Nella costellazione dell’Auriga, a circa 10 000 anni luce di distanza da noi ora sappiamo che ci sono altre due stelle che orbitano una intorno all’altra. Il sistema costituito da queste due stelle si chiama GUNVAG2 ed è stato scoperto da un gruppo di atrofili Italiani il 2 Marzo 2020. La scoperta iniziale è stata fatta da Giorgio Mazzacurati e Paolo Zampolini del Gruppo Astrofili Galileo Galilei di Tarquinia che a loro volta hanno coinvolto una rete di gruppi di astrofili su tutto il territorio italiano.
Grazie al contributo di Giuseppe Conzo e Mara Moriconi del Gruppo Astrofili Palidoro, di Giorgio Bianciardi (Università di Siena & Unione Astrofili Italiani) e di Nello Ruocco (Osservatorio Nastro Verde) GUNVAG2 è stata studiato più approfonditamente e ne sono state fatte delle ulteriori osservazioni. Il 2 Marzo infine, il sistema binario è stato registrato dall’International Variable Star Index come nuovo sistema binario.
Un sistema binario è il modo in cui potremmo definire il sistema Terra-Luna o quello di Plutone e Caronte. Quando una stella orbita intorno ad un’altra siamo però di fronte ad una situazione particolare, in cui i due corpi hanno massa simile e quindi si ritrovano ad orbitare entrambi intorno ad un centro di massa posto fra le due Stelle.
Abbiamo raggiunto telefonicamente Giuseppe Conzo, presidente del Gruppo Astrofili Palidoro per farci raccontare come si è arrivati a questa scoperta e cosa rappresenta.
Come è stata fatta questa scoperta?
Questo fenomeno lo abbiamo osservato attraverso la fotometria, che è la misurazione, in magnitudine, della luminosità della stella. In questo modo, quando una stella passa davanti all’altra, sempre rispetto a noi, questa luminosità diminuisce e questo è quello che abbiamo misurato.
Quindi un metodo molto simile a quello “del transito” per scoprire gli esopianeti.
Si esatto, il senso è lo stesso, solo che invece di parlare di un pianeta e di una stella parliamo di due stelle. Mentre il transito di un pianeta estrapolare fa diminuire la luminosità della stella di millesimi [in percentuale], in questo caso il calo di luminosità è molto maggiore.
Con che telescopio è stata fatta questa scoperta?
Abbiamo usato tre tipi diversi di telescopi situati in tre parti diverse d’Italia. Il Gruppo Astrofili Galileo ha usato un Telescopio GSO RC-12″ f/6 (con riduttore). Quello dell’Unione Astrofili Italiani è invece un Telescopio Newton 20cm f/4 e l’Osservatorio Nastro Verde ha invece un telescopio Meade LX200 GPS 14″ f/10. Noi del Gruppo Astrofili Palidoro ci siamo invece occupati di tutta l’analisi dei dati delle varie osservazioni.
E’ stato un vero e proprio lavoro di squadra quindi.
Esattamente. Questo gruppo di osservatori e di Astrofili non è stato formato per caso ma è nato a Dicembre. Il nome del sistema binario, GUNVAG 2 appena scoperto è infatti il nome che abbiamo dato a questo gruppo: GUNVAG, nato dall’unione delle iniziali dei vari gruppi di Astrofili.
In questo modello possiamo vedere esattamente il sistema GUNVAG2 giusto?
Esattamente, questo modello lo abbiamo realizzato a partire dai nostri dati e osservazioni e rappresenta proprio quello che dovrebbe accadere laggiù, a 10 000 anni luce da noi.
Quanto è importante, per lei una scoperta di questo tipo?
Credo che una parte dell’importanza risieda nel come abbiamo fatto questa scoperta, non dal punto di vista scientifico ma umano. Siamo riusciti ad unire le forze di più associazioni e realizzare qualcosa di unico. Oltre a questo, l’importanza di questa scoperta sta anche nel far capire che anche con strumentazione amatoriale si possono ottenere risultati scientifici validi. L’importanza scientifica di osservare questi fenomeni risiede nel comprendere i meccanismi dell’universo ma anche di capire un po’ di più il nostro Sole, che è molto simile alle stelle che formano GUNVAG2.
Mi parli un po’ del gruppo Astrofili Palidoro.
Il Gruppo Astrofili Palidoro è nato solo 4 anni fa ma lavoriamo già con 20 collaboratori e 200 soci. Operiamo nella zona di Polidoro, fra Roma e Civitavecchia. Organizziamo spesso eventi per la cittadinanza, in particolare collaborando col comune di Fiumicino che ci ha sempre dato una grande mano. Ci occupiamo di organizzare anche corsi di astronomia per adulti ma anche nelle scuole. Adesso in questo momento particolare storico stiamo producendo del materiale online, sia per bambini ma anche per adulti. Domani sera [Sabato 18 Aprile] saremo in diretta su Facebook sulla nostra pagina per parlare della Luna, delle cielo di Aprile e anche della nostra associazione.