Avio si è aggiudicata tre importanti contratti, che ribadiscono l’importanza dell’azienda italiana nel panorama spaziale europeo. Il 13 Marzo, Giulio Ranzo, CEO di Avio, ha annunciato di aver firmato con Daniel Neuenschwander, direttore dello Space Transportation System dell’Agenzia Spaziale Europea, due contratti di sviluppo, dal valore complessivo di oltre 285 milioni di euro.
Il primo, da 181.6 milioni di euro, è dedicato ad un progetto denominato STS e riguarda lo sviluppo di un nuovo lanciatore leggero a due soli stadi (LOX-CH4, ovvero ad ossigeno liquido e metano), per dimostrare l’accesso in orbita con questa tipologia di veicoli.
Il secondo, da 103.7 milioni di euro, invece, finanzierà un programma denominato HTE, riguardante lo sviluppo di un nuovo motore a propulsione liquida LOX-CH4, ma con livelli di spinta più alti, migliorando performance e affidabilità.
Dato che Avio ha di recente dimostrato con successo che il motore M10 può rappresentare un ottimo punto di partenza per la tecnologia LOX-CH4 in Europa, questi due contratti si inseriscono perfettamente nel contesto spaziale attuale, andando a ricercare alternative per l’accesso alle orbite attorno alla Terra.
“L’obiettivo dei due progetti – ha commentato Ranzo – è di preparare il terreno per i sistemi di trasporto spaziale di futura generazione, basati su propulsione liquida a ridotto impatto ambientale (potenzialmente riutilizzabili). Per questo scopo Avio può far leva sulle conoscenze già sviluppate sul propulsore a metano di più piccola taglia, capitalizzando tale esperienza per applicazioni più ambiziose. I progetti saranno guidati da Avio come appaltatore principale, supportato da una catena di fornitura industriale italiana, nonché da centri di ricerca e università italiani”.
L’evento è avvenuto al MIMIT (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), in presenza del ministro Adolfo Urso, che afferma: “La firma è importante per il raggiungimento degli obiettivi PNRR per lo spazio. Ancora una volta viene ribadito il nostro impegno su un settore determinante, in cui l’Italia può e deve avere un ruolo di leadership grazie al lavoro fatto dalle imprese italiane, la cui tecnologia riscuote unanime riconoscimento”.
Altre opportunità per VEGA-C
Il 14 Marzo, invece, Arianespace si è aggiudicata un contratto per la fornitura di due lanci di Vega-C, con l’opzione per un terzo. Essi sono previsti per l’ultimo trimestre del 2025 a Kourou, dal Centro Spaziale della Guyana francese, e avranno l’obiettivo di portate in orbita i satelliti della costellazione italiana IRIDE. Quest’ultimo è un importante ed ambizioso programma spaziale europeo di osservazione della Terra, che si realizzerà in Italia grazie alle risorse del PNRR sotto la gestione dell’ESA e con il supporto dell’ASI.
Il CEO di Arianespace Stéphane Israel ringrazia il governo italiano e le agenzie spaziali europea ed italiana per aver scelto i servizi di lancio della sua azienda e dichiara che “sostenere la realizzazione di tali progetti di costellazione, che sono fondamentali per una migliore comprensione dei cambiamenti ambientali su scala globale e per migliorare la vita sulla Terra, è al centro della nostra missione e siamo entusiasti di far parte di questa avventura”.
Simonetta Cheli, direttrice dei programmi di osservazione terrestre dell’agenzia spaziale europea conferma che “La prima importante pietra miliare del programma si sta avvicinando e con questo l’ESA ripaga la fiducia del governo italiano, confermando l’affidamento ad Arianespace ed al sistema di lancio Vega C. Iride rappresenta un’opportunità di crescita unica per l’intero ecosistema spaziale italiano”.
Questo nuovo contratto dimostra anche la versatilità e la competitività del nuovo lanciatore europeo leggero Vega C, che ora annovera nel suo portafoglio 15 voli. Per Avio si prospetta fortunatamente un intenso avvenire nel panorama spaziale.
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