Sistema solare
| On 2 mesi ago

Nuovi indizi sulla presenza di un oceano sotterraneo su Callisto, luna di Giove

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Callisto, la più esterna e la seconda per dimensioni tra le lune galileiane di Giove, è caratterizzata da una superficie ricca di crateri, il che potrebbe suggerire una storia geologica relativamente tranquilla.

Negli anni ’90, la sonda Galileo della NASA ha rilevato anomalie magnetiche che hanno portato gli scienziati a ipotizzare la presenza di un oceano salato sotto la crosta ghiacciata di Callisto, simile a quanto osservato su Europa, un’altra luna gioviana. Tuttavia, la conferma di questo oceano sotterraneo è rimasta incerta a causa della presenza di una ionosfera intensa su Callisto, che potrebbe imitare le firme magnetiche di un oceano conduttivo.

Di recente, un team di ricercatori ha rivisitato i dati della sonda Galileo, analizzando in dettaglio tutte le misurazioni magnetiche disponibili provenienti dagli otto sorvoli ravvicinati di Callisto. Utilizzando tecniche statistiche avanzate e modelli computazionali dell’ionosfera e delle proprietà geofisiche della luna, gli scienziati hanno scoperto che la sola ionosfera non può spiegare tutte le osservazioni esistenti.

I risultati suggeriscono fortemente la presenza di un oceano sotterraneo, probabilmente spesso almeno decine di km, situato sotto una crosta di ghiaccio che potrebbe variare da decine a centinaia di chilometri di spessore. Al di sotto di questo oceano, si troverebbe un nucleo roccioso.

Ri-analisi dei dati della sonda Galileo

La sonda Galileo, lanciata nel 1989, ha fornito una quantità significativa di dati sulle lune di Giove durante la sua missione. Le misurazioni magnetiche effettuate durante i sorvoli di Callisto hanno mostrato risposte induttive al campo magnetico variabile di Giove, suggerendo la presenza di un materiale conduttivo sotto la superficie.

Inizialmente, si pensava che l’intensa ionosfera di Callisto potesse essere responsabile di queste osservazioni, rendendo difficile distinguere tra un effetto ionosferico e la presenza di un oceano salato.

Il recente studio ha affrontato questa ambiguità, analizzando l’intero set di dati magnetici disponibili, combinandoli con modelli dettagliati dell’ionosfera di Callisto. Questa metodologia ha permesso di isolare l’effetto della ionosfera e di valutare con maggiore precisione la possibilità di un oceano sotterraneo. I risultati indicano che l’ipotesi di un oceano salato è la spiegazione più plausibile per le anomalie magnetiche osservate, fornendo una conferma più solida rispetto agli studi precedenti.

Le osservazioni acquisite da Galileo indicano che Callisto (a sinistra) reagisce induttivamente al campo magnetico di Giove (a destra) che varia nel tempo. Credits: Corey J. Cochrane, NASA/JPL-Caltech

Implicazioni per la ricerca di vita extraterrestre

La conferma della possibile presenza di un oceano sotterraneo su Callisto ha importanti implicazioni per le future missioni spaziali e la ricerca di vita extraterrestre. Le missioni già lanciate, come la Jupiter Icy Moons Explorer (JUICE) dell’Agenzia Spaziale Europea e la Europa Clipper della NASA, sono progettate per studiare le lune ghiacciate di Giove, con particolare attenzione a Europa e Ganimede. Tuttavia, alla luce di queste nuove scoperte, Callisto potrebbe diventare un obiettivo di maggiore interesse scientifico.

La presenza di un oceano liquido aumenta la possibilità che Callisto possa ospitare forme di vita microbica, similmente a quanto ipotizzato per Europa. Inoltre, la distanza di Callisto dalla forte radiazione di Giove potrebbe anche renderla un candidato ideale per future missioni con equipaggio umano.

La conferma definitiva della presenza di un oceano sotterraneo potrebbe quindi influenzare la pianificazione di missioni future, orientando gli sforzi scientifici verso l’esplorazione di questa affascinante luna e la valutazione del suo potenziale abitabile.

Lo studio, pubblicato su AGU Advances, è reperibile qui.

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