[Aggiornamento] L’articolo è stato pubblicato il 1° Aprile e rappresenta un pesce d’Aprile, come è scritto esplicitamente all’inizio del testo. Tutto l’articolo è un’analisi basata su alcune considerazioni dell’autore e su alcuni dati economici in cui viene spiegato perché Musk non potrebbe comunque comprare Boeing Space.
Elon Musk non ha nessuna intenzione di comprare Boeing Space, mettiamolo bene in chiaro. La giornata di oggi, 1 Aprile 2020, può essere però una bella occasione per ragionare su uno scenario che ci sembra così assurdo. La competizione fra Boeing e SpaceX è infatti la vera e propria corsa allo spazio del 2020 nel settore privato aerospaziale americano. Boeing è un’azienda solida e sopratutto storica, bisogna ammetterlo. SpaceX dal canto suo porta invece innovazione e trasformazione in un settore molto “tradizionalistico”.
Attualmente la divisione spaziale di Boeing si sta occupando di parecchi progetti che già da soli cozzerebbero con i piani di Elon Musk e SpaceX. Due su tutti sono sicuramente l’enorme SLS e la capsula per il trasporto umano CST-100 Starliner. Ce ne sono molti altri, non crediamo che Boeing sia solo impegnata in questi due. Ma partiamo da loro perché sono essenzialmente i due programmi in cui l’azienda è più in concorrenza con SpaceX e quelli in cui sta incontrando i ritardi maggiori.
Boeing si sta occupando della costruzione e della progettazione del core centrale dello Space Launch System, non di tutto il razzo. Il core centrale (o stadio centrale) è però la parte più complicata e quella che sta dando maggiori ritardi al progetto. L’SLS porterà la capsula Orion sulla Luna con a bordo i prossimi astronauti a scendere sulla superficie del nostro satellite. Per ora, l’unico razzo al mondo che ha un obbiettivo simile è proprio Starship di SpaceX. Quando sarà pronto il razzo di Elon Musk sarà più potente dell’SLS ma i tempi sono a favore di Boeing (che ha iniziato il progetto 10 anni prima). SLS e Starship sono sicuramente i due progetti più grandi in cui le due aziende sono in concorrenza.

L’altro terreno di competizione sono sicuramente le capsule del Commercial Crew Program della NASA. Nel 2012 l’agenzia spaziale ha fornito proprio a SpaceX e Boeing i finanziamenti per costruire la Dragon 2 e la Starliner rispettivamente. Qui però SpaceX sta vincendo a mani basse. La capsula di Musk volerà per la prima volta con astronauti già a fine Maggio, per un volo simile con la Starliner dobbiamo probabilmente aspettare la fine del 2020. Con un bel po’ di ottimismo.
Questi sono i due più grandi progetti in cui le due aziende sono attualmente in competizione. Nello scontro commerciale non sempre un’opzione per vincere è acquisire il proprio avversario. In questo caso ad esempio non può essere così, per due motivi principali. Il primo è che SpaceX è in vantaggio anche su tanti altri piccoli progetti e dispone di tecnologie che Boeing non ha. Una su tutte il rientro dei primi stadi del Falcon 9. Non avrebbe grossi vantaggi in termini di brevetti e/o tecnologie dall’acquisire Boeing Space. Il secondo è che le strategie di sviluppo e di filosofia aziendale delle due società sono completamente diverse.
Uno degli aneddoti più incredibili riportati nella biografia di Elon Musk è emblematico di questa differenza. Nei primi anni della formazione di SpaceX un ingegnere chiese a Musk dei soldi per la progettazione di un nuovo pezzo per il Falcon 1. Il Budget (anche in termini di tempo) che Musk fornì per quel pezzo era l’equivalente dei soldi che solitamente le aziende del settore aerospaziale impiegavano per pagare il catering delle riunioni in cui si decideva il budget per quel tipo di pezzi. L’impresa più grande di SpaceX e Elon Musk rimane ancora l’aver portato una mentalità da Silicon Valley nel settore spaziale ad inizio anni 2000.
Ci sarebbero i soldi per comprare Boeing Space?
Probabilmente adesso non ancora. La capitalizzazione attuale di Boeing si aggira intorno ai 75 miliardi di dollari. Difficile calcolare quanto possa vale la divisione aerospaziale dell’azienda, plausibilmente qualche miliardo di dollari, forse una decina. Non essendo una società separata quotata in borsa questa è una stima tutt’altro che affidabile. SpaceX al contrario non è presente in borsa ma grazie ad una nuova vendita di quote azionari fatta ad inizio dell’anno sappiamo che il suo valore totale ha superato quota 36 miliardi di dollari. Cosa vogliono dire questi numeri? Ben poco. Come abbiamo già detto le motivazioni perché SpaceX compri Boeing space non ci sono ma per farlo dovrebbe sborsare circa un quinto del suo valore totale. Soldi che anche volendo difficilmente troverebbe.

Ragioniamo ancora un po’ sui numeri. Boeing fa anche parte del consorzio ULA (United Launch Alliance) insieme a Lockheed Martin. ULA si occupa solamente di lanciare i razzi Atlas V e Delta IV Heavy. Attualmente ha in sviluppo il razzo Vulcan che porrà fine all’utilizzo di motori russi montando i nuovissimi BE-4 di Blue Origin. E’ difficile ragionare anche sul valore di ULA, essendo una Joint Ventur ma abbiamo a disposizione un evento in particolare. Nel 2015 l’azienda Aerojet Rocketdyne (che tra l’altro collabora al progetto SLS) valutò ULA del valore di 2 miliardi di dollari e offrì proprio questa cifra per acquistarla. Boeing e Lockheed rifiutarono. Nel 2015 SpaceX era valutata invece 1 miliardo di dollari.
Da allora il rate di lanci di ULA non è aumentato, anzi nel 2020 sarà anche minore, e non sarà aumentato nemmeno il suo valore. Mentre ricordiamo che quello di SpaceX è passato da 1 miliardo a 36. Cosa vuol dire questo? Ancora una volta molto poco ma ci fa capire perlomeno le cifre in gioco in questo mercato e ci da un punto di vista per capire quanto valgono queste aziende e quanto sta crescendo e diventando forte SpaceX.