese. VenSpec-H è fornito dalla Royal Belgian Institute for Space Aeronomy e dal he Belgian Science Policy Office (BELSPO). Infine, VenSpec-M sarà fornito dal DLR Institute of Planetary Research di Berlino con il contributo dell’Agenzia Spaziale Tedesca.
- RSE mapperà il campo gravitazionale del pianeta Venere, analizzando la struttura interna e misurando le proprietà dell’atmosfera attraverso occultazioni radio. Sarà fornito dall’Università de Nantes con il supporto dell’Agenzia Spaziale Francese (CNES).
Questi strumenti lavoreranno insieme per caratterizzare al meglio l’interazione tra i diversi strati di Venere. A partire dall’interno, sulla superficie e dell’atmosfera, fornendo una visione globale del pianeta e dei suoi processi.
Il sito web della missione EnVision.
Continua a seguire Astrospace.it sul canale Telegram, sulla pagina Facebook e sul nostro canale Youtube. Non perderti nessuno dei nostri articoli e aggiornamenti sul settore aerospaziale e dell’esplorazione dello spazio. Facci sapere cosa ne pensi con un commento qui sotto!