Il 5 settembre 2023, nel Centro Spaziale della Guyana Francese, è stato effettuato un test della sequenza di lancio completa dell’Ariane 6, seguito da un hot-fire test dello stadio centrale. Le operazioni, condotte dal team di ArianeGroup, congiuntamente all’Agenzia Spaziale Francese (CNES) e all’Agenzia Spaziale Europea (ESA) si sono svolte direttamente sulla rampa di lancio del nuovo vettore.
Questa prova fa seguito all’integrazione iniziale del lanciatore Ariane 6 sulla rampa di lancio avvenuta nell’ottobre dell’anno scorso e ai test di qualifica degli impianti del vettore. Il 18 luglio scorso, inoltre, si è svolto (con successo) il primo test della sequenza di lancio. Quest’ultimo ha permesso di convalidare il test fino all’accensione della camera di combustione del motore.
Il test
Il test era inizialmente programmato per il 29 agosto, ma è stato poi rimandato per alcune complicazioni tecniche che riguardavano il sistema di rifornimento e il conto alla rovescia automatizzato.
Questa prova rappresenta, di fatto, la naturale evoluzione della precedente. I tecnici hanno eseguito una simulazione della sequenza di lancio completa seguita anche da un final countdown. Durante la prova si è anche proceduto al riempimento dei serbatoi dello stadio superiore e del core con idrogeno liquido e ossigeno liquido. A conclusione del test vi è stata l’accensione e l’avvio del Vulcain 2.1. Il motore dello stadio centrale è rimasto acceso per i successivi quattro secondi operando in regime stazionario.
Questa tappa cruciale della campagna di test di Ariane 6 fa parte del processo di qualificazione globale del sistema di lancio, che comprende il lanciatore e i suoi sistemi di terra, in particolare il complesso di lancio ELA4 dedicato ad Ariane 6 e la sua area di lancio ZL4.
🎥 Fuelled-up dress rehearsal for #Ariane6 launch with ignition and startup of the core stage’s Vulcain 2.1 engine, followed by four seconds of firing. See https://t.co/UENHbEZtbW @CNES @ArianeGroup @ESA_transport pic.twitter.com/c2uF7nBRWE
— European Space Agency (@esa) September 6, 2023
Al termine dei test Martin Sion, CEO di ArianeGroup ha dichiarato:
“Abbiamo convalidato tutte le operazioni necessarie per eseguire una campagna di lancio completa. Il nostro obiettivo è quello di ridurre il tempo tra due voli di un terzo rispetto a quello necessario per Ariane 5. Questo è fondamentale per soddisfare le esigenze dei clienti di Arianespace. Questi successi sono resi possibili dalla stretta collaborazione tra i team di ESA, CNES, ArianeGroup e Arianespace e dal loro costante impegno nello sviluppo del sistema di lancio Ariane 6”
Toni Tolker-Nielsen, Direttore del Trasporto Spaziale dell’ESA ha aggiunto:
“Questo importante test è un’altra pietra miliare sulla strada verso il volo inaugurale. Questo successo dimostra il duro lavoro e l’eccellente cooperazione dei team che stanno preparando Ariane 6 per il suo primo lancio. La nostra priorità non è solo il successo del volo inaugurale, ma anche il progresso che seguirà, dato il numero di contratti di servizio di lancio firmati fino ad oggi per Ariane 6”.
A che punto siamo?
Ariane 6 sarebbe dovuto essere operativo già nel 2020, ArianeGruoup ha più volte posticipato il suo volo inaugurale. In una recente conferenza stampa Josef Aschbacher, Direttore Generale dell’ESA, ha comunicato che Ariane 6 sarà lanciato nella prima metà del 2024. La data ufficiale sarà comunicata ad ottobre, dopo che il lanciatore avrà superato un ulteriore test.
Ariane 6 dovrà infatti completare una prova di accensione del core stage, che comprenderà circa 8 minuti (470 secondi) di funzionamento del motore Vulcain 2.1. Questo test simulerà l’intera fase di volo dello stadio centrale e contribuirà alla qualifica al volo di tale stadio.
Nell’ultimo periodo l’intensificarsi dei test e i relativi successi rendono la “nascita” di Ariane 6 qualcosa di non troppo lontano nel tempo. I booster di Ariane 6 (ESR, Equipped Solid Rockets) sono già qualificati e i loro motori a propulsione solida P120C hanno già volato due volte con successo con il Vega-C. Gli stadi a propulsione liquida per il primo volo di Ariane 6, inoltre, sono già in fase di integrazione e finalizzazione.
Proprio ad uno di questi stadi, il primo settembre è stato effettuato un collaudo dei sistemi propulsivi, nel dettaglio dello stadio superiore. Il test si è svolto presso il centro di prova motori dell’agenzia aerospaziale tedesca DLR a Lampoldshausen, in Germania. I tecnici hanno testato con successo il nuovo motore principale Vinci e il più piccolo sistema propulsivo ausiliario APU (Auxiliary Power Unit).
La mancanza di un lanciatore europeo pesante è un problema “grave” per citare lo stesso Aschbacher. Tuttavia, se tutti i rimanenti test dovessero avere esito positivo, l’Europa potrebbe finalmente riacquistare l’accesso indipendente allo spazio per grandi satelliti, nel giro di qualche mese.
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