Il 4 dicembre è stato pubblicato un articolo sul sito European Spaceflight, riportando la notizia della perdita di due serbatoi del quarto stadio del vettore Vega, costruito da Avio. Questi due serbatoi fanno parte di un gruppo di quattro, usati per alimentare il quarto stadio del razzo.
Il vettore di Avio è attualmente in fase di preparazione per il suo ultimo volo, che sarà eseguito a metà del 2024, e proprio di questo “esemplare” facevano parte i due serbatoi smarrititi, e poi ritrovati da Avio. Il problema sembra ora essere lo stato di questi componenti, che si sono danneggiati e probabilmente non più utilizzabili.
La situazione è complicata dal fatto che Avio ha dismesso la linea di produzione di questo componente, in quanto l’impianto di Colleferro dove venivano prodotti i serbatoi è in fase di ristrutturazione. In più, il lancio del prossimo Vega sarà l’ultimo per questo vettore, e nessun hardware aggiuntivo è stato prodotto.
Una situazione particolare
La storia in questione è stata raccontata da una fonte interna ad Avio al sito European Spaceflight, solitamente affidabile, che poi ha confermato il fatto da una seconda fonte, sempre interna all’azienda ma indipendente dalla prima.
La domanda che sorge spontanea è come sia possibile perdere due componenti così importanti e insostituibili. Sembrerebbe, sempre in base alla ricostruzione fornita dalla fonte originale, che i due serbatoi non siano stati correttamente indicati e catalogati e quindi scambiati per materiale di scarto. Sono stati poi trasportati a una discarica vicina dove sono stati trovati. Sembrerebbe che non siano più utilizzabili.
Abbiamo chiesto un chiarimento ad Avio, che al momento non è ancora pervenuto. Aggiorneremo questo articolo nel caso emergano ulteriori affermazioni o dettagli da parte dell’azienda.
La soluzione?
L’ultimo lancio del lanciatore Vega è attualmente in programma nella prima metà del 2024, per portare in orbita il satellite Biomass. Si tratta di un satellite dell’ESA, che sarà utilizzato per l’osservazione della Terra, in particolare per la mappatura delle biomasse. Si tratta di un payload piuttosto delicato, un progetto da oltre 200 milioni di Euro.
Le soluzioni che Avio potrebbe intraprendere per risolvere lo smarrimento di questi due serbatoi sono principalmente due. Entrambe sono state diffuse sempre da European Spaceflight, ma non è confermato che siano le sole. La prima prevede di riutilizzare due dei quattro serbatoi utilizzati per la campagna di test prima del lancio inaugurale del Vega nel 2012. Si tratta di una soluzione delicata, in quanto l’hardware in questione ha oltre 10 anni.
La seconda soluzione è quella di utilizzare uno stadio AVUM+, lo stesso che monta il Vega-C. Essendo questa una soluzione che porterebbe a un vettore mai testato, è difficile che l’ESA accetti una soluzione di questo tipo per un satellite importante come Biomass.
Attualmente Avio sta effettuando diverse modifiche al sistema di lancio Vega-C, che dovrebbe tornare attivo solo alla fine del 2024.