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| On 3 mesi ago

FAA e SpaceX hanno terminato le indagini sul secondo volo di Starship

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La Federal Aviation Administration ha ultimato le indagini riguardo quanto accaduto il 18 novembre 2023 durante il secondo volo di test di Starship. Sia l’agenzia federale che la stessa SpaceX hanno pubblicato i risultati ottenuti, permettendoci di conoscere un po’ meglio le cause che hanno portato all’esplosione dei due prototipi.

Ora che le indagini sono terminate, SpaceX potrebbe presto ottenere i permessi di volo per il terzo lancio di Starship. Tra la pubblicazione delle indagini inerenti il primo lancio e i permessi per il secondo erano trascorsi 68 giorni. È possibile però che siano necessari molti meno giorni, poiché in questa occasione non è richiesta un’analisi di impatto ambientale.

Attualmente però, l’azienda di Musk non sembra essere pronta a far decollare nuovamente il suo vettore. Il Booster 10 si trova al sito di costruzione, probabilmente per delle ispezioni e modifiche. La Ship 28 invece è sul pad suborbitale dove ieri, 26 febbraio, ha effettuato uno spin prime test. Probabilmente nei prossimi giorni eseguiranno anche uno static fire test, avviando i motori Raptor.

Cosa è successo il 18 novembre?

Tutte le fasi del volo, fino a pochi istanti dopo la separazione tra la Ship 25 e il Booster 9 sono state eseguite come da programma. Il decollo è avvenuto con successo alle 14:02:50, con l’avviamento di tutti e 33 i Raptor del Super Heavy, un primo importante successo.

Dopo circa 2 minuti e 42 secondi dalla partenza, ha avuto inizio la manovra di hot staging, mai tentata prima da SpaceX. Il Super Heavy ha spento 30 Raptor mentre la Ship 25 ha avviato i suoi sei motori, dando inizio alla separazione. Una volta sganciati, la Starship ha continuato la sua ascesa, mentre per il booster sono iniziati i problemi legati alla manovra di ritorno.

Il Booster 9 avrebbe infatti dovuto ruotare avviando nuovamente i 10 Raptor dell’anello centrale. Durante questa operazione però un problema non specificato ha causato l’ostruzione di uno dei filtri dell’ossigeno a monte del motore. Il Raptor ha quindi ricevuto un apporto di carburante non bilanciato e ciò ha causato la sua distruzione, danneggiando anche altre componenti, provocando a cascata la distruzione completa del Booster 9. L’esplosione è avvenuto quando il Super Heavy si trovava a circa 90 km di altezza, dopo più di tre minuti e mezzo di volo.

L’esplosione della Ship 25 invece è avvenuta alle 14:10:55, causata da una perdita. Dopo circa sette minuti di volo era previsto che la Starship iniziasse a sfiatare l’ossigeno caricato in eccesso, aggiunto per simulare un volo in cui il vettore deve trasportare carichi nello spazio. L’ossigeno aggiuntivo doveva essere rimosso per raggiungere i valori di massa richiesti per il rientro controllato.

Con l’inizio dello sfiato si è presentata anche una perdita, dando origine a una combustione che ha interrotto le comunicazioni tra i computer di bordo. Si sono così attivati i sistemi di protezione, che hanno portato allo spegnimento prematuro di tutti e sei i motori. Violando i parametri della missione, si è attivato il Flight Termination System, distruggendo così la Starship quando si trovava a circa 150 km di altezza e viaggiava a 24.000 km/h.

Le modifiche e per il prossimo lancio

Nel report di SpaceX, presentato alla Federal Aviation Administration, l’azienda ha identificato 17 azioni correttive per porre rimedio ai problemi riscontrati nel secondo volo. Sette di queste azioni sono relative al Super Heavy e dovrebbero già essere state apportate tutte sul Booster 10. Tra queste vi è proprio una modifica al sistema di filtraggio dei propellenti.

Il maggior numero di azione correttive, le restanti 10, sono legate alla Starship. SpaceX ha dovuto aggiungere e migliorare il sistema antincendio, oltre a rinforzare e modificare alcune strutture per evitare le perdite.

Tutte queste modifiche dovrebbero essere già presenti sulla Ship 28, che sarà anche la prima Starship a volare dotata di Raptor con attuatori elettromeccanici. SpaceX ha già utilizzato motori di questo tipo sul Booster 9, dimostrando la loro affidabilità durante le prime fasi di volo.

Attualmente SpaceX non ha ancora dichiarato quando è previsto il terzo volo di Starship, sia perché i prototipi non sono pronti che per la mancanza dei permessi. Le operazioni da svolgere prima del decollo sono ancora diverse, tra cui l’esecuzione del Wet Dress Rehearsal.

Nelle scorse settimane SpaceX ha tentato di testare il rifornimento completo del Booster 10 e della Ship 28, ma le prove sono sempre terminate prima del previsto. Probabilmente sono emersi alcuni problemi che hanno costretto l’azienda a riportare il Super Heavy al sito di costruzione e collaudare la Starship in separata sede. Potrebbe quindi accadere che SpaceX si ritrovi con i permessi di lancio senza che i suoi prototipi siano pronti al volo.