Il 26 maggio, il giorno prima del primo tentativo di lancio della capsula Dragon Endeavour, SpaceX ha depositato alla SEC la conferma di aver chiuso un ulteriore round di finanziamenti, raccogliendo quasi 350 milioni di dollari. La SEC (Securities and Exchange Commission) è un ente degli Stati Uniti che vigila le operazioni borsistiche. Con questo ulteriore finanziamento SpaceX ha raccolto circa 1.9 miliardi di dollari dall’inizio del 2019. Una cifra tutt’altro che trascurabile.
Secondo un rapporto stilato da NCBC, SpaceX ha aperto due round diversi di finanziamenti a fine Febbraio 2020. Il primo mirava a raccogliere 250 milioni e il secondo 349.9 milioni, per un totale di 599.9 milioni di dollari. Stando al rapporto l’azienda di Musk è riuscita a chiudere i due round a 567 milioni di dollari, poco meno dell’obiettivo iniziale. 346 milioni di dollari sono stati raccolti nel secondo round.
SpaceX attualmente non è quotata in borsa e questi soldi, sempre secondo NCBC, arrivano da solo 27 finanziatori. Ad inizio del 2020 l’azienda di Musk era stata stimata valere all’incirca 36 miliardi di dollari di capitalizzazione, il che ne fa une delle aziende dal maggior valore al mondo prima di essersi quotate in borsa. Sapendo inoltre come la pensa Musk sarà veramente difficile che SpaceX si inserisca in borsa molto presto, anzi, forse non lo farà mai.
Starship e Starlink
Considerata la sostenibilità dei progetti di SpaceX è alquanto probabile che tutti i nuovi finanziamenti del 2020 (forse anche tutti quelli del 2019) vadano impiegati nei progetti Starship e Starlink.
Per quanto riguarda Starship, nonostante i prototipi del nuovo mezzo continuino ad esplodere SpaceX sta facendo non pochi progressi. SN4 ha concluso per la prima volta sia i test di pressurizzazione con propellente criogenico sia dei Static Fire test con i motori Raptor montati. E’ però innegabile che nel medio periodo sarà il progetto che impiegherà il maggior numero di risorse, sia umane che finanziarie. Allo stesso tempo sarà il progetto che diventerà sostenibile finanziariamente più in là con gli anni.
Anche per questo motivo Musk ha appena scritto una lettera a tutti i dipendenti di SpaceX, affermando che passata l’urgenza di lanciare con successo la prima capsula Dragon con astronauti è ora di concentrarsi su Starship. Servono successi tangibili ed immediati. Per questo è stato offerto un jet privato a tutti i dipendenti che intendono spostarsi a lavorare a Boca Chica, il cantiere di Starship. Con i finanziamenti raccolti finora, il giornalista Eric Ralph stima che si possano continuare a pieno ritmo i lavori a Starship almeno per altri 12-18 mesi.
Stando a quanto dichiarato da Musk stesso, Starlink potrebbe invece iniziare a fornire una prima beta del servizio già alla fine di quest’estate. Inizialmente sarà solo per clienti selezionati e poi aperta al pubblico. Per tutto il 2020 sarà comunque disponibile solo al mercato Nord Americano. All’8 giugno 2020 sono stati portati in orbita già 480 satelliti che costituiscono già il doppio della costellazione di satelliti più grande mai costruita precedentemente. Nonostante questo sono ancora circa il 5% di quelli che SpaceX intende lanciare per completare la prima versione della costellazione Starlink.