Firefly Aerospace ha annunciato di aver selezionato Honeybee Robotics, società controllata da Blue Origin, per lo sviluppo del rover che sarà impiegato nella sua terza missione lunare, prevista per il 2028, con destinazione le cupole di Gruithuisen. Questa missione sarà la terza gestita da Firefly del programma Commercial Lunar Payload Services (CLPS) della NASA.
La missione sarà condotta con il lander Blue Ghost di Firefly, progettato per trasportare e far operare sei strumenti scientifici della NASA. Il carico utile principale sarà il Lunar Vulkan Imaging and Spectroscopy Explorer (Lunar-VISE), un pacchetto composto da cinque strumenti montati sul rover e uno integrato nel lander. L’obiettivo è l’analisi ravvicinata delle cupole di Gruithuisen, una formazione geologica di origine vulcanica, la cui composizione è ancora poco compresa.
Il rover, progettato da Honeybee Robotics, sarà responsabile della mobilità e dell’operatività degli strumenti sulla superficie lunare. Dopo l’atterraggio nei pressi del bordo meridionale delle cupole, il rover attraverserà un campo di massi e salirà verso la sommità del cratere, dove raccoglierà dati sulla composizione del suolo, emissioni di raggi gamma e neutroni.
Questi dati aiuteranno a determinare i meccanismi che hanno dato origine a queste strutture silicatiche, potenzialmente simili a quelle formatesi attraverso vulcanismo viscoso sulla Terra, ma difficilmente spiegabili in un contesto lunare povero d’acqua e privo di tettonica attiva.
On the road again! We’re pumped to have @blueorigin‘s Honeybee Robotics hitch another ride to the Moon on Blue Ghost Mission 3. This time we’ll bring their rover to help explore the mysteries of the Gruithuisen Domes. Learn more here: https://t.co/T4hCbF55x8
— Firefly Aerospace (@Firefly_Space) March 24, 2025
Il ruolo del rover e della strumentazione scientifica
Lunar-VISE sarà il cuore scientifico della missione, con l’obiettivo di raccogliere immagini multispettrali e analisi chimico-mineralogiche delle rocce di superficie. I cinque strumenti montati sul rover effettueranno misure in situ lungo la traversa pianificata, mentre l’unità stazionaria integrata nel lander effettuerà osservazioni remote da posizione fissa.
La mobilità del rover è essenziale per raggiungere specifici bersagli scientifici, in particolare le zone fratturate vicino al bordo del cratere sommitale. Durante l’operazione, il rover raccoglierà dati da punti multipli delle cupole di Gruithuisen, attraversando zone di varia morfologia.

Questo permetterà confronti tra le composizioni superficiali di diverse aree e la ricerca di variazioni locali che possano indicare processi geologici distinti. I sensori per la rilevazione di neutroni e raggi gamma completeranno l’analisi, offrendo una visione indiretta della composizione elementare del sottosuolo.
Una volta completata la missione principale, il rover tornerà verso il lander per eseguire misurazioni ripetute da nuovi angoli di illuminazione solare, migliorando la calibrazione fotometrica e la comprensione della mineralogia.
Honeybee Robotics porta in questa missione l’esperienza maturata nella progettazione di sistemi robotici per ambienti estremi. Tra i contributi precedenti spiccano PlanetVac e LISTER, due strumenti della NASA operati con successo da Firefly durante la prima missione Blue Ghost.
Firefly e le missioni lunari
La missione verso le cupole di Gruithuisen sarà il terzo volo lunare di Firefly Aerospace con il lander Blue Ghost. Il primo è stato effettuato all’inizio 2025 e ha portato Blue Ghost ad allunare correttamente il 2 marzo nel Mare Crisium, una pianura basaltica sul lato visibile della Luna, dove ha operato per 14 giorni terrestri (un giorno lunare) prima di spegnersi.
La seconda missione, attualmente pianificata per il 2026, comprenderà operazioni sia in orbita lunare che sulla superficie del lato nascosto, includendo il rilascio di satelliti e payload scientifici per la NASA.
Il contratto per la missione del 2028 è stato assegnato alla fine del 2022 e prevede il trasporto e la gestione di sei strumenti della NASA, tra cui Lunar-VISE. La scelta delle cupole di Gruithuisen come obiettivo scientifico riflette l’interesse dell’agenzia per comprendere le dinamiche vulcaniche lunari e raccogliere dati che potranno supportare future missioni con equipaggio.
L’area è infatti candidata per lo studio di materiali silicatici che, sulla Terra, si formano tipicamente in presenza di acqua e tettonica, due elementi assenti sulla Luna. Capire l’origine di queste cupole potrebbe quindi riscrivere alcune ipotesi sulle capacità geologiche del nostro satellite.











