Solamente un anno fa tutti si sono stupiti che la NASA avesse scelto anche Starship come una delle proposte del programma HLS. Questo programma della NASA ha finanziato per circa un anno tre diverse proposte di lander lunari. Uno solo di questi tre mezzi sarebbe stato finanziato per svolgere l’attività di lander lunare per la missione Artemis 3 e per le successive. Questo vuol dire che il lander attraccherà con la capsula Orion in orbita lunare e poi anche con il Lunar Gateway, prima di trasportare gli astronauti sulla Luna. Questo lander sarà Starship! O meglio, Moonship.
La proposta di SpaceX è stata scelta scartando quella del National Team e di Dynetics. Il primo lander, proposto da Blue Origin e del National Team, si chiamava Integrated Lander Vehicle (ILV). L’azienda di Jeff Bezos era il prime contractor ma il lander è costruito in collaborazione con altre 3 aziende: Lockheed Martin, Northrop Grumman e Draper. Anche il lander di Dynetics è in realtà un “lavoro di gruppo”. L’azienda americana collabora con altre 25 società sparse per tutto il territorio statunitense, oltre che con Thales Alenia Space in Italia. Il progetto si chiama Dynetics Human Landing System.

Il motivo della vittoria
Il Washington Post, poco prima della conferenza NASA ha specificato come SpaceX abbia presentato una proposta più conveniente della concorrenza, e questo è particolarmente incredibile. Moonship è infatti un mezzo di classe completamente diversa dalle proposte di Blue Origin e del National Team e da quella di Dynetics. Un segnale di quanto lo sviluppo del nuovo mezzo di SpaceX sia ottimizzato e totalmente innovativo, oltre che particolarmente ammortizzato. La Moonship di SpaceX eseguirà comunque un allunaggio di test senza astronauti sulla Luna. Sarà inoltre dotata di due diversi attracchi.
Secondo quanto riportato dai documenti della NASA ottenuti dal Washington Post, i scarsi finanziamenti ricevuti dalla NASA per il programma HLS non permettevano di finanziare nessuna delle tre proposte. Questo nonostante l’anno scorso si accennava alla possibilità di finanziarne addirittura due contemporaneamente. SpaceX ha avuto però l’accortezza di abbassare ancora il prezzo della sua proposta, portandola a 2.9 miliardi di dollari.
Nelle prossime settimane saranno molti gli scenari che potrebbero originarsi. Uno potrebbe essere sicuramente quello nel quale i responsabili delle due proposte scartate presenteranno dei ricorsi. Successivamente potrebbero avanzare anche delle rimostranze del congresso, che nei prossimi anni potrebbe concedere più Budget alla NASA per finanziare anche un secondo mezzo. La concorrenza in questa attività era infatti paventata dalla NASA stessa come una necessità per mantenere vivo il settore e la futura esplorazione lunare.
Come verrà usata Moonship
La versione Moonship di Starship sarà molto diversa da quella che verrà usata in orbita terrestre bassa. Innanzitutto non sarà dotata di scudo termico, in quanto, una volta raggiunta la Luna, non tornerà più a Terra. Lo scopo principale è infatti quello di fare la spoletta fra la Luna e il Lunar Gateway, la nuova stazione spaziale lunare.

Questo per lo meno sarà il suo scopo successivamente alla missione Artemis 3. Per ora, infatti, la NASA non prevede di usare il Gateway per la terza missione Artemis. La Moonship eseguirà allora un docking direttamente con la capsula Orion, sempre in orbita lunare. La possibilità di docking con la capsula Orion è stata confermata anche durante la diretta della NASA. Gli astronauti si sposteranno poi dalla Orion al mezzo di SpaceX per scendere sulla superficie. Attualmente la data prevista per questa missione rimane il 2024, ma solo ufficialmente. I ritardi ad SLS e Orion, e i pochi finanziamenti concessi al programma HLS sposteranno il tutto in avanti.
I ritardi di Artemis
Attualmente è in atto alla NASA una revisione completa del Programma Artemis. Questo è stato dichiarato dalla NASA stessa, affermando ad esempio che il programma Gateway Logistics Services è attualmente in pausa. Questo programma finanzia soluzioni per rifornire il Lunar Gateway, e in particolare è stato assegnato nel 2020 a SpaceX, con il cargo Dragon Xl.
NASA ha anche confermato che stanno rivalutando l’ipotesi di utilizzare il Lunar Gateway anche durante la missione Artemis 3. I primi due moduli della stazione, il PPE e HALO, dovrebbero infatti essere lanciati nel 2024 a bordo di un Falcon Heavy. Se la terza missione Artemis verrà rimandata, questo permetterà di avere la stazione lunare già attiva in orbita.

I prossimi passi di Starship
I finanziamenti ricevuti da SpaceX per lo sviluppo di Moonship forniranno un’accelerazione non indifferente all’intero progetto. Attualmente si trova al pad di test il prototipo SN15 di Starship. Un passaggio fondamentale dello sviluppo di tutte le versioni del nuovo mezzo di SpaceX sarà il raggiungere l’orbita terrestre, obbiettivo che SpaceX si pone per l’inizio di questa estate, con il prototipo SN20. Per farlo ci sarà bisogno di tre elementi diversi: la Starship, il booster Super Heavy e la rampa di lancio con torre annessa.
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