Il 5 giugno 2025, alle 21:17 italiane, l’azienda giapponese ispace ha effettuato il suo secondo tentativo di allunaggio. Dopo averci provato nel 2023 con il primo lander del programma Hakuto-R, il secondo tentativo portava con se molte più speranze. Purtroppo, circa 1 minuto e 20 secondi prima dell’allunaggio la telemetria con il lander si è interrotta, e Resilience è precipitato sulla superficie lunare.
Il 6 giugno 2025, circa alle 02:00 italiane, ispace ha tenuto una conferenza stampa ufficiale, e ha annunciato la conclusione della Missione 2 del programma HAKUTO-R, dopo che il lander lunare RESILIENCE ha perso il contatto con il centro di controllo durante la fase finale della discesa sulla superficie lunare.
La missione aveva l’obiettivo di effettuare un atterraggio morbido nella regione di Mare Frigoris, situata a circa 60.5° di latitudine nord e 4.6° di longitudine ovest. A bordo del lander erano presenti diversi payload, tra cui il rover europeo TENACIOUS, sviluppato dalla filiale lussemburghese di ispace, e strumenti scientifici forniti da aziende giapponesi e dall’Università Nazionale Centrale di Taiwan.  

Le cause del fallimento
Durante la discesa, il lander ha attivato con successo il motore principale per la decelerazione, ma ha riscontrato problemi con il telemetro laser, che ha subito ritardi nell’ottenere misurazioni valide della distanza dalla superficie lunare. Di conseguenza, il lander non è stato in grado di decelerare sufficientemente, portando a un probabile impatto violento con la superficie.
Questo è il secondo tentativo fallito di ispace di atterrare sulla Luna, dopo la Missione 1 del 2023. Nonostante ciò, l’azienda mantiene il supporto del governo giapponese e degli investitori, e ha in programma ulteriori missioni fino al 2029. In particolare, la Missione 3 prevede l’utilizzo di un lander di nuova generazione, chiamato Apex 1.0, sviluppato dalla filiale statunitense di ispace in collaborazione con Draper per il programma Commercial Lunar Payload Services (CLPS) della NASA.  
Il fallimento della Missione 2 rappresenta una battuta d’arresto per le ambizioni lunari commerciali del Giappone e di ispace. L’azienda ha dichiarato che analizzerà approfonditamente i dati raccolti per identificare le cause del fallimento e migliorare le future missioni. L’azienda rimane determinata a contribuire allo sviluppo di un’economia lunare sostenibile attraverso il trasporto di payload e l’esplorazione delle risorse lunari.