A sorpresa, il 27 marzo è stato annunciato ufficialmente che SpaceX sta sviluppando una terza versione di capsula Dragon. Attualmente è chiamata Dragon XL e sappiamo che servirà per rifornire la stazione lunare Gateway.
Questa nuova capsula era già in programma o si tratta di un piano B ?
É da parecchio tempo che stiamo controllando i lavori sulla Starship che, nonostante tutto, procedono velocemente. Abbiamo visto un volo dello StarHopper e 3 prototipi esplodere. Tutti questi test sono stati molto utili per ricavare dati per le versioni successive.
Quello che abbiamo sempre saputo è che Starship è stata concepita per arrivare su Marte e sulla Luna ma sarà fattibile in tempi brevi come dichiarato da Musk?
Affinché la Starship possa arrivare sulla Luna è necessario che superi diversi step, uno più importante dell’altro. Uno dei più importanti sarà arrivare in orbita. Per farlo avrà bisogno della spinta del SuperHeavy, il primo stadio del progetto Starship, che sarà dotato di 37 motori Raptor. Di questo razzo attualmente non si è visto ancora nulla ma dovrebbe essere la parte più “semplice” in quanto si comporta come un Falcon 9 ma molto più grande.
Un ulteriore e fondamentale step è quello del carico del propellente. Per raggiungere la Luna è necessario che Starship venga rifornita in orbita, altrimenti il peso al lancio sarebbe troppo elevato. Infine bisogna gestire l’allunaggio, che potrebbe far emergere problemi soprattutto per la progettazione delle gambe di atterraggio che non dovranno sprofondare nella regolate lunare.
Nel frattempo la NASA sta sviluppando il Gateway, che vorrebbe portare in orbita lunare entro il 2024. La nuova stazione spaziale avrà bisogno di rifornimenti ed è molto difficile che la Starship sia pronta in tempo e abbia superato tutti i test. Proprio per ovviare al problema e non lasciarsi scappare questo contratto di rifornimento, in SpaceX potrebbero aver scelto una strategia differente: utilizzare una capsula Dragon modificata fintantoché la Starship non inizierà ad operare a pieno regime.
Queste sono esattamente le parole utilizzate da Musk in uno dei suoi tweet.
Hopefully, Starship will have enough flight history to substitute for Dragon for NASA missions too
— Elon Musk (@elonmusk) March 30, 2020
Starship sulla superficie della Luna e Dragon Xl in orbita?
Sviluppare una nuova Dragon sarebbe relativamente più “facile”, poiché in SpaceX possiedono l’esperienza acquisita con due differenti capsule, la Dragon V1 e la V2, e con 20 missioni di rifornimento verso la ISS alle spalle.
Utilizzare la Dragon XL quindi, sarebbe solamente una soluzione temporanea e più veloce da sviluppare, mentre la Starship supera tutte le varie fasi di sviluppo. Il successo del rifornimento in orbita determinerà quando la nuova astronave sarà in grado di intraprendere lunghi viaggi. Questa manovra infatti non è mai stata tentata prima. Si stanno effettuando alcuni test, ma con serbatoi molto piccoli se paragonati all’enorme volume della Starship. Gestire grandi quantità di gas e liquidi nello spazio è una sfida che SpaceX e NASA cercheranno di superare insieme.
La Dragon XL intanto, potrebbe rifornire senza problemi il Gateway in modo da non rallentare il programma Artemis e permetterci quindi di vedere nuovamente astronauti sulla superficie lunare.
La nuova capsula potrebbe continuare dopo Starship? Difficile a dirsi. É probabile che potremmo avere anche uno scenario in cui ci saranno due veicoli di SpaceX che viaggeranno verso la Luna.
Dragon XL e Starship non sono però due mezzi paragonabili. La prima è progettata solamente per arrivare al Gateway senza toccare la superficie lunare e poi forse, senza nemmeno rientrare sulla Terra. Starship invece avrà la capacità di allunare, di far ritorno sul nostro pianeta e trasportare un equipaggio.
SpaceX quindi potrebbe aver deciso di alleggerire il lavoro dell’astronave, che avrà il compito principale di trasportare gli astronauti sia sulla Luna che sul Gateway. Per i rifornimenti invece verrà utilizzata la Dragon XL, che potrà trasportare fino a 5 tonnellate di carico. Una situazione con due veicoli distinti che opereranno compensandosi a vicenda e aiutando la NASA a tornare nuovamente sul suolo lunare.