La NASA sta valutando le opzioni di lancio disponibili nel 2025 e nel 2026 per la missione smallsat ESCAPADE (ESCApe and Plasma Acceleration and Dynamics Explorers), composta dai due satelliti Blue e Gold per lo studio della magnetosfera di Marte.
Il lancio di ESCAPADE era inizialmente previsto con il volo inaugurale del vettore pesante New Glenn di Blue Origin per l’autunno 2024, in una finestra che andava dal 13 al 21 ottobre. Il 6 settembre l’Agenzia ha comunicato la sua intenzione di non procedere al lancio, prevedendo che il razzo non sarebbe stato pronto in tempo.
Lo scorso 11 dicembre, al convegno annuale dell’American Geophysical Union, Rob Lillis, ricercatore principale di ESCAPADE presso lo Space Sciences Laboratory dell’Università della California, Berkeley, ha affermato che la decisione di non tentare un lancio in ottobre è stata presa un giorno prima dell’inizio previsto del rifornimento di carburante dei due satelliti che compongono ESCAPADE.
Il rinvio di ESCAPADE
Il volo inaugurale del New Glenn è atteso ormai da un po’. Tanto che quando ancora ESCAPADE doveva essere lanciata nel corso di quel volo, c’era più fermento per la partenza del razzo che per quella della missione.
Il New Glenn era stato selezionato nel febbraio 2023 come vettore di lancio dalla NASA, con l’assegnazione di un contratto di 20 milioni di dollari a Blue Origin che ha segnato la prima volta in cui l’Agenzia americana assegnava una missione scientifica interplanetaria a un vettore commerciale non ancora lanciato.
Nel frattempo però, circa un mese prima dell’apertura del periodo di lancio, dopo una revisione dei preparativi e una serie di consultazioni con Blue Origin, la Federal Aviation Administration (FAA) e il team di sicurezza,
oltre ai responsabili del Programma di Servizi di Lancio della NASA e del suo Direttorato delle Missioni Scientifiche, la NASA ha deciso di non procedere con il lancio. “Per evitare costi significativi, tempi e sfide tecniche” nello scarico di idrazina e tetrossido di azoto dal veicolo, se il lancio non fosse avvenuto nei tempi previsti.
Lancio che, nel frattempo, ancora ad oggi [17 dicembre 2024] non è stato effettuato. Anche se Blue Origin ha affermato qualche giorno fa che sta ancora lavorando per poterlo effettuare prima della fine dell’anno. Il nuovo payload, al posto di ESCAPADE, sarà il Blue Ring Pathfinder, un trasportatore di satelliti.
Cosa comporta un lancio nel 2025 o nel 2026?
All’annuncio della rinuncia al lancio a ottobre 2024, la NASA aveva anche affermato che avrebbe effettuato un lancio non prima della primavera del 2025, senza fornire alcuna informazione sulla traiettoria. Una partenza nei primi mesi del 2025, infatti, sarebbe al di fuori delle consuete finestre di lancio per Marte, che sono disponibili all’incirca ogni due anni.
Lillis ha affermato che per missione si stanno ora esaminando le opportunità di lancio nel 2025 e nel 2026, con un arrivo su Marte previsto attorno a settembre 2027, quindi due anni dopo rispetto a quanto pianificato. Il vettore di lancio sarebbe sempre il New Glenn.
Queste nuove opportunità di lancio comportano traiettorie complesse rispetto al volo diretto verso Marte, disponibile durante le finestre di lancio tradizionali. Diverse opzioni per le opportunità di lancio a fine 2025 e inizio 2026 comporterebbero quella che Lillis ha descritto come una “danza a forma di fagiolo” attorno al punto di Lagrange L2 del sistema Terra-Sole, prima di effettuare un’assistenza gravitazionale con la Terra per poi dirigersi verso Marte.
Queste traiettorie alternative offrono alcuni vantaggi. Per esempio, consentono osservazioni dell’ambiente meteorologico spaziale oltre il punto L2 a distanze fino a 3.5 milioni di km dalla Terra, una regione ancora non oggetto di studio. Tuttavia, la crociera estesa significherà una maggiore esposizione alle radiazioni per ESCAPADE, cosa di cui, comunque, al momento il team di missione non è preoccupato.
Attualmente, i satelliti si trovano nella struttura di Rocket Lab a Long Beach, California.