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Individuato per la prima volta un lampo radio veloce ai margini di un’antica galassia quiescente

Mariasole Maglione di Mariasole Maglione
Gennaio 22, 2025
in Astronomia e astrofisica, News, Scienza
Il Canadian Hydrogen Intensity Mapping Experiment (CHIME). Credits: CHIME, Andre Renard, Dunlap Institute for Astronomy & Astrophysics, University of Toronto

Il Canadian Hydrogen Intensity Mapping Experiment (CHIME). Credits: CHIME, Andre Renard, Dunlap Institute for Astronomy & Astrophysics, University of Toronto

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Per la prima volta, gli astronomi hanno tracciato un lampo radio veloce (Fast Radio Burst, FRB) ai margini di una galassia ellittica quiescente, un ambiente inatteso per questo fenomeno solitamente associato a galassie giovani e ricche di formazione stellare.

La scoperta, guidata da team di ricerca della Northwestern University e della McGill University, sfida le attuali teorie sull’origine degli FRB e suggerisce che questi eventi possano in realtà avere una varietà di progenitori.

L’FRB, denominato FRB 20240209A, è stato rilevato nel febbraio 2024 con il Canadian Hydrogen Intensity Mapping Experiment (CHIME). Nei mesi successivi, la stessa sorgente ha prodotto altri 21 impulsi, segnalando che si tratta di un evento ripetitivo.

Un’analisi dettagliata, basata sui dati ottenuti dall’Osservatorio W. M. Keck e dal telescopio Gemini North, ha rivelato che l’FRB proviene dai margini di una galassia ellittica antica e massiva situata a circa 2 miliardi di anni luce dalla Terra.

Uno strano ambiente per un lampo radio veloce

Gli FRB sono potenti impulsi di onde radio che, in pochi millisecondi, liberano più energia di quanto il Sole emetta in un anno. Finora, la maggior parte degli FRB tracciati è stata collegata a magnetar, stelle di neutroni con forti campi magnetici, formatesi dopo il collasso di stelle massicce. Tuttavia, nel caso di FRB 20240209A, i ricercatori non hanno trovato prove di formazione stellare recente nella galassia ospite.

Questa galassia, con un’età stimata di 11.3 miliardi di anni e una massa pari a 100 miliardi di volte quella del Sole, si trova in uno stato quiescente, privo di nuove stelle in formazione. Ancora più sorprendente è che l’FRB è stato localizzato a circa 130mila anni luce dal centro galattico, una regione scarsamente popolata da stelle. Vishwangi Shah, della McGill University, ha affermato: “Questo evento sfida l’idea che gli FRB siano legati solo a regioni di intensa formazione stellare”.

L'ellisse mostra la posizione dell'FRB e il mirino punta verso la sua galassia ospite, immortalata con il telescopio Gemini North da Maunakea.
L’ellisse mostra la posizione dell’FRB e il mirino punta verso la sua galassia ospite, immortalata con il telescopio Gemini North da Maunakea.

L’unica altra occasione in cui un FRB è stato rilevato ai margini di una galassia risale al 2022, quando un team internazionale individuò un evento nella galassia Messier 81. Tuttavia, l’FRB 20240209A sembra essere ancora più distante dal centro della sua galassia, rendendo questa scoperta unica nel suo genere.

Nuovi scenari per l’origine dei FRB

Le osservazioni suggeriscono che il FRB potrebbe essere nato in un ammasso globulare, una regione densa di stelle antiche. In questi ambienti, magnetar potrebbero formarsi attraverso meccanismi alternativi, come la fusione di due stelle di neutroni o il collasso gravitazionale di una nana bianca. Secondo i ricercatori, queste origini esotiche potrebbero spiegare la presenza di FRB in galassie quiescenti.

I risultati sollevano comunque nuove domande sui progenitori dei FRB, e richiedono ulteriori indagini. Per questo, il team ha già proposto di utilizzare il James Webb Space Telescope per osservazioni più approfondite della regione di origine di FRB 20240209A.

Nel frattempo la scoperta rappresenta un passo avanti nella comprensione di questi fenomeni enigmatici, e sottolinea la diversità delle condizioni in cui possono verificarsi. Come conclude Wen-fai Fong, coautrice della ricerca:

Questo tipo di risultati ci costringe a ripensare i modelli standard e a considerare nuove possibilità per spiegare gli FRB, rendendo l’astronomia ancora più affascinante.

I due studi, pubblicati su The Astrophysical Journal Letters, sono:

  • A repeating fast radio burst source in the outskirts of a quiescent galaxy, Shan et al. 2025
  • The massive and quiescent elliptical host galaxy of the repeating fast radio burst FRB 20240209A, Eftekhari et al. 2025
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Tags: CHIMEFast Radio BurstFRBGalassiaLampo radio veloceuniverso

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