SpaceX sta valutando una nuova raccolta fondi, vendendo azioni ad un prezzo che porterebbe la valutazione dell’azienda a 400 miliardi di dollari. La notizia è stata inizialmente riportata da Bloomberg, ma anticipata su X da alcuni investitori privati che stavano raccogliendo fondi per investire in SpaceX a questa valutazione già alcune settimane fa.
Secondo le indiscrezioni, la strategia prevedrebbe due fasi: un round primario con l’emissione di nuove azioni per raccogliere capitali nuovi e, in parallelo, un’offerta secondaria per consentire a dipendenti e primi investitori di vendere parte delle proprie quote. Il prezzo finale delle azioni verrebbe definito durante il round principale, come già avvenuto in operazioni precedenti.
Questa valutazione di SpaceX è 50 miliardi di dollari rispetto alla precedente, risalente a fine 2024, quando SpaceX vendette azioni ad una valutazione di 350 miliardi di dollari.
Il peso di Starlink e le incertezze di Starship
Gran parte del valore di SpaceX è oggi collegato al servizio Starlink, che, secondo fonti interne, genererebbe oltre il 60% dei ricavi annuali dell’azienda. Il servizio Starlink conta più di sei milioni di utenti e continua a crescere, non solo nelle applicazioni consumer, ma anche in quelle business e governative. Secondo altre analisi Starlink nel 2025 genererà oltre 10 miliardi di ricavi per SpaceX.
Nonostante la concorrenza per Starlink stia per arrivare sul mercato, sembra che ancora per diversi anni la rete di SpaceX possa giocare un ruolo dominante verso i concorrenti. Inoltre, l’innovazione continua della rete, permessa dai lanci a basso costo e dalla continua produzione in serie dei satelliti, potrebbe permettere a SpaceX non solo di avere per diverso tempo ancora un distacco tecnologico sulla concorrenza, ma probabilmente anche di ampliarlo.
Tutt’altra storia è quella relativa a Starship, il secondo grande programma che sta trasformando l’azienda spaziale di Elon Musk. Dopo l’esplosione della Ship 36 il 19 giugno, il programma Starship ha subito fortissimi ritardi, a cui SpaceX sta tentando di mettere una pezza in queste settimane. Attualmente sta tentando di spostare dei test, precedentemente eseguiti al sito di Massey, distrutto dall’esplosione, direttamente al pad di lancio. Se questo piano funzionerà, forse entro la fine dell’estate Starship tornerà in volo.
La nuova raccolta fondi arriva quindi in un momento molto complesso per SpaceX, sia tecnologicamente, che politicamente. L’ultima scelta politica di Musk, quella di creare un nuovo partito, ha già danneggiato in parte Tesla, che ha perso circa il 7% di valore in borsa dopo l’annuncio.
Resta quindi da vedere se la nuova valutazione sarà confermata dal mercato e se la fiducia degli investitori reggerà di fronte alle sfide aperte.