La NASA ha aperto un nuovo contratto per finanziare cinque diverse aziende in grado di progettare nuovi pannelli solari verticali. Questi serviranno per alimentare le future missioni Artemis sulla superficie della Luna. Le cinque aziende forniranno la loro proposta alla NASA, che fra circa un anno ne selezionerà due per sviluppare il prodotto finale. Il progetto della NASA fa parte del più grande piano di supporto al Programma Artemis derivante dal settore privato.
Molte delle nuove tecnologie necessarie per l’esplorazione lunare, come in questo caso dei nuovi pannelli solari, sono demandate ad aziende private. L’esempio più importante di questo approccio è sicuramente il programma HLS, con cui la NASA ha affidato al settore privato la costruzione del lander per il primo allunaggio. A questo però si aggiungono molti altri programmi, come il CLPS, per finanziare lander in grado di portare sulla Luna esperimenti scientifici, e molti altri.
Perché dei pannelli solari verticali?
L’obbiettivo delle missioni Artemis è allunare in vicinanza del polo Sud lunare. In questa zona si stima che si trovino giacimenti di ghiaccio d’acqua sul fondo di crateri mai illuminati dal Sole. Questa condizione di ombra perenne è dovuta alla poca inclinazione del Sole sull’orizzonte. Ad alte latitudini, come sulla Terra, le ombre provocate da colline e dai bordi dei crateri sono infatti più alte, e l’angolo di incidenza dei raggi solari molto basso. Per questo motivo i normali pannelli solari orizzontali rischiano di ricevere troppa poca luce e di essere schermati. Questo, di conseguenza, implica uno scarso rendimento.

I nuovi pannelli solari dovranno perciò essere verticali e posizionati ad una discreta altezza sulla superficie. Ma non è tutto qui. La NASA richiede anche che questi nuovi pannelli possano essere montati e recuperati in facilità. In questo modo si potrà spostarli nella zona più adatta e sopratutto in quella più necessaria.
“Questi progetti di sfruttamento dell’energia solare, potrebbero aiutare a consentire l’alimentazione continua per gli habitat e le operazioni lunari di Artemis, anche in aree ombreggiate da caratteristiche rocciose”, ha detto Chuck Taylor, responsabile del progetto per la NASA.
Le aziende coinvolte
Le cinque aziende coinvolte nel progetto riceveranno 700 000 $ ciascuna, per uno studio di 12 mesi. Al termine di questo periodo la NASA ne sceglierà fino ad un massimo di due per lo sviluppo concreto del progetto. In questa seconda fase i finanziamenti saliranno fino a 7.5 milioni di dollari ciascuna. L’obbiettivo finale è l’utilizzo sulla Luna entro la fine del decennio. Le aziende selezionate dalla NASA sono le seguenti:
- Astrobotic Technology
- ATK Space Systems (Northrop Grumman)
- Honeybee Robotics
- Lockheed Martin
- Space Systems Loral (Maxar Technologies)
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