Il 24 febbraio 2025, presso il Dipartimento di Fisica “Ettore Pancini” dell’Università di Napoli Federico II, sono stati inaugurati due nuovi laboratori di ricerca: il PLANET (Physics LAboratory in Naples for Einstein Telescope) e l’AIL (Advanced Instrumentation Laboratory). Queste strutture faranno parte di due progetti nazionali di grande rilievo scientifico, ETIC e IRIS, finanziati nell’ambito del PNRR con il supporto dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e del Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR).
Il laboratorio PLANET sarà dedicato allo sviluppo di tecnologie chiave per il futuro osservatorio di onde gravitazionali Einstein Telescope (ET), un progetto internazionale che potrebbe vedere la sua realizzazione in Italia, presso il sito di Sos Enattos in Sardegna. L’AIL, invece, si concentrerà sulle applicazioni della superconduttività, con particolare attenzione alla diagnostica avanzata e al trasporto di energia sostenibile.
Alla cerimonia di inaugurazione hanno partecipato rappresentanti istituzionali e scientifici di primo piano, tra cui Michele Punturo, coordinatore scientifico di ETIC e responsabile internazionale di Einstein Telescope, e Lucio Rossi, responsabile del progetto IRIS.
I due nuovi laboratori si inseriscono in un’infrastruttura di ricerca più ampia, progettata per rafforzare la competitività italiana nei settori della fisica fondamentale e delle tecnologie avanzate. In particolare, il laboratorio PLANET giocherà un ruolo strategico nello sviluppo di componenti essenziali per Einstein Telescope, contribuendo alla candidatura italiana per ospitare questo rivoluzionario osservatorio di terza generazione.
PLANET: tecnologie italiane per Einstein Telescope
Il progetto Einstein Telescope (ET) rappresenta una delle infrastrutture scientifiche più ambiziose del prossimo decennio. Questo osservatorio di onde gravitazionali di terza generazione sarà in grado di rilevare segnali con una sensibilità senza precedenti, permettendo di esplorare fenomeni astrofisici finora inaccessibili.
L’Italia è in corsa per ospitare ET presso il sito di Sos Enattos, in Sardegna, grazie a un’iniziativa guidata dal consorzio ETIC (Einstein Telescope Infrastructure Consortium), finanziato dal PNRR e composto da 14 università ed enti di ricerca nazionali.

In questo contesto, il laboratorio PLANET dell’Università di Napoli Federico II avrà un ruolo chiave. Il laboratorio è stato attrezzato con strumentazione all’avanguardia per lo sviluppo e la caratterizzazione di sistemi optomeccanici ad alta sensibilità, fondamentali per la costruzione di ET. Tra le attività principali di PLANET figurano:
- Lo sviluppo di nuovi sistemi di filtraggio sismico, per migliorare l’isolamento delle vibrazioni e aumentare la precisione delle rilevazioni.
- La progettazione di componenti ottici innovativi, capaci di ridurre il rumore quantistico nei rivelatori di onde gravitazionali.
- Il monitoraggio del rumore ambientale e sismico, essenziale per la scelta e l’ottimizzazione del sito di Sos Enattos.
L’apertura del laboratorio PLANET rafforza la posizione dell’Italia nel panorama internazionale della ricerca sulle onde gravitazionali. Inoltre, consente alla comunità scientifica nazionale di contribuire attivamente alla fase progettuale di ET. Se il sito di Sos Enattos verrà selezionato come sede dell’osservatorio, l’Italia diventerà un centro nevralgico per lo studio della gravità e dell’astrofisica multimessaggera nei prossimi decenni.
AIL e il progetto IRIS
Parallelamente a PLANET, è stato inaugurato il laboratorio AIL (Advanced Instrumentation Laboratory), parte del progetto IRIS (Innovative Research Infrastructure on Applied Superconductivity).
IRIS è una rete nazionale dedicata allo sviluppo di tecnologie basate sulla superconduttività, con applicazioni che spaziano dalla fisica fondamentale alla transizione energetica. Il laboratorio AIL sarà il primo di sei poli previsti per IRIS. Si concentrerà sulla caratterizzazione di dispositivi superconduttivi avanzati.
Uno degli ambiti principali di ricerca di AIL riguarda la progettazione di magneti superconduttori ad alta efficienza. Questi sono essenziali per il trasporto di energia a zero emissioni e per il miglioramento delle prestazioni di acceleratori di particelle e dispositivi medici. Il laboratorio collaborerà con i poli IRIS di Milano e Salerno, per sviluppare strumenti diagnostici per magneti superconduttori e per la creazione di nuovi dispositivi di rivelazione ultra-sensibili.