SpaceX riesce nell’impresa, la capsula Dragon è partita con successo dallo storico pad 39A del Kennedy SpaceX Center. Ora viaggerà verso la Stazione Spaziale Internazionale, alla quale attraccherà in maniera automatica domenica 31 maggio alle 16:29 (orario italiano).
I due astronauti americani, Bob Behnken e Doug Hurley, sono partiti alle 21:22 in punto del 30 maggio. Ha inizio così la Crew Demonstration Missione 2 o più semplicemente Demo-2, la missione necessaria per certificare la Dragon al volo umano. Questo lancio e tutta la permanenza della capsula sulla ISS servirà a SpaceX per effettuare gli ultimi test e verifiche. Se tutta la missione sarà un successo l’azienda di Musk potrà in futuro trasportare astronauti e turisti nello spazio.
Ogni fase del lancio ha seguito la tabella di marcia alla perfezione, nonostante il meteo abbia dato qualche problema. Il primo grande passo è stato compiuto ed ora i due astronauti proseguiranno il loro viaggio verso la ISS. In questa missione impiegheranno circa 19 ore per raggiungere la Stazione Spaziale, questo perché devono effettuare alcuni test sulla capsula. Con le future missioni, la Dragon impiegherà circa 6 ore per portare gli astronauti a destinazione. La durata del “soggiorno” di Behnken e Hurley sulla ISS non è ancora stata decisa, poiché dipenderà come si comporterà la capsula in orbita.
Per prima cosa bisognerà controllare come i pannelli solari che si trovano sul trunk della Dragon si degradino nello spazio. Essi hanno infatti una durata massima di 119 giorni. SpaceX e NASA a partire dai risultati di questa missione studieranno il loro comportamento per migliorarli.
Il secondo fattore da tenere in considerazione è lo stato della preparazione della missione successiva: la Crew-1, che non sarà più un volo dimostrativo. Jim Bridenstine, amministratore della NASA, ha dichiarato che la Crew-1 dovrebbe partire il 30 agosto. La data sembra però poco credibile e potrebbe facilmente slittare poiché la Dragon che verrà utilizzata è tutt’ora in costruzione e l’equipaggio in pieno addestramento.
Un Falcon 9 speciale per una Dragon speciale
Per portare in orbita la capsula è stato utilizzato un Falcon 9 un po’ diverso dal solito. Per la prima volta infatti, su un lato del razzo è stato dipinto il vecchio logo della NASA: il “worm”. È stato proprio Bridenstine a voler riportare in auge questo logo, utilizzato fino al 1996. Da questa missione la NASA li userà infatti entrambi.
Sotto esplicita richiesta della NASA, il Falcon 9 utilizzato per questo lancio non aveva mai volato prima, a differenze di quelli utilizzati nelle ultime missioni. L’agenzia spaziale aveva infatti richiesto la massima affidabilità per questa missione. Ora anche di questo razzo sarà in futuro riutilizzato, dato il suo rientro dopo poco più 9 minuti dalla partenza. Anche il riatterraggio è infatti riuscito perfettamente quando il primo stadio è atterrato con successo sulla chiatta OCISLY in mezzo al mare, a 510 km dalla costa.
Si tratta dell’atterraggio di successo numero 45 a partire dal primo storico rientro avvenuto il 22 dicembre 2015. Con questo lancio inizia una vera e propria nuova era dei lanci spaziale e per tutto il settore dell’aerospazio. Per la prima volta astronauti stanno raggiungendo lo spazio a bordo di un mezzo costruito e lanciato da un’azienda privata.
Le immagini del lancio. Di seguito abbiamo raccolto alcune delle immagini più significative e storiche di questo lancio.







