Equipaggio di Crew-11. Da sinistra a destra: Oleg Platonov, Mike Fincke, Zena Cardman e Kimiya Yui.
Il 31 luglio è attualmente prevista la partenza della missione Crew-11 di SpaceX, che seguirà la normale rotazione degli astronauti sulla ISS. In vista di questo lancio, il 10 luglio la NASA ha tenuto una conferenza per discutere gli ultimi aggiornamenti riguardanti il Commercial Crew Program.
Crew-11 sarà una missione molto importante per SpaceX, poiché permetterà all’azienda di stabilire un nuovo record di riutilizzabilità della Dragon. Inoltre, debutteranno ufficialmente diverse migliorie apportate alla capsula, come un aggiornamento al sistema dei paracadute e un nuovo scudo termico. Saranno anche i quattro astronauti di Crew-11 a festeggiare i 25 anni della ISS a ottobre.
Durante la conferenza sono emersi anche nuovi dettagli riguardanti la capsula Starliner di Boeing e i piani per i suoi prossimi lanci, il primo dei quali è previsto per l’inizio del 2026. Entro la fine dell’anno, invece, arriveranno sulla ISS la prima Cygnus “estesa”, con maggiore capacità di carico, e la prima capsula cargo giapponese HTV-X.
Nel corso dell’incontro è stato ribadito che SpaceX punta a certificare le sue capsule Dragon affinché ognuna possa fare fino a 15 missioni. Steve Stich, responsabile del Commercial Crew Program della NASA, ha dichiarato che diverse componenti sono già certificate per quindici utilizzi, mentre altre solo per sei. Le analisi e gli studi dei diversi elementi che compongono la Dragon sono ancora in corso. Ciò sarà particolarmente importante perché, con la missione Ax-4 e la Dragon Grace, SpaceX ha ufficialmente chiuso la produzione di nuove capsule. La flotta è quindi ora composta da cinque Crew Dragon.
Proprio con Crew-11 SpaceX utilizzerà la capsula Endeavour per la sesta volta, un record. Questa ha infatti visitato la ISS con le missioni: Demo-2, Crew-2, Ax-1, Crew-6 e Crew-8, per un totale di poco meno di 702 giorni nello spazio. In preparazione al suo nuovo lancio, i tecnici di SpaceX hanno controllato oltre 360 elementi e i lavori sono ancora in corso, mentre il rifornimento della Dragon dovrebbe avvenire tra due settimane.
SpaceX ha apportato alcune modifiche a Endeavour rispetto alle altre capsule per equipaggio. Questa Dragon è infatti dotata di un sistema di paracadute migliorato, con una nuova tecnica di imballaggio. SpaceX ha già collaudato questi aggiornamenti con la missione CRS-32, svoltasi tra aprile e maggio.
Endeavour è inoltre dotata di un nuovo scudo termico, sviluppato per essere più facile da produrre. Per una migliore gestione degli equipaggi a bordo della ISS, la NASA sta valutando di estendere le prossime missioni da sei a otto mesi. Stich ha affermato che gli astronauti di Crew-11 dovrebbero rimanere nello spazio per sei mesi, ma vi è la possibilità che la loro missione venga prolungata.
Oltre a SpaceX, durante la conferenza Stich ha parlato anche dello stato dei lavori sulla capsula Starliner di Boeing. A seguito del fallimento dell’ultima missione, che ha costretto gli astronauti Williams e Wilmore a fare ritorno con la Dragon, Boeing ha condotto diversi test per ricreare le condizioni che hanno portato ai problemi con il sistema RCS (Reaction Control System). Il principale problema è stato riscontrato nelle guarnizioni sull’interfaccia dell’elio sulla flangia del propulsore.
I tecnici stanno valutando la necessità di sostituire la guarnizione e hanno in programma test integrati con accensioni multiple dei propulsori presso il White Sands Test Facility. Questi test, noti come “doghouse test”, serviranno a comprendere meglio il comportamento termico del veicolo in condizioni reali.
Secondo Steve Stich, una nuova missione potrebbe avvenire già all’inizio del 2026, ma non è ancora chiaro se sarà con o senza equipaggio. C’è infatti una concreta possibilità che Starliner effettui prima un volo cargo, utile per testare ulteriormente il veicolo e certificare tutte le modifiche prima di tornare a trasportare astronauti.
A causa dei ritardi di Boeing, la NASA ha dovuto effettuare diversi cambiamenti nelle assegnazioni delle missioni agli astronauti. Il giapponese Kimiya Yui e l’americano Mike Fincke, parte dell’equipaggio di Crew-11, avrebbero dovuto volare con Starliner-1, la prima missione operativa di Boeing. La comandante di Crew-11, invece, Zena Cardman, avrebbe dovuto raggiungere la ISS con Crew-9, ma quella missione partì solamente con due astronauti a bordo della Dragon. Ciò fu necessario per lasciare posto a Williams e Wilmore.