Articolo del 5 settembre 2023
Siamo probabilmente alla vigilia di un nuovo lancio di Starship e Super Heavy, il secondo dopo quello avvenuto il 20 aprile e concluso con una spettacolare esplosione. Se in quell’occasione non vi era una distinzione netta tra successo e fallimento, questa volta SpaceX ha un obbiettivo ben preciso: raggiungere lo spazio.
Ad agosto, per la prima vota abbiamo visto il Super Heavy in una versione inedita, dotato di anello per l’hot staging. SpaceX ora deve solo portare a termine gli ultimi test e attendere i permessi da parte della Federal Aviation Administration per poi procedere al lancio.
Vediamo nel dettaglio le prove condotte da SpaceX nel mese di agosto in questo nuovo articolo della rubrica “I progressi di Starship”.
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Avviati per la prima volta 33 Raptor
SpaceX non era mai riuscita nell’impresa di avviare tutti e 33 i motori Raptor, nemmeno durante il lancio di Starship e Super Heavy del 20 aprile. Durante il secondo static fire test del Booster 9 avvenuto il 25 agosto però, SpaceX è riuscita a raggiungere questo obbiettivo, ma si è trattato solamente di un successo parziale.
Poco dopo l’avviamento infatti, due Raptor si sono spenti e solamente 31 motori sono rimasti attivi per tutta la durata del test, circa 5 secondi. Purtroppo non sappiamo cosa abbia portato al prematuro arresto dei Raptor, ma pare che sia un problema che SpaceX è in grado di risolvere mantenendo il booster sul pad di lancio. Durante la prova il Super Heavy è riuscito a generare 3600 tonnellate di spinta, quasi quanto un Saturn V. A piena potenza, il booster di SpaceX è in grado di generare 7590 tonnellate di spinta, e questo significa che per il test hanno sfruttato solamente il 50% circa delle sue prestazioni. È possibile che ciò sia stato fatto per evitare di danneggiare la base del pad di lancio, nonostante l’utilizzo del Water Deluge System.
Il primo tentativo di avviare tutti e 33 i Raptor del Booster 9 era avvenuto il 6 agosto, ma in quell’occasione erano emersi maggiori problemi. Quattro motori non si erano avviati, portando a una interruzione del test prima del tempo prestabilito. Successivamente, il prototipo è stato riportato nella Mega Bay, dove gli operai hanno poi installato l’anello per l’hot staging, alto circa 1,8 metri, facendo così raggiugnere al Super Heavy i 71,3 metri di altezza circa.
Mentre il booster non era sul pad, SpaceX ha collaudato i 20 Quick Disconnect Arm dei Raptor esterni, utilizzati per avviare questi motori. È possibile che siano stati questi la causa del mancato avviamento di alcuni Raptor. Inoltre, hanno collaudato anche il Water Deluge System, che sembra sia stato in grado di evitare grossi danni alla base pad. Il Booster 9 è poi ritornato al sito di lancio il 22 agosto.
L’incoronazione del Super Heavy
Prima di installare l’anello per l’hot staging sul Booster 9, SpaceX ha collaudato questo nuovo elemento al sito di Massey. Per il test hanno utilizzato un piccolo serbatoio, per poi utilizzare un’apposita macchina dotata di tiranti per simulare le forze che agiranno sull’anello. Il collaudo ha poi permesso a SpaceX di procedere con l’installazione, avvenuta il 19 agosto.
Tramite alcune immagini rilasciate ufficialmente dall’azienda, abbiamo potuto osserva in dettaglio la struttura del nuovo anello. I fori presenti lungo la superficie esterna serviranno per far fuoriuscire i gas di scarico dei motori della Starship.
Vented interstage and heat shield installed atop Booster 9. Starship and Super Heavy are being upgraded to use a separation method called hot-staging, where Starship’s second stage engines will ignite to push the ship away from the booster pic.twitter.com/UbMpciGJqd
— SpaceX (@SpaceX) August 18, 2023
L’anello inoltre, è dotato anche di una cupola, che serve a proteggere la parte superiore del Super Heavy. Qui si trova la cupola del serbatoio del metano e i motori utilizzati per la rotazione delle quattro griglie per il controllo del rientro. La sommità della cupola del nuovo anello è piatta, per lasciare spazio ai tre Raptor centrali della Starship. L’intera struttura presenta dei rinforzi, per poter resistere ai carichi e alle forze che si genereranno durante il volo.
Attualmente SpaceX non ha ancora spiegato nel dettaglio come avverrà la separazione tra Super Heavy e Starship, quindi non sappiamo quali Raptor utilizzerà quest’ultima.
Ship 25 pronta al volo
Il 6 agosto la Ship 25, che farà poi coppia con il Booster 9 durante il lancio, è stata trasportata al sito di costruzione per poi essere collocata nel Rocket Garden. La Ship 25 è pressoché identica alla numero 24, utilizzata durante il volo del 20 aprile, ma presenta una differenza aggiunta di recente. Hanno infatti praticato diversi piccoli fori alla sua base, probabilmente per facilitare la fuoriuscita di gas provenienti dai motori.
A fine agosto gli operai hanno poi iniziato a rimuovere i ganci utilizzati per sollevare il prototipo tramite gru, per poter completare lo scudo termico della parte superiore. Hanno anche applicato il logo di SpaceX e due scritte che riportano la sigla “S25”.
Con questa Starship hanno effettuato solamente uno static fire test il 27 giugno, avviando con successo tutti e 6 i Raptor. È possibile che SpaceX abbia un livello di confidenza tale da non avere più bisogno di altre prove con questo prototipo prima del lancio.
Il 5 settembre SpaceX ha nuovamente riportato la Ship 25 al sito di lancio, per sollevarla e unirla per la prima volta al Booster 9, in modo da poter eseguire gli ultimi test.
Quando avverrà il lancio ?
Attualmente non hanno ancora comunicato una data cerca, ma è possibile che questo possa avvenire entro la fine del mese. Diversi segnali infatti, indicano che l’evento è ormai imminente.
Il 1 settembre, a Starbase è giunto un carico di esplosivi che verranno installati nel Flight Termination System (FTS). Questo dispositivo avrà il compito di distruggere i prototipi in caso di comportamento anomalo durante il volo. A seguito del primo lancio, SpaceX ha dovuto apportare delle modifiche al FTS, in quanto la sua attivazione e successiva distruzione dei prototipi aveva richiesto più tempo del previsto.
SpaceX dovrà anche condurre un Wet Dress Rehearsal (WDR), ovvero eseguire tutte le operazioni che porteranno al decollo del vettore, senza però avviare i motori. Durante il WDR, Starship e Super Heavy saranno riforniti completamente con ossigeno e metano, entrambi allo stato liquido. Saranno poi necessari almeno tre giorni dopo questa prova per riempire nuovamente i serbatoi di terra.
Rimane poi l’incognita dei permessi che la Federal Aviation Administration dovrà rilasciate, in quando non si hanno informazioni a riguardo.
Attualmente, l’unica indicazione proviene dai NOTMAR, gli avvisi ai naviganti inerenti le zone di mare interdette. L’ultimo avviso indica possibili attività spaziali in un arco temporale che va dall’8 al 13 settembre. È difficile però che Starship e Super Heavy partano in queste date, a causa dei test ancora da effettuare.
Al sito di McGregor, in Texas, SpaceX ha condotto anche un particolare test, avviando un Raptor su un banco di prova orizzontale. Il motore però era inclinato di 15 gradi verso l’alto, ovvero il massimo movimento che può compiere una volta montato sulla Starship. Musk ha dichiarato che si trattava di una prova per simulare la fase la manovra per l’atterraggio.
Long duration test fire of Raptor while gimbaled 15 degrees pic.twitter.com/HuYqmtE8fc
— SpaceX (@SpaceX) August 17, 2023
A Starbase si lavora anche per il futuro
Oltre ai preparativi per il lancio a Starbase si pensa anche al futuro del progetto, sia per quanto riguarda i nuovi prototipi che gli edifici. Proprio riguardo queste strutture, il 27 agosto gli operai hanno demolito la Mid Bay, un edificio alto circa 45 metri dove venivano assemblati i serbatoi delle Starship.
Ora i prototipi sia di Starship che Super Heavy vengono ultimati nella High Bay o nella Mega Bay, mentre è in fase di costruzione anche un’altra Mega Bay. Ciò permetterà a SpaceX di aumentare il ritmo di costruzione dei prototipi. Continuano inoltre i lavori di ampliamento dell’unico edificio dove in futuro verranno realizzate tutte le componenti.
A Starbase hanno anche spostato quello che sembrerebbe essere il primo prototipo di Starship per il trasporto umano. Si tratta solamente di un nose cone (di cui avevamo già parlato a giugno), che presenta una porta e della strumentazione che dovrebbe essere legata ai sistemi di supporto vitale. Probabilmente si tratta di un prototipo per poter effettuare i primi test sull’abitabilità della Starship, per poi aggiungere man mano la strumentazione che utilizzeranno gli astronauti.