In questi giorni a Washington D.C. si sta tenendo il SATELLITE 2024, una fiera di settore, con un focus particolare nelle tecnologie satellitari. Ieri, 19 marzo, si è tenuto un incontro con Gwynne Shotwell, Presidenti e COO di SpaceX e a capo della sezione dell’azienda stanziata a Starbase.
Durante la conferenza, Shotwell ha affermato che con il terzo volo di Starship, avvenuto il 14 marzo, hanno ottenuto tutto ciò che si erano prefissati. Non hanno raggiunto alcuni obiettivi, ma ciò permetterà loro di sviluppare ulteriormente i prototipi successivi.
Entro la fine dell’anno l’obiettivo di Starship è raggiungere l’orbita, rilasciare i primi satelliti e recuperare entrambi gli stadi. Riguardo quest’ultimo punto, Shotwell non ha specificato se il recupero implichi la loro cattura al volo con Mechazilla o se puntino solo a un rientro controllato in un punto ben specifico. È ovvio però che intendesse questa seconda opzione, dato che le strutture di terra non sembrano essere pronte per un rientro controllato.
La Presidente di SpaceX ha anche aggiunto che per il 2024 hanno in programma 148 lanci del Falcon 9, di cui 26 già portati a termine. Secondo Shotwell, il prossimo volo di Starship potrebbe avvenire tra circa 6 settimane, ovvero nei primi giorni di maggio. Ciò dipende da diversi fattori, soprattutto legati al rilascio dei permessi da parte della Federal Aviation Administration.
I permessi per il nuovo volo di Starship
SpaceX, prima del prossimo lancio, dovrà ottenere nuovi permessi da parte della Federal Aviation Administration. Prima di allora, dovranno conclude le indagini legate al mancato completamento del profilo di volo proposto, con la distruzione dei due prototipi durante il rientro.
Rispetto ai precedenti lanci, questa indagine dovrebbe richiedere meno tempo, come dichiarato da Kelvin Coleman, amministratore associato della FAA per il trasporto spaziale commerciale. Coleman, sempre a Washington, ha affermato che il volo di Starship “si è concluso con quello che chiamiamo un incidente, ma alla fine lo riteniamo un tentativo di lancio riuscito”. Il volo si è concluso senza provocare feriti e senza danneggiare beni a terra, un fattore molto importante per svolgere velocemente le indagini.
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— SpaceX (@SpaceX) March 16, 2024
Attualmente la procedura prevede di aggiornare la licenza di lancio per ogni volo, dato che a ogni test vengono effettuati dei cambiamenti al piano di volo. La FAA potrebbe però presto modificare i metodi con cui rilasciano le licenze, approvando più di un volo alla volta.
A febbraio, l’agenzia federale ha annunciato che istituiranno un comitato per collaborare con l’industria spaziale, con l’obbiettivo di migliorare la sezione del regolamento chiamata Part 450, dedicata proprio ai lanci.
Tra il secondo lancio di Starship, avvenuto il 18 novembre, e il terzo del 14 marzo, sono trascorsi 117 giorni. SpaceX ha dovuto attendere 116 giorni prima che la Federal Aviation Administration rilasciasse i permessi, generando così incertezza sull’effettiva data per il decollo. Per il prossimo volo le operazioni dovrebbero essere più rapide, tanto che i piani di SpaceX prevedono di effettuare dai 6 ai 9 lanci di Starship nel 2024.
In questo approfondimento video abbiamo riassunto e analizzato tutto il terzo volo.
La preparazione per il prossimo volo di Starship
Oltre all’ottenimento dei permessi, è necessario che si riducano anche i tempi di controllo e riparazione delle strutture a supporto dei lanci. Nel corso dell’ultimo anno SpaceX ha implementato diverse migliorie atte a proteggere le diverse infrastrutture di terra dell’area di lancio. Saranno sempre meno necessari lunghi interventi di manutenzione e riparazione, potendo in questo modo effettuare molti più lanci ravvicinati.
SpaceX ha dimostrato che il nuovo Water Deluge System è in grado di proteggere la base del pad dal calore e dalla pressione generati dai 33 Raptor del Super Heavy. A seguito del secondo lancio però, le fiamme dei motori avevano danneggiato alcune componenti che si trovano più in alto.
Tra queste, il Quick Disconnect Arm della Starship e alcune parti dei bracci della torre. SpaceX ha anche dovuto sostituire i 20 hold-down clamps, “morsetti” utilizzati per trattenere il Super Heavy finché i motori non raggiungono la spinta necessaria per il decollo. Accanto a questi si trovano anche si dispositivi per l’avviamento dei 20 motori Raptor dell’anello esterno del Super Heavy.
Se le migliorie apportate al pad sono state in grado di proteggere tutte le infrastrutture, entro un mese Booster 11 potrebbe già raggiungere la rampa di lancio. Questo farà coppia con la Ship 29 e presto entrambi i prototipi dovranno eseguire il test di accensione dei motori.
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