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| On 3 mesi ago

La NASA cancellerà il programma OSAM-1 per l’On-Orbit Manufacturing

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La NASA ha comunicato il giorno 1 marzo che terminerà lo sviluppo della missione OSAM-1 (On-orbit Servicing, Assembly, and Manufacturing 1). Si tratta di un grande progetto da oltre 2 miliardi di dollari per lo sviluppo di una missione di test per il rifornimento e la modifica di satelliti direttamente in orbita.

I motivi dichiarati dalla NASA sono molteplici, e derivati da una indagine indipendente pubblicata a ottobre dall’OIG (Office of Inspector General). Quest’ultimo è un ufficio indipendente della NASA che si occupa di controllare i vari progetti e come vengono investiti i fondi federali.

L’OIG aveva rilevato diversi problemi in questa missione, che avevano comportato un aumento dei costi e ritardi nel calendario. La causa principale era le scarse prestazioni del contraente e le continue sfide tecniche. Dopo aver aggiornato i costi e il programma nell’aprile 2022, l’OIG aveva rilevato che il progetto superava il budget di 2.05 miliardi di dollari e la data di lancio prevista per dicembre 2026 non sarebbe stata rispettata.

La maggior parte dell’aumento dei costi e dei ritardi è attribuibile alle carenti prestazioni di Maxar nello sviluppo del bus del satellite e di SPIDER, con consegne ritardate di circa due anni. La struttura di questi contratti a prezzo fisso (FFP) non offre alla NASA la flessibilità necessaria per incentivare Maxar a migliorare le sue prestazioni, di conseguenza, la NASA stava fornendo direttamente personale e servizi aggiuntivi per mitigare i problemi.

La difficoltà di OSAM-1

La missione OSAM-1 è in fase di sviluppo dal 2015, e attualmente impiega circa 450 persone solo alla NASA. Questo è stato dichiarato in una nota inviata dall’Agenzia al giornale CNBC. L’impegno ora è cercare di spostare queste persone su altri progetti e riutilizzare o vendere maggior hardware e progetti sviluppati finora.

La missione OSAM-1 avrebbe dovuto agganciarsi al satellite Landsat-7 americano, e almeno dimostrare la capacità di rifornire il satellite di propellente. Uno dei motivi per cui la missione è stata cancellata è però anche questo, in quanto la NASA ha rilevato che la richiesta per rifornimenti di propellente verso satelliti già in orbita diminuirà sempre più.

L’accordo della NASA era dal 2023 spostato all’azienda Maxar Space Systems, nata dalla divisione della casa madre Maxer Technology. Questa divisione è stata effettuata nel 2023 dopo che la società è stata comprata, ritirata dalla borsa e divisa in Maxar Intelligence, focalizzata sull’osservazione della Terra e le analisi dati, e Maxar Space Systems, focalizzata nella produzione di Hardware.