Il Dark Energy Spectroscopic Instrument (DESI) ha fornito la verifica più rigorosa fino ad oggi della teoria della Relatività Generale di Einstein su scale cosmiche, analizzando la distribuzione e il clustering galattico attraverso 11 miliardi di anni di storia cosmica.
DESI, un sofisticato strumento installato sul telescopio Nicholas U. Mayall da 4 metri presso il Kitt Peak National Observatory, ha la capacità di catturare simultaneamente la luce proveniente da 5000 galassie. Cosa che lo rende uno strumento rivoluzionario per l’indagine cosmologica.
L’analisi recente, basata sui dati del primo anno di osservazioni, ha mappato quasi 6 milioni di galassie, permettendo ai ricercatori di studiare l’evoluzione delle strutture cosmiche con una precisione senza precedenti.
Validazione della Relatività Generale su scala cosmica
L’analisi dei dati di DESI ha fornito una conferma straordinaria delle previsioni della Relatività Generale di Einstein riguardo al comportamento della gravità su scale cosmologiche. Questo risultato assume particolare rilevanza nel contesto delle teorie della gravità modificata, proposte come alternative per spiegare fenomeni come l’espansione accelerata dell’Universo, generalmente attribuita all’energia oscura.
La precisione senza precedenti delle misurazioni ha permesso di superare gli sforzi precedenti che avevano richiesto decenni di osservazioni. L’analisi ha esaminato non solo le cosiddette oscillazioni acustiche barioniche (BAO), ma ha esteso lo studio alla distribuzione della materia su diverse scale spaziali.
Di seguito, una simulazione che mostra come più o meno gravità influenzi le posizioni delle galassie che osserviamo, cambiando il modo in cui sono raggruppate in una mappa galattica. Credits: DESI collaboration/C. Lamman and M. Rashkovetskyi
Un aspetto particolarmente significativo della ricerca riguarda i vincoli sulla massa dei neutrini, le uniche particelle fondamentali le cui masse non sono ancora state misurate con precisione. DESI ha fornito i limiti più stringenti fino ad oggi, indicando che la somma delle masse dei tre tipi di neutrini deve essere inferiore a 0.071 eV/c², complementando così le misurazioni di laboratorio.
Implicazioni per la comprensione dell’energia oscura
I risultati di DESI hanno importanti implicazioni per la nostra comprensione dell’energia oscura, che costituisce circa il 70% del contenuto energetico dell’universo. L’analisi approfondita del primo anno di dati ha rivelato indizi che suggeriscono una possibile evoluzione dell’energia oscura nel tempo, un’osservazione che potrebbe rivoluzionare la nostra comprensione della cosmologia moderna.
Nel video di seguito, a 360 gradi, un “viaggio” interattivo attraverso milioni di galassie mappate utilizzando i dati delle coordinate di DESI. Credits: Fiske Planetarium/CU Boulder/DESI collaboration
La collaborazione DESI sta attualmente analizzando i dati dei primi tre anni di osservazioni, con l’aspettativa di presentare misurazioni aggiornate dell’energia oscura e della storia dell’espansione dell’Universo nel prossimo anno. La coerenza tra i risultati estesi rilasciati recentemente e la precedente indicazione di un’energia oscura evolutiva aumenta poi l’interesse per la prossima analisi.
Questa ricerca, intanto, rappresenta non solo un trionfo tecnologico nella mappatura dell’Universo, ma anche un passo fondamentale verso la comprensione delle componenti più enigmatiche del cosmo: la materia oscura e l’energia oscura, che insieme costituiscono circa il 95% del suo contenuto.
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