La NASA ha selezionato SpaceX per il lancio della missione Near-Earth Object (NEO) Surveyor, un telescopio spaziale progettato per individuare e studiare asteroidi e comete potenzialmente pericolosi per la Terra. Il contratto, del valore di circa 100 milioni di dollari, include il servizio di lancio e altri costi operativi. La missione partirà non prima di settembre 2027 a bordo di un razzo Falcon 9, dalla Florida.
L’obiettivo principale di NEO Surveyor è quello di migliorare la capacità della NASA nel rilevare gli oggetti vicini alla Terra (NEO, Near Earth Objects), ossia tutti quei corpi celesti la cui orbita può intersecare quella della Terra, e la cui distanza al perielio è inferiore alle 1.3 Unità Astronomiche (1 UA = circa 150 milioni di km). Tra questi, particolare attenzione è rivolta agli asteroidi di dimensioni superiori a 140 metri, in grado di causare danni significativi in caso di impatto.
L’osservatorio sarà dotato di un telescopio da 50 cm di diametro, capace di operare in due lunghezze d’onda dell’infrarosso termico. Questa tecnologia gli permetterà di individuare sia asteroidi luminosi che quelli più scuri, spesso difficili da rilevare con i metodi attuali.
Questa è la terza missione di difesa planetaria lanciata con un Falcon 9. Nel 2021, un Falcon 9 ha lanciato la missione DART della NASA, il primo test di deviazione orbitale di un asteroide tramite impatto cinetico nella storia, che è poi stato un successo. A ottobre 2024, sempre un Falcon 9 ha lanciato la missione Hera dell’ESA, che studierà il sistema di asteroidi obbiettivo di DART.
NEO Surveyor: un nuovo strumento per la difesa planetaria
NEO Surveyor è progettato per realizzare una mappatura approfondita degli asteroidi vicini alla Terra. Durante la sua missione primaria, della durata di cinque anni, il telescopio spaziale avrà il compito di individuare almeno due terzi degli NEO sconosciuti con dimensioni superiori a 140 metri. Per farlo, utilizzerà due canali di imaging nell’infrarosso termico, che consentiranno non solo di rilevare questi oggetti con maggiore precisione, ma anche di determinarne la composizione, la forma, lo stato rotazionale e l’orbita.

L’uso di strumenti sensibili all’infrarosso rappresenta un passo avanti rispetto alle attuali tecniche di osservazione, che si basano principalmente sulla luce visibile. Gli asteroidi più scuri, difficili da individuare con i telescopi ottici, emettono comunque calore, che può essere rilevato da NEO Surveyor. Questo permetterà di misurare le dimensioni reali degli asteroidi, riducendo le incertezze sulle loro caratteristiche.
Il ruolo di NEO Surveyor è particolarmente rilevante per la difesa planetaria, poiché le attuali capacità di rilevamento degli asteroidi sono limitate. Ad oggi, meno della metà degli asteroidi con diametro superiore a 140 metri è stata individuata. Il telescopio spaziale contribuirà quindi a migliorare le capacità di identificazione di questi oggetti, permettendo un preavviso più tempestivo in caso di potenziali minacce.
La missione è gestita dalla Divisione di Scienze Planetarie della NASA, con la supervisione dell’Ufficio di Coordinamento della Difesa Planetaria, creato nel 2016 per migliorare le capacità di monitoraggio e risposta alle minacce spaziali. Il Jet Propulsion Laboratory (JPL) della NASA è responsabile dello sviluppo del progetto.