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Un grande progetto industriale sta mettendo a rischio i cieli più bui e limpidi del mondo

Mariasole Maglione di Mariasole Maglione
Gennaio 10, 2025
in Astronomia e astrofisica, News, Scienza
I cieli bui e limpidi sopra l'Osservatorio Paranal, sede del Very Large Telescope dell'ESO. Credits: ESO/P. Horálek

I cieli bui e limpidi sopra l'Osservatorio Paranal, sede del Very Large Telescope dell'ESO. Credits: ESO/P. Horálek

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Il 24 dicembre 2024, AES Andes, sussidiaria cilena della multinazionale statunitense AES Corporation, ha presentato un progetto per la costruzione di un enorme complesso industriale nelle vicinanze dell’Osservatorio Paranal, gestito dall’ESO (European Southern Observatory), sul Cerro Paranal nel deserto di Atacama, in Cile. Questo sito, rinomato per i suoi cieli cristallini e privi di inquinamento luminoso, ospita alcuni dei telescopi più avanzati al mondo, come il Very Large Telescope, e rappresenta una risorsa insostituibile per l’astronomia globale.

Il megaprogetto industriale, pianificato a soli 5-11 km dall’osservatorio, potrebbe compromettere gravemente la qualità delle osservazioni scientifiche. La principale preoccupazione riguarda l’inquinamento luminoso che, durante la fase operativa, potrebbe alterare irrimediabilmente la visibilità delle stelle e la sensibilità degli strumenti astronomici. Considerando che il cielo sopra il Paranal è uno dei più bui e limpidi al mondo, la perdita di queste condizioni eccezionali avrebbe ripercussioni irreparabili per la ricerca scientifica.

L’opposizione al progetto è già forte: molti sottolineano come un semplice ricollocamento del complesso industriale potrebbe salvaguardare l’integrità di uno degli ultimi cieli veramente incontaminati del pianeta. Un dibattito che riguarda non solo il futuro dell’astronomia, ma anche il delicato equilibrio tra progresso economico e la conservazione ambientale (in un’epoca in cui la protezione del nostro patrimonio naturale è più critica che mai).

The skies above Paranal are at risk from a proposed industrial megaproject.

This would be located in the vicinity of ESO’s Observatory. If constructed, it would irreparably impact astronomical observations.

Read more: https://t.co/gDmT0D3OLB

📷 ESO/P. Horálek pic.twitter.com/amOgty9sWG

— ESO (@ESO) January 10, 2025

L’insostituibile patrimonio del Paranal

Inaugurato nel 1999, l’Osservatorio Paranal, nel deserto di Atacama, rappresenta una delle colonne portanti dell’astronomia moderna. Ha dato un contributo decisivo a scoperte fondamentali: dalla prima immagine di un esopianeta alla conferma dell’espansione accelerata dell’Universo.

Tra i suoi traguardi, vi è anche il sostegno alla ricerca premiata con il Nobel per la fisica nel 2020, legata al buco nero supermassiccio al centro della Via Lattea. Oltre ai risultati scientifici, il Paranal ha alimentato la crescita della comunità astronomica cilena, rafforzando il ruolo del Paese come hub globale per la ricerca spaziale.

Inoltre, il vicino Cerro Armazones ospita la costruzione dell’ELT (Extremely Large Telescope) dell’ESO, il più grande telescopio al mondo nel suo genere, una struttura rivoluzionaria che cambierà radicalmente ciò che sappiamo dell’Universo.

La prossimità del megaprogetto industriale AES Andes al Paranal costituisce una seria minaccia per uno dei cieli notturni più puri al mondo. Durante la costruzione, le emissioni di polvere e l’aumento della turbolenza atmosferica, unite al problema dell’inquinamento luminoso, potrebbero compromettere in modo irreversibile le capacità degli strumenti astronomici. Questo rischio mette in discussione decenni di lavoro scientifico e investimenti miliardari da parte dei Paesi membri dell’ESO, che hanno contribuito a fare del Paranal un pilastro della ricerca astronomica globale.

Risultati di uno studio del 2023 che riporta il poco inquinamento luminoso nella zona del Paranal. Credits: Falchi et al. 2023
Risultati di uno studio del 2023 che riporta il poco inquinamento luminoso nella zona del Paranal. Credits: Falchi et al. 2023

Un megaprogetto con un impatto senza precedenti

Il megaprogetto industriale proposto da AES Andes prevede la costruzione di un complesso di oltre 3000 ettari, un’area comparabile a quella di città come Valparaiso in Cile o Garching in Germania. Il piano include infrastrutture imponenti, come un porto, impianti per la produzione di ammoniaca e idrogeno, oltre a migliaia di unità per la generazione di energia. L’impatto su una delle regioni più preziose per l’astronomia mondiale sarebbe… devastante.

La necessità di considerare alternative per la localizzazione di questo complesso non è solo una questione locale, ma un appello a proteggere un patrimonio globale. Il deserto di Atacama, e in particolare l’area intorno al Paranal, è unico al mondo per la sua eccezionale stabilità atmosferica e l’assenza di inquinamento luminoso. Caratteristiche che, come detto, hanno reso il Paranal un laboratorio naturale per la scienza.

Il ricollocamento del progetto rappresenta attualmente l’unica soluzione praticabile per prevenire danni irreversibili. Salvaguardare i cieli incontaminati del Paranal significa preservare un’eredità scientifica e culturale per le generazioni future, proteggendo al contempo una delle poche finestre rimaste aperte sull’Universo.

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Tags: astronomiaESOfisicaIndustriaScienza

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