Un nuovo satellite, che ci permetterà di ottenere informazioni più dettagliate sul meteo e sui fenomeni estremi, è partito con successo dal pad 39A del Kennedy Space Center. Si chiama MTG-S1 (Meteosat Third Generation–Sounder 1) ed è stato realizzato grazie a una collaborazione tra Eumetsat ed ESA. A bordo si trovano due strumenti: l’Infrared Sounder, che consentirà di generare mappe tridimensionali dell’atmosfera, e Sentinel-4, parte del programma Copernicus dell’ESA.
Il lancio è avvenuto grazie a un Falcon 9 di SpaceX, sebbene inizialmente fosse previsto l’utilizzo dell’Ariane 6. MTG-S1 sarebbe infatti dovuto arrivare in orbita con il primo Ariane 64, ovvero il nuovo vettore dotato di quattro booster. A giugno dello scorso anno, però, Eumetsat decise di spostare il suo satellite sul Falcon 9.
La decisione fu presa a seguito di un problema emerso con il secondo stadio dell’Ariane 6 durante il suo volo inaugurale.
Il lancio è avvenuto il 1° luglio 2025, alle 23:04 italiane. Dopo circa otto minuti e mezzo dalla partenza, il primo stadio è atterrato con successo sulla chiatta Just Read The Instructions. Il secondo stadio, invece, ha rilasciato MTG-S1 su un’orbita geostazionaria di trasferimento (GTO) dopo poco più di 35 minuti dalla partenza.
Il nuovo strumento per le previsioni meteorologiche
MTG-S1 sarà uno strumento importante per comprendere i fenomeni atmosferici e rendere più precise le previsioni meteorologiche. Il satellite opererà da un’orbita geostazionaria, a circa 36.000 chilometri di distanza dalla Terra, che raggiungerà grazie al suo sistema propulsivo. Questo è alimentato con MON3, una miscela di tetrossido di azoto e ossido nitrico, e monometilidrazina, due composti altamente tossici che reagiscono violentemente quando entrano in contatto.
Tramite l’Infrared Sounder, MTG-S1 è in grado di acquisire dati relativi a temperatura, umidità, vento e gas traccia, un gruppo che comprende anche i gas serra. Questo strumento osserva al Terra in due diverse bande spettrali: l’infrarosso a onde lunghe e l’infrarosso a onde medie. In questo modo, MTG-S1 può analizzare i diversi strati dell’atmosfera, generando una mappa 3D e offrendo così un quadro più ampio dell’evoluzione delle condizioni meteo. Con i precedenti satelliti meteorologici era possibile osservare l’atmosfera solamente in due dimensioni.
Con l’Infrared Sounder è possibile ottenere questi dati quasi in tempo reale, permettendo un monitoraggio più efficace dei fenomeni meteorologici estremi, sempre più frequenti a causa del cambiamento climatico. “Alcuni tipi di tempeste si sviluppano molto rapidamente e la dinamica verticale dell’atmosfera gioca un ruolo centrale in questo processo”, afferma James Champion, Project Manager MTG dell’ESA. MTG-S1 opererà insieme a MTG-I1 (Meteosat Third Generation–Imager 1), lanciato a dicembre 2022. Questo satellite fornisce immagini ad alta risoluzione di Europa e Africa.
A bordo di MTG-S1, inoltre, si trova anche Sentinel-4, uno spettrometro per immagini che opera nell’ultravioletto, visibile e vicino infrarosso (UVN). Questo strumento permetterà di monitorare diversi gas che hanno un forte impatto sulla qualità dell’aria, come biossido di azoto, ozono e anidride solforosa. Sentinel-4 supporterà così il Copernicus Atmosphere Monitoring Service (CAMS).
Il programma MTG è composto da sei satelliti, quattro MTG-i per l’“imaging” e due satelliti MTG-S “sounding”. L’Italia collabora al programma tramite Leonardo, che ha fornito i suoi sensori di assetto (star tracker AA-STR) e i pannelli fotovoltaici (PVA) per tutti e sei i satelliti di nuova generazione. Telespazio gestirà dal Centro spaziale del Fucino, in Abruzzo, le operazioni LEOP (Launch and Early Orbit Phase) per la messa in orbita e il posizionamento finale. Thales Alenia Space è il prime contractor per tutta la terza generazione di Meteosat in collaborazione con OHB, prime contractor di MTG-S.
Tentativo di rientro e distruzione
Con il secondo stadio, SpaceX tenterà per la prima volta una manovra molto particolare: il deorbit dalla GTO. Questo dovrebbe permettere al secondo stadio di rientrare sulla Terra e distruggersi, evitando di rimanere in orbita come detrito. Si tratta di un’operazione complessa, poiché serve molta energia per modificare una traiettoria così altamente eccentrica.
Il secondo stadio dovrà quindi consumare tutto il propellente rimasto per effettuare il deorbit. Inoltre, questa operazione richiederà molto tempo, circa 20 ore, il che implica una gestione complessa del propellente. L’ossigeno deve rimanere allo stato liquido e non evaporare, aumentando la pressione all’interno del serbatoio. Allo stesso tempo, l’RP-1, lo speciale cherosene utilizzato per i motori Merlin, non deve raffreddarsi troppo.
SpaceX era già riuscita a effettuare una manovra simile a seguito della missione SXM-10, avvenuta il 7 giugno. Con MTG-S1, però, il secondo stadio raggiunge un apogeo circa tre volte superiore, rendendo la manovra più complessa rispetto alla precedente.
Continuano quindi gli sforzi di SpaceX affinché i suoi secondi stadi non rappresentino in futuro un potenziale pericolo come detriti.