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Si accendono i motori per il pianeta rosso. Cronache Marziane

L’ultimo mese è stato dedicato dai vari team di tecnici ad integrare le sonde con i rispettivi lanciatori, in attesa dell’apertura della finestra di lancio. Una missione è già in viaggio, altre due attenderanno solo qualche altro giorno. Su Marte, intanto, c’è chi si sposta per la stagione estiva.

Andrea Novelli di Andrea Novelli
Luglio 20, 2020
in Agenzie Spaziali, Cronache marziane, Esplorazione spaziale, NASA, Rubriche, Sistema solare
Cronache Marziane
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Dopo la partenza di Hope, aspettiamo ora il lancio della missione cinese per il pianeta rosso, attualmente previsto per il 23 luglio. A concludere questa finestra di lancio sarà poi la missione della NASA Perseverance. Sulla superficie di Marte si trovano però già due missioni, il rover Curiosity e il lander InSight. Cosa hanno fatto durante gli ultimi 30 giorni? Andiamo a scoprirlo in questa puntata di Cronache Marziane.

Curiosity

Curiosity è attualmente impegnato in un viaggio di circa un kilometro e mezzo verso la sulfate bearing unit. Si prevede l’arrivo ad inizio dell’autunno, anche se molto dipenderà dalle soste intermedie che i team a Terra decideranno di effettuare.

L’ultima pausa, fatta su una collina denominata Bloodstone Hill, ha permesso al rover di analizzare un terreno che si trova a metà strada tra ciò che troverà a destinazione e quanto ha studiato finora. Campioni di questo tipo sono estremamente utili, in quanto aumentano la nostra comprensione delle condizioni del Pianeta Rosso e come esse sono variate sia temporalmente che spazialmente.

Curiosity pianeta rosso
Panoramica verso la sulfate bearing unit. Credits: NASA/JPL

Il tragitto evita accuratamente le zone più sabbiose, dove il rischio di rimanere incastrato è concreto. Ci vorrà più tempo, ma non sarà tempo sprecato.
Poco prima che negli Stati Uniti si festeggiasse il 4 Luglio, Curiosity è stato anche sottoposto ad una serie di aggiornamenti software di routine, terminati i quali ha potuto proseguire verso l’obiettivo.
Il rover ha dunque potuto godersi qualche giorno di tragitto in discesa, cosa più unica che rara, considerando che ha passato la maggior parte dei suoi otto anni di vita ad inerpicarsi sulle pendici del Monte Sharp.

Le fotocamere di bordo sono costantemente all’erta per rilevare possibili aumenti di polvere nell’aria, segno che una nuova tempesta di sabbia potrebbe avvicinarsi. Al momento non è stato segnalato nulla di rilevante, a parte un incremento di dust devil. Questi spettacolari fenomeni atmosferici sono tipici della primavera australe marziana.

Dust devil pianeta rosso
Un dust devil immortalato dal rover Opportunity. Credits:NASA/JPL

InSight

Nel corso di 80 giorni marziani, tra Marzo e Maggio scorsi, il braccio robotico del lander ha fatto tutto quanto in suo potere per spingere interamente la sonda HP3 nel poco compatto suolo marziano.
La benna sta ora applicando gentilmente la propria forza sull’estremità superiore del tubo, in modo da compattare la polvere soprastante. Questa operazione è però ad alto rischio, in quanto una spinta eccessiva potrebbe danneggiare i cavi di alimentazione e trasmissione dati dello strumento.

Insight pianeta rosso
Una delle ultime immagini della benna, nell’atto di premere il terreno sopra la sonda HP3. Credits: NASA/JPL

La sonda sta ora tentando di “automartellarsi” nel suolo, e le immagini che ci giungono sembrano suggerire che la benna stia evitando il tanto temuto fenomeno del kickback (la fuoriuscita a causa del rinculo). E’ ancora presto per cantare vittoria: presto la benna andrà a supportare le altre attività scientifiche della missione. C’è solo da sperare che per allora la punta sia penetrata a sufficienza da impedire una nuova fuoriuscita.

Il team di InSight ha anche utilizzato la fotocamera per valutare le condizioni dei pannelli solari, ormai coperti da un sottile strato di regolite marziana. Misurare, anche approssimativamente, il suo spessore aiuterà i tecnici a comprendere quanta energia elettrica sta consumando il lander, di modo da pianificare le attività future.

Ma non è tutto: la fotocamera tornerà a rivolgere il proprio interesse verso l’alto, alla ricerca di bolidi e meteore. Queste osservazioni, abbinate alle misurazioni del sismometro SEIS, potrebbero fornirci preziose informazioni sulla frequenza con la quale Marte è soggetto ad impatti meteoritici più o meno forti.

Insight pianeta rosso
I pannelli solari di InSight, ripresi a Dicembre 2018, Luglio 2019 e Luglio 2020. Ben apprezzabile il depositarsi della regolite marziana. Credits: NASA/JPL

Perseverance

Le ultime settimane sono state dedicate all’integrazione tra la capsula con il rover, ed il razzo Atlas V; queste operazioni, tuttavia, non si sono rivelate scevre di complicazioni.

Un primo intoppo ha fatto slittare il lancio dal 17 al 20 Luglio, ma pochi giorni dopo un altro problema, riguardante la giunzione con il fairing, ha fatto capolino. Trattasi della copertura aerodinamica che protegge il carico nelle prime fasi del lancio, nella foto seguente).

Perseverance pianeta rosso
Il fairing dell’Atlas V in viaggio verso il resto del razzo. Credits: NASA/JPL/ULA

Questo ha fatto slittare il lancio al 30 Luglio, destando non poche preoccupazioni, avendo già eroso metà della finestra di lancio. Il 7 Luglio, comunque, tutte le operazioni sono terminate ed il prezioso carico ha ricevuto l’ok per l’integrazione con il resto del razzo.

Nei prossimi giorni verranno effettuati gli ultimi check, i tecnici monteranno il generatore termoelettrico a radioisotopi sul rover e, se tutto andrà secondo i piani, si potrà procedere al lancio.
Qui un approfondimento dedicato alla missione.

Hope

Dopo due rinvii a causa del maltempo, il lancio della sonda araba inizialmente previsto per il 14 Luglio, è avvenuto con successo ieri sera. I pannelli solari risultano già dispiegati con successo, il che permetterà ad Hope di ricaricare le proprie batterie.

Come per tutte le sonde interplanetarie, appena dopo l’inserimento sulla traiettoria corretta sono stati effettuati dei check di funzionamento dei sistemi principali. Si procederà ora all’ibernazione, mantenendo attivi solo i sistemi di guida, assetto e controllo.

Si prevede un “risveglio” circa a metà strada, per ripetere i controlli, ed una seconda ibernazione che terminerà poco prima dell’arrivo su Marte. L’immissione in orbita marziana è prevista per Febbraio del prossimo anno, ancora non si conosce una data precisa.
Qui un approfondimento dedicato alla missione.

Tian Wen 1

Anche la sonda cinese è pronta al lancio: la missione comprende un orbiter, un lander ed un rover. E’ dunque decisamente ambiziosa: in caso di successo, la Cina diventerà la seconda nazione al mondo dopo gli USA ad operare un rover su Marte.

Tianwen-1
Il razzo Lunga Marcia 5 della missione Tianwen-1 mentre viene spostato alla rampa di lancio.

 

Il lancio del vettore Lunga Marcia 5 è prevista per giovedì 23 Luglio dallo spazioporto di Wengchang. Come per le altre missioni in partenza, si prevede un arrivo al Pianeta Rosso per la metà di Febbraio 2021.
La discesa del lander e del rover sulla superficie avverrà presumibilmente entro Maggio.

A fine 2019 è anche stato ufficializzato il sito di atterraggio, trattasi della Utopia Planitia, luogo potenzialmente ricco di acqua nel sottosuolo e che quasi certamente ha ospitato acqua liquida in un lontano passato.
Qui un approfondimento dedicato alla missione.

Cronache Marziane viene pubblicato ogni mese, il giorno 20 ed è una rubrica progettata e scritta da Andrea Novelli per aggiornare su tutte le attività che avvengono sul pianeta rosso.

Tags: CinaLunga marcia 5MarteNasaPerseverance

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